giovedì 18 gennaio 2024

#Pensieri: La mia vita su The Sims - Prima Parte

La me su The Sims che vince il suo primo    
Premio delle Stelle
The Sims è praticamente il videogioco più famoso al mondo. Non serve essere un gamer professionista o aspirante tale per conoscerlo: chiunque sa di cosa si sta parlando.


È un simulatore di vita perfetto per chi ha la mania del controllo e vuole evadere dalla propria realtà ma di come e perché si gioca ne abbiamo già parlato in un articolo.

Oggi sono qui perché la trama della mia ultima storia mi è entrata così tanto nel cervello che ho trovato difficile smettere di giocare e tornare alla realtà.

mercoledì 17 gennaio 2024

#TheBeatles: Carry that weight

Immagine presa da Pinterest
Carry that weight” è la canzone che parte subito dopo “Golden Slumbers”, formando una sorta di brano unico insieme a “The End”.

Le tre, con gli accrediti Lennon/McCartney, sono contenute nell’album Abbey Road del 1969.

Ma adesso andiamo a vedere il suo significato, seguendo per lo più le parole di Paul, perché sul web ne girano parecchi.

C
’è anche da dire, però, che forse il significato dietro questa canzone è un insieme di tutte le voci che girano: la pesantezza nei loro animi dopo la morte di Brian Epstein, la droga che diventa come un quinto Beatle, pronta però a distruggere quella che è la loro determinazione e a rendere tutto più... pesante.

martedì 16 gennaio 2024

#Libri: A casa

Esce oggi: “A casa”, di Judith Hermann ed edito Fazi Editore; un libro che all’apparenza può sembrare semplice, ma che in realtà fa sorgere parecchie considerazioni sulla nostra vita e sul concetto di casa/carcere.


Lo abbiamo letto in soli due giorni, destreggiandoci tra i nostri impegni quotidiani lavorativi e personali; spinti dagli insegnamenti qui celati ci siamo chiesti: cosa davvero mi serve? Cosa posso lasciar andare?

lunedì 15 gennaio 2024

#Arte: Saturno che divora i suoi figli

Certi quadri sono così famosi che risultano riconoscibili anche a una prima occhiata, altri quadri non hanno nemmeno bisogno di una presentazione, altri ancora ispirano altrettanti pezzi d’arte, come canzoni.
L’opera di cui parleremo oggi, racchiude tutte e tre le cose.

venerdì 12 gennaio 2024

#Libri: La donna in bianco

Anche quest’anno siamo stati buoni e abbiamo avuto l’ennesimo meraviglioso regalo da parte di Fazi Editore: in occasione del bicentenario della nascita dell’autore inglese Wilkie Collins, considerato il padre del genere letterario poliziesco, la casa editrice pubblicherà in nuova veste i capolavori dell’autore, partendo da quelli che usciranno proprio oggi, il 12 gennaio: Senza nome, La pietra di Luna e La donna in bianco.

Proprio di quest’ultimo abbiamo l’onore di parlarvi, avendone affrontato la lettura giusto per poter celebrare le nuove, splendide edizioni che Fazi ha deciso di regalarci per quest’occasione!

giovedì 11 gennaio 2024

#Pensieri: Occhi Lucidi

Durante il pomeriggio della Vigilia di Natale mi sono imbattuta po’ per caso nel brano “Occhi Lucidi” di Ultimo.
Come spesso mi accade con questo cantautore, il brano mi ha completamente ipnotizzata e così mi sono ritrovata ad ascoltarlo molto attentamente.
Ho fin da subito capito che il brano mi stava parlando in un modo che avrei compreso solo una volta messo per iscritto, ma – sempre come spesso mi accade con Ultimo – mi è difficile trovare il coraggio per scrivere quello che suscitano le sue parole.

L’arte in generale è un campo dove il coraggio dovrebbe regnare sovrano, perciò, se proprio voglio continuare a scrivere per non cambiare mestiere, devo anche armarmi della giusta dose di temerarietà e andare avanti.

Ovviamente vi ricordo che quanto segue sono le mie personali impressioni che il testo di Ultimo mi suggerisce; ciò che penso non deve necessariamente seguire il filo logico del cantautore romano.  

mercoledì 10 gennaio 2024

#Cinema&SerieTV Recensione: Il ragazzo e l'airone - Testamento e eredità di un maestro

Dopo dieci anni dal suo ultimo lungometraggio come regista e sceneggiatore, torna in sala Hayao Miyazaki con “Il ragazzo e l’airone”.

L’opera è stata più volte annunciata come “film-testamento” che in un certo senso chiude la carriera tematico-artistica dell’autore come con un sigillo da consegnare ai posteri.
Incerto se sia l’ultimo film del regista giapponese, risulta chiaro come questa definizione sia quanto più azzeccata.
La pellicola trasuda Miyazaki nelle intenzioni e nei sentimenti. Sebbene non sia la prima volta che elementi autobiografici facciano capolino all’interno di un’opera del regista qui sono quasi complementari.