mercoledì 11 ottobre 2023

#Venezia80: En attendant la nuit - Recensione

Nella sezione del concorso di Orizzonti, a Venezia80, è stato presentato “En Attendant la Nuit”: un film vampiresco che ci trasporta all’interno dell’esistenza di Philemon tramite della vita della stessa regista. Céline Rouzet si insinua nel suo protagonista, sostenendo fin dal prologo quanto questa storia sia tratta da fatti realmente accaduti: “Questa storia trae ispirazione direttamente dalla mia famiglia e dalla mia adolescenza. Il film di genere era l’unico modo per raccontarlo. È un film cupo, drammatico, romantico ed esilarante su una persona che cerca disperatamente di integrarsi e di trovare risposte attraverso l’amore. Parla anche di marginalità e conformismo, di sacrifici familiari, di esplosioni di rabbia, di desideri selvaggi… e della ferocia che si cela sotto la superficie dell’ordinaria vita occidentale
. Non è difficile comprendere quanto queste parole siano vere, viste le tematiche che traspaiono nel corso della narrazione.

#Cinema&SerieTv: L'esorcista - Recensione

Abbiamo visto una bella commedia. Sì, iniziamo questa recensione proprio a brucia pelo, non riuscendo a trattenerci dal commentare in modo quasi ilare ciò che abbiamo avuto modo di vedere qualche giorno fa in anteprima. La data d’uscita in Italia, inizialmente, era prevista per giorno 12, ma è stata anticipata al 5 ottobre, quindi con buona probabilità hai già visto la pellicola di cui ti vogliamo parlare oggi.

Era il 1973 quando, nelle sale globali arrivava quello che sarebbe divenuto il “capostipite” degli horror: L’esorcista. Una bambina che veniva posseduta da una qualche forza demoniaca e che diceva cose indicibili al prete che stava cercando di liberarla dalla possessione. Ci permettiamo di riassumere in questo modo quello che, a oggi, è una storia che continua a far parlare di sé e che dopo cinquant’anni è tornata nelle sale nella sua versione re-masterizzata.

Ma ovviamente non è un ottobre che si rispetti se non si toccano le giuste corde orrorifiche e, di conseguenza, ci becchiamo il sequel a distanza di anni. È disponibile, per la visione cinematografica, “L’esorcista – Il credente”; una pellicola che, in tutto e per tutto, segue quella che era la struttura narrativa del suo predecessore, ma che allo stesso tempo cancella tutti i sequel fatti fino a questo istante.

martedì 10 ottobre 2023

#Venezia80: Origin - Recensione

Tra i film in concorso selezionati per Venezia80 abbiamo avuto modo di vedere “Origin”: una pellicola che interseca vita privata e ricerca della scrittrice vincitrice al Premio Pulitzer Isabel Wilkerson. Una storia, quella racchiusa all’interno dei suoi centotrenta minuti, che cerca di scoprire l’origine più arcaica di tutte le ingiustizie.

La narrazione ricorre le principali fasi della vita della Wilkerson: dalla vittoria del premio Pulitzer fino all’ideazione della propria ipotesi. Il tutto parte da un tarlo che si insinua nella mente: “E se ci fosse qualcosa di più profondo alla radice di ciò che viene definito comunemente razzismo?”, “Se ci fosse un collegamento tra ciò che, nel corso del tempo ha caratterizzato le più grandi tragedie umane?”. Nasce, in questo modo, “Caste, le origini del nostro malcontento” un testo che conduce a una profonda e attenta riflessione su diversi fenomeni sociali.

#Personaggi: Luisa Spagnoli

Chi sta scrivendo questo articolo non è particolarmente interessata a seguire la moda o le nuove tendenze, al contrario: si veste letteralmente come vuole e cambia stile a seconda della stagione della propria vita.


Così non si trova a passare ore a studiare i look delle celebrities, anche se ammette di farlo solo ed esclusivamente con gli appartenenti alle famiglie reali, per lo più inglese e spagnole.

Insomma, le sue guide da cui prendere spunto appartengono all’aristocrazia, ma questo è valido fino a un certo punto, perché c’è solo un marchio degno di catturare la sua attenzione: Luisa Spagnoli.

Oggi parliamo della donna icona della moda italiana, forse spiegando perché Frè è solita dire: “Sono tanti i marchi degni di apprezzamento, ma nessuno di loro è Luisa Spagnoli”.

Al solito, utilizzeremo i verbi al presente.  

lunedì 9 ottobre 2023

#Anime: I cortili del cuore

Oggi parliamo di un manga/anime che portiamo dentro al cuore: “Gokinjo Monogatari” (trad. “Racconti del vicinato”) nel suo titolo originale; “Cortili del cuore” nella traduzione italiana.

Il manga è scritto e disegnato da Ai Yazawa ed è stato pubblicato in Giappone sulla rivista Ribon di Shūeisha dal 1995 al 1997. In Italia il manga arriva nel 1999-2000, grazie alla Planet Manga (Panini Comics).
L’anime è andato in onda in Giappone sulla Tv Asahi nel settembre 1995, mentre in Italia lo trasmette Italia 1 a partire dall’autunno 1998.

I fan avranno sicuramente riconosciuto il nome della Yazawa, autrice di – utilizziamo i nomi in italiano affinché siano più facili da ricordare – “Non sono un angelo” (1991), “Ultimi raggi di luna” (1998), “Paradise Kiss”, spin-off proprio di “Cortili del cuore” (1999) e soprattutto di “Nana” (2000).

Ma ora andiamo con la trama. Saremo sinceri: non abbiamo visto l’anime in italiano, solo in versione originale, e poco ci ricordiamo del manga, quindi potremmo fare degli errori.

#MustToRead: Anna dai capelli rossi - Terza Parte

Dopo la prima e la seconda parte, è tempo di vedere Anna Shirley abbandonare il periodo dell’adolescenza per avventurarsi verso l’età adulta.

Il terzo romanzo, sempre di Lucy Maud Montgomery, viene pubblicato nel 1915 con il titolo di “Anna dell’isola”, ma è conosciuto anche come “Il baule dei sogni”.

venerdì 6 ottobre 2023

#Racconti: La fine del mio mondo

Non importa perché sono qui. È una storia travagliata, non vorreste saperla. La foresta è fitta, ci vago ormai da anni e va bene così. Però, ogni volta che scorgo dei segni decadenti di civiltà, rimango sempre sorpreso. Quel rudere sembra essere qui da tempi immemori, ma durante il lungo periodo che ho trascorso nella foresta non l’ho mai notato. Non sarei l’uomo impavido che penso di essere se non indagassi su questo curioso fenomeno.

Il muschio sembra aver conquistato parte delle pareti esterne, ma la roccia sembra ancora ben salda. Come immaginavo, la porta di legno ormai fradicio non è affatto difficile da aprire. Lo spazio è ristretto al limite dell’immaginabile, chi ha vissuto qui dentro deve aver usato questo rifugio solo per ripararsi sporadicamente e, al limite, dormire. Trovo impossibile che qualcuno possa passare più di un’ora chiuso qui dentro.