giovedì 27 luglio 2023

#Cinema&SerieTv: L'estate più calda - Recensione

Ed eccoci tornati nella rubrica: film assurdi e dove trovarli. È estate, per tanto la leggerezza la fa da padrona, ma certe storie sono così tanto superficiali da spingere sulla vena del cinismo. Di cosa stiamo parlando? Beh il titolo lo avete letto, oggi recensiamo “L’estate più calda”, pellicola presente su Prime Video che ci porta all’interno di un amore estivo.

Siamo in un paese della provincia di Ragusa, un nuovo prete sta per prendere i voti e si appresta a svolgere servizio nella parrocchia cittadina. Durante l’estate, all’interno di una villa, si svolge il solito campo estivo che coinvolge tutti i ragazzini di ogni età. La cosa che, però, nessuno si aspetta è il fatto che la presenza del seminarista sconvolge gli equilibri che finora erano stati mantenuti. Il fatto che sia di bell’aspetto, del resto i suoi panni sono (s)vestiti da Gianmarco Saurino, scombussola le donne che gli ruotano intorno. In particolare, Valentina (Alice Angelica) persegue la sua missione: perdere la propria verginità, prima che la sua migliore amica parta per Roma. E quale miglior partito se non proprio l’appena arrivato Nicola che, ancora, non ha preso i voti?

mercoledì 26 luglio 2023

#Cinema&SerieTv: L'estate nei tuoi occhi st.2 - Recensione

Su PrimeVideo sono arrivate le prime tre puntate della seconda stagione di “L’estate nei tuoi occhi”. Avevamo già commentato la prima stagione soffermandoci sulla bellezza dei suoi personaggi e delle vicissitudini che si svolgono durante l’estate a Cousins, adesso non possiamo non soffermarci su questi primi episodi.

Il romanticismo, infatti, cresce insieme al dolore e alla perdita. La storia si muove in due direzioni diverse e tramite flashback abbiamo modo di poter costruire e osservare ciò che è accaduto lontano da Cousins prima di poter nuovamente rimettere piede in quella casa. Le cose sono profondamente diverse da come le avevamo lasciate, Belly e Conrad non sembrano in buoni rapporti e Jeremiah è più lontano che mai. La ragazza si trova a dover fare i conti con la fine di tanti piccoli percorsi.

#StorieRomane: San Lorenzo in Palatio

La città di Roma è sicuramente avvolta dalla Storia ed è per questo che affascina e avvicina il resto del mondo alla Città Eterna. Le vicende del passato, però, non sono gli unici motivi che spingono i turisti a visitare certi luoghi, perché molto lo fa anche la spiritualità e quelle storie nate dalla fede, come nel caso della chiesa di San Lorenzo in Palatio, edificio adiacente alla Basilica di San Giovanni in Laterano, nella piazza omonima.

Noi siamo profondamente legati a questo posto, anche se lo abbiamo davvero scoperto da poco.

Non est in toto sanctior orbe locus” (trad. “Non c’è in tutto il mondo luogo più santo di questo”, recita la scritta sopra l’altare e oggi andiamo a vedere il perché.

martedì 25 luglio 2023

#Eventi: Epopea di un concerto, gli Arctic Monkeys al Rock in Roma

Roma, 16 luglio, Ippodromo Le Capannelle. Quarantuno gradi sotto il sole e una lenta attesa. I temerari si erano già messi in fila ancor prima che il sole potesse realmente raggiungere il suo massimo calore, ma l’obbiettivo era la transenna. La prima fila è irrinunciabile nonostante il caldo e le scottature che ciò comporta.

La nostra epopea è iniziata alle 11:30, l’ora di arrivo al parcheggio dell’ippodromo. Superati i primi controlli, l’unica speranza di sopravvivenza è stata l’acqua lanciata con l’idrante dalla stessa protezione civile. Apertura cancelli prevista per le ore 15, ma come se non bastasse è susseguita la consueta corsa per evitare che chi è arrivato dopo potesse essere in una posizione migliore della tua. Forse questo evento viene fatto alle Capannelle proprio perché i ragazzi si comportano come cavalli imbizzarriti. Una volta preso posto, però, inizia il momento più estenuante: il lento scorrere del tempo e il tramonto del sole dietro l’altezza del palcoscenico. Ad accoglierci e a farci compagnia c’era la meravigliosa Mirror Ball che ci spingeva a pregustare il pezzo forte della serata.

