Dopo gli scorsi Pride ad Avellino nel 2018 e ad Atripalda nel 2019, il 30 luglio 2022, Mercogliano ha vestito i colori dell'arcobaleno grazie all'associazione "Apple Pie: l'amore merita LGBT+"!
Apple Pie, guidata da Mara Festa, Antonio De Padova Battista e Rebecca Piu, è un'associazione attivista riguardante l'omosessualità a 360° che nasce con la finalità di diffondere e sensibilizzare alla "cultura del rispetto" e ha l'obiettivo di far incontrare tutti coloro che vivono o hanno vissuto le stesse problematiche per esprimere i propri vissuti e aiutarsi attraverso il confronto reciproco. L'associazione, inoltre, è fautrice della campagna "Rivoluzione Familiare - il diritto di essere genitori", che intende coinvolgere l'opinione pubblica, la società civile e la politica sull'urgenza di modificare la Legge 184/1983, estendendo la possibilità di adottare a ogni tipo di coppia e a persone single, a prescindere dall'orientamento e dall'identità di genere.
Apple Pie, guidata da Mara Festa, Antonio De Padova Battista e Rebecca Piu, è un'associazione attivista riguardante l'omosessualità a 360° che nasce con la finalità di diffondere e sensibilizzare alla "cultura del rispetto" e ha l'obiettivo di far incontrare tutti coloro che vivono o hanno vissuto le stesse problematiche per esprimere i propri vissuti e aiutarsi attraverso il confronto reciproco. L'associazione, inoltre, è fautrice della campagna "Rivoluzione Familiare - il diritto di essere genitori", che intende coinvolgere l'opinione pubblica, la società civile e la politica sull'urgenza di modificare la Legge 184/1983, estendendo la possibilità di adottare a ogni tipo di coppia e a persone single, a prescindere dall'orientamento e dall'identità di genere.
C'era stata indignazione, rammarico e tanta delusione tra gli avellinesi qualche giorno prima dell'Irpinia Pride 2022 in un primo momento per il manifesto strappato nel piazzale della funicolare, dopo per quello imbrattato all'uscita di Avellino Ovest con una enorme X nera che copriva l'emblematico logo scelto per la manifestazione (due soldati, uno russo e uno ucraino che si abbracciano, a volerne ricordare due della seconda guerra mondiale che nel loro carteggio raccontano la mancata opportunità di mostrare il proprio orientamento sessuale e di poterlo vivere) in seguito erano comparsi ben due striscioni omofobi (a firma Movimento Nazionale – La Rete dei Patrioti) sempre a Mercogliano (immediatamente rimossi) ma, per fortuna, l'orgoglio e l'entusiasmo del coloratissimo corteo che ha inebriato le strade della provincia avellinese, hanno cancellato l'ignoranza di pochi, confermando il rispetto e la reale opinione di tanti!
Un ricco programma ha accompagnato la parata piena di colori ed entusiasmo che ha letteralmente invaso Mercogliano: dalle ore 17:00 tutto ha avuto inizio presso il piazzale della Funicolare: dopo i saluti dell’associazione “Apple Pie” e la presentazione della madrina Sofia Mehiel, “La Papessa” e del padrino Lorenzo Balducci è cominciata la marcia con il suono delle cornamuse, eseguito da Mario Tomasone e Kevin Capurro; il corteo, accompagnato dalla musica della dj Margot, ha proseguito lungo le strade della provincia irpina coinvolgendo sia i passanti che chi era affacciato ai balconi per l'occasione!
Non sono mancati i momenti di riflessione: la prima sosta ha dato voce all’avvocatessa Nadine Sirignano e, in seguito, gli attivisti e tiktoker Siro e Jimmy hanno presentato il progetto di “Rivoluzione Familiare”, la campagna promossa per estendere la possibilità di adottare anche a coppie LGBT+ e a persone single, a prescindere dall’orientamento sessuale e dall’identità di genere. Una vera e propria rivoluzione per dare voce agli "invisibili" e concedere a tutti quei diritti che, a oggi, vengono purtroppo concessi a pochi... un progetto che ha smosso testate giornalistiche importanti, a cui perfino Vanity Fair ha dato voce!
Un ricco programma ha accompagnato la parata piena di colori ed entusiasmo che ha letteralmente invaso Mercogliano: dalle ore 17:00 tutto ha avuto inizio presso il piazzale della Funicolare: dopo i saluti dell’associazione “Apple Pie” e la presentazione della madrina Sofia Mehiel, “La Papessa” e del padrino Lorenzo Balducci è cominciata la marcia con il suono delle cornamuse, eseguito da Mario Tomasone e Kevin Capurro; il corteo, accompagnato dalla musica della dj Margot, ha proseguito lungo le strade della provincia irpina coinvolgendo sia i passanti che chi era affacciato ai balconi per l'occasione!
