22 settembre 2021, ore 14:42
Sì, voglio scrivere questo articolo come se fosse una pagina del mio diario segreto. Stamattina mi sono vista con Aida per un pranzo veloce. Passava dalle parti dell’Eur-Tre Fontane, e perché non vederci? Tra le tante cose da organizzare - eventi, progetti, la Radio, gli articoli… - mi è scappato il confessarle: “Non so che articolo fare, da quando ho ripreso a scrivere Penny Lane, ho in mente solo Agatha”. Lei mi ha risposto: “Fai un Pensieri, su come Agatha faccia parte di te.”
Detto, fatto. In questi giorni ho sicuramente torturato anche Manu e Silvia, perché sono ripiombata nel mio momento fangirl sui Beatles. Non che sia mai finito, sia chiaro, semplicemente ci sono degli alti e bassi. Quello che più mi distrugge è l’aver creato una storia meravigliosa - sempre con umiltà - che non è ancora abbastanza conosciuta, ma che soprattutto non è reale.
“Mi piace il modo in cui racconti le storie, quasi ci rimango male che non sia vera.”
-Gianluca
Essendo una fanfiction ancora sconosciuta, di nicchia, gli unici commenti che ho sono quelli dei miei amici e di alcuni lettori su EFP. In più ho un carattere chiuso, non mi riesce di chiedere aiuto o di tormentare gli altri con i miei pensieri. Anche quando faccio la fangirl shippagente, lo faccio per lo più da sola, scrollando su Pinterest il possibile e immaginabile. Tutto ciò per dire che non posso sfogarmi cercando fanart sul web, o altre fanfiction della mia fanfiction. Certo, posso calmarmi pensando alla McLennon, ho Giulia con cui farlo, ma comunque manca il fattore Agatha.
Ed ecco uno dei grandi problemi dello scrittore: il personaggio inesistente. È terribile. Agatha è uno di quei personaggi che si scrive da solo, sul serio. Io avevo in mente totalmente un’altra Agatha, e fino al quarto capitolo della storia, lei ha più o meno seguito le mie linee guida. (Non faccio spoiler, non so quando verrà pubblicato l’articolo) Ma al capitolo “All you need is love”, lei si è comportata in maniera completamente diversa da quanto mi aspettavo.
“Io non so come ci riesci, ma adoro davvero questa storia e sento tutti i personaggi così reali da avere i brividi.”
-Manu
E sapete cosa? Rileggendo ciò che avevo scritto, sono rimasta senza parole! Agatha è viva. Si è comportata come voleva -non come avevo in mente io- rimanendo coerente a se stessa e dimostrando una forza che io per prima pensavo non avesse. So perfettamente che gli scrittori (o i roleplayer) mi capiranno perfettamente, e infatti questo articolo è per loro. Come fate a distaccarvi da un personaggio di vostra creazione?
Perché non ho più voglia di scrivere su Roma, su qualche canzone, su qualsiasi altro argomento che non sia la mia storia Agatha, John e Paul. Come riuscite ad andare avanti quando un personaggio bussa così prepotentemente alla porta? Ovvio, mi potreste rispondere che non si può ignorarlo, e che quindi dovrei mettermi a scrivere il capitolo dopo, ma sto nel punto in cui quello dopo è il penultimo.
Ogni parola che scriverò mi avvicinerà alle parole “The End” e allora lì sarà veramente la fine di Agatha. Insomma, sto al bivio. Da una parte ho: “Continua a scrivere, anche se poi la storia si concluderà per sempre”; dall’altra ho: “Non scrivere nulla per settimana, poi torna su Agatha”.
Ho anche la terza opzione: impazzire definitivamente.
Questo articolo si conclude qui, se avete consigli, vi prego di darmeli. Grazie.
Nessun commento:
Posta un commento