[L’articolo contiene spoiler]
Se hai fede chissà che un giorno/La sorte non ti arriderà./Tu sogna e spera fermamente/Dimentica il presente/E il sogno realtà diverrà.
Se l’avete letta cantando, è innegabile che nella vostra infanzia ci sia stata Cenerentola, il cartone animato della Disney degli anni ’50. Oggi, però, vi parliamo della versione uscita quest’anno e che potete vedere su Prime Video, ovvero il musical della regista e sceneggiatrice statunitense Kay Cannon.
La Cenerentola interpretata da Camila Cabello è diversa dagli anni 50: non sogna di sposarsi e di vivere a palazzo con il suo amato principe azzurro. Non vuole un uomo che la mantenga, perchè lei ha un sogno: vuole poter disegnare e creare abiti. Vive con la matrigna (Indina Menzel) e le sorellastre, ma l'astio in famiglia è solo un ricordo passato. Sogna di vendere le proprie creazioni e ci prova anche, nonostante il mondo intorno a lei sembra scoraggiare l'imprenditoria femminile.
È in questo momento di scontento che si inserisce la Fata Madrina, Fab G, (Billy Porter) che le confeziona un abito prendendo ispirazione da uno dei disegni della protagonista stessa. Ora può andare al ballo. Robert e Ella si innamorano, ma lei sceglie la carriera - impersonata dalla Principessa Tatiana che le offre la possibilità di confezionarle degli abiti dandole appuntamento per l'indomani, così da poter visionare dei bozzetti - all'amore e, a mezzanotte, fugge via lanciando la scarpetta a chi prova a fermarla.
Tornata a casa, la matrigna scopre che è lei la donna amata dal principe e, anzichè risentirsene, sprizza gioia da tutti i pori, scoraggiandola verso il percorso lavorativo. In un momento di confessione a cuore aperto, scopriamo che la matrigna è stata costretta a scegliere la famiglia al lavoro dei suoi sogni - suonare il pianoforte - a causa di un marito padrone. Non vuole che Ella possa privarsi di una vita lussuosa, ma la giovane è irremovibile. Non credendo nei sogni di Cenerentola, la donna la costringe ad andare a vivere con l'uomo viscido a cui era stata promessa. Con uno stratagemma, però, la giovane scappa e incontra il principe. In uno scambio veloce, i due scelgono un futuro diverso dalla regnanza, in cui possono essere chi vogliono, con una strada scelta da loro e non da altri. Il principe la accompagna da Tatiana che, visti i bozzetti, sceglie di assumerla. Partiranno quindi per un viaggio che li porterà in giro per il mondo.
Gwen viene eletta come futura regina e Cenerentola non sposa il principe, facendosi semplicemente etichettare come "l'amata", "l'innamorata" di Robert. Prima di partire, però, Ella parla alla matrigna - per mezzo di una canzone - facendole sì capire il proprio punto di vista, ma anche che non è troppo tardi per dare una possibilità alla musica, al pianoforte.
Questa versione del 2021 porta avanti temi molto attuali, anche se non è firmata Disney. I personaggi incarnano bene i valori di questo nuovo millennio, infatti può essere guardato senza che qualcuno possa sdegnarsi riguardo gli insegnamenti che un prodotto di metà Novecento poteva suscitare in nuove generazioni. La protagonista non sogna un matrimonio da favola, infatti inizialmente rifiuta il matrimonio con il principe. Lei non vuole essere prigioniera di un castello, vuole esprimere la propria creatività e vuole essere libera di essere ciò che ha sempre sognato. Desidera disegnare e cucire abiti da sogno e neanche la prospettiva di un grande palazzo la fa demordere. Vuole scegliere il proprio futuro, tanto che all’inizio il suo sogno era quello di aprire un proprio negozio per poter vendere le sue creazioni, anche se tutti sembrano andarle contro perché una donna non può aprire un’attività se non ha un marito alle proprie spalle.Ella è grintosa, è libera e non ha peli sulla lingua. Balla, canta, inciampa e sogna di essere quell’una su un milione che farà la differenza. Vuole che il suo nome venga ricordato per il suo valore, non per un titolo. Cenerentola, infatti, non sposa il principe, ma convince il ragazzo a insegnuire i propri sogni, a scegliere la propria strada e non quella che il suo retaggio familiare ha scelto per lui. I due, infatti, partono per seguire la Regina Tatiana, direttamente da “La principessa e il ranocchio”, per la creazione di nuovi abiti. Non devono sposarsi, non devono cedere a una etichetta, loro sono liberi di fare le proprie scelte e decidere giorno per giorno la strada da prendere. Gwen, la futura regnante, diventa la prima in linea di successione ed è pronta a guidare il paese fuori dalla povertà, con scelte meno dannose e più proficue per l’ambiente.
Tutti, all’inizio, si scandalizzarono quando uscì la notizia che la fata madrina sarebbe stata, in questa versione, un afroamericano della comunità lgbqt+. In realtà Billy Porter, che appunto interpreta la fata madrina, che qui ha il nome di “Fab G”, dà una marcia in più al film. La stessa grinta di Ella la rivediamo in questo personaggio e personalmente non abbiamo trovato in alcun punto forzature. Porter fa uno splendido lavoro sul personaggio, ma al suo riguardo non c’erano dubbi, dato che era diventato famoso nella serie tv Pose, che gli aveva permesso di vincere un Emmy Awards come miglior attore protagonista. Fab G non ha genere, esattamente come la magia. In una intervista alla CBS News, l’attore aveva dichiarato: “Questa è una fiaba classica per una nuova generazione. Penso che la nuova generazione sia davvero pronta. I ragazzi sono pronti. Sono gli adulti che stanno rallentando le cose.”
Il musical, nel complesso, è fatto davvero bene e la voce di Camila Cabello è molto dolce. È un prodotto che possono vedere tutti, anche se strizza particolarmente l’occhio agli adolescenti. I pezzi inseriti e reinterpretati sono molto conosciuti, da “Somebody to Love” dei Queen a “Material Girl” di Madonna, passando per “Million to One” della Cabello stessa e “Perfect” di Ed Sheeran.
E voi l’avete visto? Avete apprezzato questa nuova versione di Cenerentola?
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