La settimana scorsa vi abbiamo parlato di uno dei quartieri della città di Sciacca, in Sicilia. Quell'articolo era l'introduzione a ciò di cui vi vogliamo parlare oggi! Infatti, il nostro obiettivo è quello di raccontarvi come anche dalle avversità possano nascere delle iniziative interessanti. Il quartiere di
San Leonardo, nonostante la sua storia e le sue attuali ostilità, ha, in questi anni, fatto da sfondo a un evento culturale mirato alla riqualificazione degli spazi in comune. Attraverso la
street art, i ragazzi di
Ritrovarsi hanno creato un piccolo museo a cielo aperto. Ventisette sono le opere sparse per i vicoli cittadini del quartiere, e raccontano una storia del tutto unica su come esse siano nate e le difficoltà che hanno dovuto affrontare, così come anche le ostilità e l'appoggio della comunità abitante il luogo.
Le opere sono state installate e pensate in tre diverse edizioni dell'evento, e sono tematizzate secondo due principali argomenti: la morale e la perseveranza. E queste, se avete letto l'articolo della settimana scorsa, sono un po' gli aggettivi con la quale poter riassumere le caratteristiche del quartiere. Un luogo che esprime la sua resilienza attraverso la popolazione che lo vive, ma anche attraverso l'ostilità e la chiusura che mostra nei riguardi di ciò che è nuovo (non è un caso se molte opere sono state rovinate o in parte cancellate); così come mostra la sua morale nel suo esser scostumato essendosi tinto del proibito sesso a pagamento.
Vi illustreremo alcune delle opere installate, ma vi consigliamo di andare a vederle di persona non solo perchè colpiscono dritto al cuore, ma soprattutto perchè così si potrà far rivivere il quartiere.
La prima opera che vi accoglierà all'ingresso del vostro percorso è "Perseveranza" di Demetrio di Grado. Questo particolarissimo collage è stato realizzato nel 2019 e accoglie gli ospiti con un delizioso inchino. L'artista è solito creare questi grandi collage a muro nella quale i suoi protagonisti sono dei soggetti molto giovani con gli occhi coperti. Agli occhi, infatti, l'artista lega il messaggio che vuol comunicare. Coprirgli lo sguardo vuol dire celargli il messaggio alla vista, ma anche - al contrario - spingerli a puntare a quell'obiettivo come quando si hanno gli occhi pieni di un qualcosa. Il futuro che, dunque, ha lo sguardo verso un obiettivo o che non lo vede affatto.
E quale modo migliore poteva esistere per rappresentare la perseveranza se non attraverso gli occhi di una ballerina che deve insistere anche contro i propri limiti fisici per poter riuscire a ottenere i propri risultati?
Gli occhi delle opere di Demetrio di Grado, dunque, comunicano con l'osservatore, cercando di incidere in essi il messaggio che portano con sè.
"SP.C.6.01.W" è il titolo della seconda opera di cui vi vogliamo parlare. Un murales che è stato vittima dell'incuria e delle intemperie realizzato nel più classico modo: bomboletta nera spray.
Ciò che vi è raffigurato è decisamente attuale: una donna alla quale è stata murata la bocca. Una donna i cui occhi esprimono con forte chiarezza un urlo, e una fronte che è stata forata da un colpo (probabilmente di pistola).
Potrebbe essere chiunque, persino una di quelle donne che nel quartiere faceva il lavoro più antico del mondo. Potrebbe essere una madre, una sorella, una guerriera, ma non importa perchè la sua storia è stata silenziata dal muro che ha sulla bocca.
Ha un che di arabeggiante, elemento che fa risuonare ancor più forte nella mente di chi la guarda oggi gli eventi di attualità che stanno bombardando i nostri notiziari.
Voi cosa vedete in questi occhi?
Cosa sentite dalle sue labbra?
La penultima opera di cui vi vorremmo parlare è quella creata da Roberto Collodoro. Essa è divenuta un simbolo, non solo di perseveranza, ma soprattutto delle alluvioni che nel 2019 hanno colpito la città di Sciacca. Il murale in questione, infatti, è stato ripreso da diversi video diventando virale nella rete per via di ciò che vi è raffigurato.
"Old is the new young" è il titolo dell'opera. Inizialmente era stata pensata per poter essere situata in un parcheggio, così che l'anziano signore fosse raffigurato intento a saltare le auto parcheggiate. Alla fine, invece, è stato realizzato sulla parte che costeggia una delle scalinate del vicolo.
Il vecchietto, così, salta le scale e si arrampica per poter cercare di superare quelle che potremmo definire delle barriere architettoniche.
Ma, come detto all'inizio della sua descrizione, esso è divenuto il simbolo delle alluvioni che hanno colpito Sciacca. Nel 2019, in particolare, le piogge avevano ingrossato il flusso dell'acqua saturando la capienza dei tombini, tanto da non permettere il normale deflusso.
La scalinata che il vecchio cerca di saltare è stata, così, invasa da una cascata d'acqua. Il murale, così, ha assunto un nuovo significato perchè dal salto, quindi dalla forza che cercava di esprimere, successivamente è emerso il tentativo di un uomo di aggrapparsi per non essere trainato dalla corrente.
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MUCARIA, MASULO, CRAPANZANO, 2019 |
Anche se questa non è l'opera che conclude il percorso, noi vogliamo concludere l'articolo parlando nuovamente della facciata di questo palazzo.
Ormai disabitato e in disuso, esso continua a essere un punto nevralgico per la vita del quartiere. Oggi, chi non vive quelle vie, non saprebbe neanche la sua corretta ubicazione; proprio perchè la mente umana è progettata per dimenticare e per poter cercare la propria realtà attraverso le storie e le leggende. La maggior parte dei saccensi, infatti, nonostante fosse ben consapevole di ciò che accadeva tra le mura delle case di San Leonardo, a oggi non conosce l'esatto punto nella quale la casa di tolleranza si trovava.
Oggi è, invece, il simbolo della ripartenza che si augurano i ragazzi di Ritrovarsi, per poter spingere le persone a dire di abitare accanto, dietro o davanti, il palazzone tutto colorato. L'idea di questa facciata nasce dall'amore che la cittadina ha per il Carnevale, festa simbolo per la comunità. Infatti, le rose sono state realizzate con alcune delle strutture interne di carta pesta che sfilano ogni anno per le vie del centro storico di Sciacca. L'iniziativa ha preso il nome di "L'artista adotta un carrista" ed è stata realizzata con i fondi della democrazia partecipata.
"Rose e perseveranza" è il titolo dell'opera, ma sono anche i tre elementi fondamentali con la quale si vuol cercare di ricostruire una collettività migliore.
La perseveranza dell'amore va considerata in tutte le sue sfaccettature e colori. Considerando, persino, quelle dell'amore cieco, doloroso e folle che viene narrato nelle leggende che accompagnano questo luogo. Ma anche un amore che ti spinge a ripartire e a ricostruire.
Come abbiamo già detto, queste sono solo alcune delle opere che potete trovare tra i vicoli del quartiere di San Leonardo. Opere che sono state oggetto anche dell'ultima edizione di Ritrovarsi che alla street art ha accompagnato anche la Slam Poetry, ma di questo vi parleremo magari in un prossimo articolo.
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