Siamo nella settimana che precede Halloween; ci addentriamo dunque nel terrore e quale modo migliore per iniziare a farlo se non con un classico dell’animazione Disney?
Si, perché che ci crediate o meno, il film d’animazione di cui vi consigliamo la visione è proprio dalla major che tutti, indipendentemente dall’età, abbiamo imparato ad amare. Il film in questione è The Nightmare Before Christmas, la cui paternità registica è erroneamente stata attribuita al magnifico Tim Burton. Per quanto, infatti, l’ideazione sia stata di Tim Burton, il regista in realtà era impegnato nella realizzazione di un’altra pellicola, quando nel 1993 iniziò la lavorazione del meraviglioso Jack Skeletron. A dirigere lo scheletro più amato di sempre è Henry Selick, lo stesso di Coraline e la porta magica per intenderci.
Molti pensano questo film come uno dei classici di natale, noi di 4Muses vogliamo cambiare punto di vista e concentrarci sul cuore che muove la narrazione. Infatti, in realtà, quello che noi vediamo non è tanto una notte di natale, ma l’incubo che sconvolge la città e i bambini causato dal re delle zucche. Noi vediamo un Jack stanco, ma allo stesso tempo curioso. Sta cercando la sua via, il suo qualcosa in più e non sa cosa questo possa essere. Un sentimento nuovo sta nascendo in lui, quasi come se fosse un adolescente che sta per scoprire la potenza dei propri sentimenti e allo stesso tempo ne resta sconvolto e non ne comprende la natura.
Jack si interroga, cerca qualcosa di nuovo, ma alla fine la cosa che tanto voleva era lì, non troppo lontana dal suo ossuto cranio.
L’animazione di questo cartone è, quasi sicuramente, la cosa che più resta impressa nello spettatore. Per riuscire a portare a conclusione questa pellicola, con la tecnica della stop motion, ci sono voluti ben tre anni. Questa tecnica, oltre ad essere davvero impegnativa e livello di costi di tempo e di materiali, molto spesso risulta abbastanza inquietante e molto artefatta; una caratteristica che indubbiamente si presta bene al tipo di storia raccontata in questo incubo.
Se ci fermiamo a pensare che ci voleva circa una settimana per riuscire a realizzare solo un minuto del film, si comprende effettivamente la mole di lavoro che si nasconde dietro qualcosa che ad oggi appare armonico. Ciò che è stato dato allo spettatore è una combinazione unica tra modellismo e scale, una lavorazione che conta ben sessanta personaggi di cui sono state realizzate ben 3 copie ciascuno. Il fatto di possedere diverse copie dello stesso personaggio permise agli animatori di lavorare su 3 scene contemporaneamente. Guardando il film ci si meraviglia di come siano stati eseguiti i movimenti di camera e di come effettivamente sembra essere parte della vita di Halloween Town.
Per Jack sono state realizzate 400 teste per far in modo che le espressioni del personaggio potessero apparire nel modo più chiaro possibile. Le diverse teste erano felici, tristi e neutre, ed erano adattate per le diverse sillabe che doveva pronunciare durante le scene, soprattutto nelle parti cantante. Gli animatori hanno dovuto fare un lavoraccio perché hanno mappato le espressioni delle canzoni e le hanno dovute adattare a seconda di quella che era l’emotività del frame. Palpebre, teste, espressioni, pezzi unici in grado di dare la vita a un personaggio inanimato.
The Nightmare Before Christmas porta in scena la vera dedizione artistica che vi può essere davanti a un film d’animazione simile. Ciò che a volte può apparire banale per occhi poco esperti, in realtà non lo è affatto. All’interno del film vi è un significato molto profondo in grado di riuscire ad arrivare a generazioni di ogni età. Halloween Town è, dunque, sconvolta dalla presenza di un nuovo sentimento. Il sindaco cerca di stare dietro al suo re, tutto il popolo cerca di aiutare quel folle piano, finendo con il rovinare la festa agli umani. Ecco perché è un classico di Halloween e non di natale, lasciamoci trasportare da questo incubo e cantiamo tutti in coro il fatto che Halloween è arrivato. Urliamo la ballata della zucca e lasciamoci trasportare dalla dolce e ritmata follia di questa festa.
Nessun commento:
Posta un commento