#Libri: Ascolta la canzone del vento

I primi due racconti di Haruki Murakami sono stati (ri)pubblicati insieme nel 2016, assieme a un prologo davvero emozionante, dove l’autore descrive il momento esatto in cui ha deciso di diventare scrittore.


Per molti può sembrare un qualcosa di insensato, ma vi garantiamo che la chiamata alla scrittura non viene di certo dopo anni e anni di ponderazione, è invece improvvisa. Nel caso di Murakami, stava sostenendo la sua squadra di baseball, gli Yakult Swallows, al Meiji Jingū Stadium, quando durante un’azione del gioco, la mazza colpì la pallina e l’eco di quel tocco fece nascere in lui la voglia di mettersi a scrivere.
A fine partita passò in cartoleria per comprare il necessario e passò le successive notti a scrivere il suo primo romanzo breve, “Ascolta la canzone del vento”, per poi dedicarsi alla scrittura come vero e proprio lavoro alla fine del continuo, “Flipper, 1973”. Questi primi due racconti sono la base per “Nel segno della pecora” riconosciuto come suo primo e vero romanzo.

In questa breve intro, Murakami ci spiega anche qual era il suo modus operandi per lo scrivere: non sapendo da dove iniziare, decise di andare dritto al punto, pur mantenendo le emozioni e per poterlo fare decise di scrivere prima in inglese, lingua di cui conosceva pochi vocaboli essenziali, per poi ricopiare tutto in giapponese. È così che si concretizza il suo stile narrativo.
Scoprirà poi che anche l’ungherese Ágota Kristóff adottava questo metodo per i suoi primi romanzi, scritti in origine lingua francese.

lunedì 24 luglio 2023

#Cinema&SerieTv: Barbie - Recensione

Lo abbiamo atteso fin dal suo primo annuncio, ci siamo fatti idee e congetture con i primi rumors o le prime foto dal set, adesso -dal 20 luglio- è finalmente nelle sale italiane. Barbie, grazie a Greta Gerwig, è pronto a farci tornare bambine e a portarci all’interno di BarbieLand, un luogo in cui la fantasia prende il sopravvento.

Nonostante le numerose critiche e commenti scettici che si possono trovare online, Barbie è sicuramente una pellicola che ha fatto parlare molto di sé durante questi mesi. I meme impazzano sui social e la sfida con il suo diretto concorrente, ovvero Oppenheimer (vista l’uscita in sala concomitata), è ormai sulla bocca di tutti. Se, quindi, da una parte abbiamo un biopic che farà sfoggio di tutte le tecniche cinematografiche di Nolan, dall’altra abbiamo un mondo tutto rosa che è pronto per esser sovvertito. Quello di Greta Gerwig è un universo tanto reale, quanto fantastico; un modo per poter rendere giustizia a chiunque, almeno una volta nella vita, si è sentito inadeguato per il proprio aspetto o per le aspettative degli altri.

#Anime: Lamù

Non si può dire di aver vissuto gli anni Ottanta o Novanta se non si è mai visto Lamù, anime che sicuramente rientra tra quelli che abbiamo adorato fin da bambini, anche se forse abbiamo completamente frainteso la sua trama.

Il titolo originale del manga è “Urusei yatsura”, prima opera disegnata e scritta da Rumiko Takahashi, che poi diverrà l’autrice di Ranma e Inuyasha. Il manga è uno shōnen ed esce in Giappone per la rivista Weekly Shōnen Sunday dal 1978 al 1987. In Italia esce per la Granata Press nel 1991.

L’anime debutta in Giappone per la Fuji Television dal 1981 al 1989, mentre in Italia approda nei canali privati locali nel 1983.

No, non ci siamo dimenticati di farvi la traduzione del titolo, semplicemente la troviamo difficile visto che i termini “urusei” e “yatsura” sono per lo più colloquiali. Possiamo definire il primo come “chiassoso/fastidioso” e il secondo come “i tizi/gentaglia”. Fino a qui il senso potrebbe essere comunque compreso, ma il kanjisei” della prima parola è quello che si utilizza per definire i pianeti o le stelle, ed è così che il primo termine può diventare “Pianeta Uru”. Ed ecco che il significato si avvicina molto a: “quei tizi fastidiosi del pianeta Uru”. Ma, dato che il pianeta Uru non viene mai menzionato, sarebbe più opportuno tradurlo con: “quei tizi fastidiosi di quel pianeta lì”. Insomma, vi avevamo detto che non era facile.