Non sono mancati i momenti di riflessione: la prima sosta ha dato voce all’avvocatessa Nadine Sirignano e, in seguito, gli attivisti e tiktoker Siro e Jimmy hanno presentato il progetto di “Rivoluzione Familiare”, la campagna promossa per estendere la possibilità di adottare anche a coppie LGBT+ e a persone single, a prescindere dall’orientamento sessuale e dall’identità di genere. Una vera e propria rivoluzione per dare voce agli "invisibili" e concedere a tutti quei diritti che, a oggi, vengono purtroppo concessi a pochi... un progetto che ha smosso testate giornalistiche importanti, a cui perfino Vanity Fair ha dato voce!
Molto intensi gli interventi di Carmela Smaldone, fondatrice e presidentessa di “A.GE.D.O.” Napoli, associazione di genitori, parenti e amici di persone LGBT+ e di Maria Esposito, madre-coraggio di Vincenzo Ruggiero, il venticinquenne attivista di Arcigay barbaramente ucciso ad Aversa nel 2017. Maria, insieme a suo marito, non hanno mai fatto mancare un sorriso, un abbraccio o una parola di conforto ai presenti... confermando la loro disponibilità a essere di aiuto, in ogni momento, anche in futuro.
Illuminante il discorso tenuto da Raffaele Brusca, rappresentante di “Polis aperta”, l’associazione di persone LGBT+ che prestano servizio nelle forze armate, l’agente è stato anche il primo poliziotto in Italia a unirsi civilmente con il proprio compagno e ha descritto tutte le difficoltà di integrazione che potrebbero manifestarsi per le persone LGBT+ ma che, anche con il loro aiuto, possono vivere tranquillamente il proprio lavoro con passione, senza però perdere di vista le proprie inclinazioni nella vita privata.
Non poteva di certo mancare un omaggio alla Madonna di Montevergine, la cui devozione è molto profonda sia nella comunità LGBT+, che in Irpinia in generale, infatti, durante il cammino, è stato intonato il canto religioso popolare “Simme iute e simme venute” con un intervento anche di Don Vitaliano Della Sala, prete attivista che non poteva far mancare la sua presenza al Pride.
In seguito, Donatella Intorcia, ha raccontato la sua vicenda personale così come Paolo Cipolletta, un papà che sta affiancando il figlio nella delicata fase di transizione "F to M"; inondati dai colori e dai sorrisi, il corteo ha lasciato spazio a Daniela Lourdes Falanga, presidente di Arcigay Napoli e a Nathan Pietro Cimmino che, visivamente emozionato, ha potuto raccontare la storia della sua transizione.
Con i ringraziamenti finali, presenziati dal sindaco di Mercogliano Vittorio D'Alessio, sempre presente durante questo tipo di manifestazioni e, accompagnati da un acquazzone incredibile, il Pride ha avuto fine in mezzo agli applausi e alla gratitudine di chi ha preso parte a un evento unico che ha riempito il cuore di serenità e gioia dando innumerevoli spunti di riflessione e spingendo tutti a concedere voce a chi da solo spesso non riesce.
L'articolo è stato scritto da Valentina Barbato. Se volete, potete seguirla sui suoi social Instagram e Facebook.
Se volete seguire l'associazione Apple Pie, potete farlo su Facebook, anche con il gruppo, e Instagram.
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Illuminante il discorso tenuto da Raffaele Brusca, rappresentante di “Polis aperta”, l’associazione di persone LGBT+ che prestano servizio nelle forze armate, l’agente è stato anche il primo poliziotto in Italia a unirsi civilmente con il proprio compagno e ha descritto tutte le difficoltà di integrazione che potrebbero manifestarsi per le persone LGBT+ ma che, anche con il loro aiuto, possono vivere tranquillamente il proprio lavoro con passione, senza però perdere di vista le proprie inclinazioni nella vita privata.
Non poteva di certo mancare un omaggio alla Madonna di Montevergine, la cui devozione è molto profonda sia nella comunità LGBT+, che in Irpinia in generale, infatti, durante il cammino, è stato intonato il canto religioso popolare “Simme iute e simme venute” con un intervento anche di Don Vitaliano Della Sala, prete attivista che non poteva far mancare la sua presenza al Pride.
In seguito, Donatella Intorcia, ha raccontato la sua vicenda personale così come Paolo Cipolletta, un papà che sta affiancando il figlio nella delicata fase di transizione "F to M"; inondati dai colori e dai sorrisi, il corteo ha lasciato spazio a Daniela Lourdes Falanga, presidente di Arcigay Napoli e a Nathan Pietro Cimmino che, visivamente emozionato, ha potuto raccontare la storia della sua transizione.
Con i ringraziamenti finali, presenziati dal sindaco di Mercogliano Vittorio D'Alessio, sempre presente durante questo tipo di manifestazioni e, accompagnati da un acquazzone incredibile, il Pride ha avuto fine in mezzo agli applausi e alla gratitudine di chi ha preso parte a un evento unico che ha riempito il cuore di serenità e gioia dando innumerevoli spunti di riflessione e spingendo tutti a concedere voce a chi da solo spesso non riesce.
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