sabato 19 febbraio 2022

#Disney: Ciao Alberto - Recensione

Con il film d’animazione “Luca” c’eravamo lasciati con l’omonimo protagonista in procinto di partire con la sua nuova amica Giulia per iniziare la scuola a Genova, mentre il suo migliore amico, Alberto, aveva deciso di non seguirlo ma di rimanere a Portorosso con Massimo, il padre della bambina e con il suo gatto Machiavelli. Oggi parliamo del piccolo sequel del cartone, un seguito di appena otto minuti disponibile su Disney+ chiamato “Ciao Alberto”.

Sotto forma di storia epistolare, il racconto riprende proprio da Alberto che legge una lettera di Luca, in cui i due si raccontano le esperienze che stanno vivendo. Il primo vive adesso nel piccolo borgo ligure e cerca in tutti i modi di dare una mano al lavoro di Massimo, che fa il pescatore. I tentativi di aiutarlo falliscono miseramente, perché nonostante tutto, Alberto è un bambino che ancora sa troppo poco del mondo degli umani. È dopotutto un mostro marino, che cerca di imitare l’uomo e di essere in tutti i modi degno di vivere con lui. Ogni cosa che fa si trasforma in un completo disastro, tanto da mandare a fuoco perfino la barca di Massimo, nel tentativo di fare buona impressione. Rendendosi conto di aver mandato in fumo l’unico modo che l’uomo aveva per mandare avanti la propria pescheria, pensa di averla fatta troppo grossa e Alberto fa per andarsene. Si renderà conto, però, che, malgrado i tanti guai, ha comunque trovato un padre che lo ama. Ha finalmente trovato la sua famiglia.

venerdì 18 febbraio 2022

#Cinema&SerieTv: And Just Like That...

Attenzione: l’articolo contiene spoiler.

Noi di 4Muses siamo cresciute con Sex And The City, abbiamo visto le puntate così tante volte da saperle a memoria. È la serie tv più iconica, quella che ci ha fatto sognare a soli quindici anni e forse è grazie a Carrie, Charlotte, Miranda e Samantha se abbiamo avuto la forza e il coraggio di perseguire quello che veramente vogliamo dalla vita. Essere donne in un mondo fatto su misura per gli uomini certamente non è facile, quindi è grazie al loro esempio se abbiamo capito fin da subito quanto sia importante avere accanto le proprie amiche, quanto sia fondamentale sostenersi tra donne.

A dispetto del titolo, infatti, la serie originale non dà così tanto importanza agli uomini, perché quelli passano, esattamente come le mode. Ciò che veramente conta siamo noi stesse, e il sostegno che possiamo trovare nelle persone che conoscono ogni nostra sfumatura. Tra le frasi che più ci sono rimaste impresse, troviamo sicuramente quelle di Charlotte e Big. La prima ammette alle amiche che sono loro le sue anime gemelle, il secondo ammette che: “un uomo è già fortunato se arriva al quarto posto nella vita di Carrie”.

È per questo che non smetteremmo mai di parlare di Sex And The City, e proprio per questo oggi vogliamo parlarvi di And Just Like That...

#Personaggi: Fabrizio De André

"Cosa avrebbe potuto fare alla fine degli anni '50 un giovane nottambulo, incazzato, mediamente colto, sensibile alle vistose infamie di classe, innamorato dei topi e dei piccioni, forte bevitore, vagheggiatore di ogni miglioramento sociale, amico delle bagasce, cantore feroce di qualunque cordata politica, sposo inaffidabile, musicomane e assatanato di qualsiasi pezzo di carta stampata? Se fosse sopravvissuto e gliene si fosse data l’occasione, costui, molto probabilmente, sarebbe diventato un cantautore. Così infatti è stato ma ci voleva un esempio"

Oggi è il compleanno di Fabrizio De André, uno dei poeti più grandi che il ventesimo secolo abbia visto nascere.
Come abbiamo detto nell'articolo "L'equazione", diamo il nostro meglio se scriviamo articoli con quell'emotività che contraddistingue tutte e quattro noi di 4Muses e ne siamo ancora fermamente convinte, ma lo diciamo sinceramente: non ci sentiamo degne di scrivere un articolo su una qualsiasi delle sue canzoni.
Lo abbiamo fatto una volta parlando della Ballata dell'amore cieco (o della vanità) in un articolo pubblicato quasi due anni fa che oggi considereremo più un "Pensieri" che altro e decisamente non ci sentiamo di rifarlo.

giovedì 17 febbraio 2022

#Pensieri: “Qualcosa accadrà...”

“Io non so fare regali, quindi se vuoi un regalo da me, dimmi esattamente ciò che desideri”. Questa è una delle prime frasi che dico sempre a chi ho appena conosciuto. C’è chi ha commentato dandomi dell’egoista o superficiale, e anche se nella realtà alzo le spalle e rispondo con: “Ok.”, quando qualcuno fa considerazioni non richieste sul mio conto, perché non ho alcun interesse nel giustificarmi, qui mi sembra giusto approfondire meglio. Dopotutto la categoria Pensieri è una pagina di diario, ne approfitto.

#Arte: La metamorfosi di Narciso

Nel corso dei secoli, molti pittori si sono ispirati ai grandi miti del passato per la loro produzione artistica. Uno dei personaggi della mitologia che ha da sempre affascinato gli autori è il mito di Narciso. Abbiamo già parlato dell’opera di Caravaggio, mentre oggi vogliamo analizzare quella di Salvador Dalí, chiamata “La metamorfosi di Narciso”, realizzata tra il 1936 e il 1937.

Il mito racconta di questo ragazzo bellissimo, in grado di catturare l’interesse sia degli uomini che delle donne. Nessuno sembrava, però, colpire di rimando il giovane, che si limitava a lasciare una scia di cuori infranti al suo passaggio. Per via del suo cuore gelido, gli dèi decisero di punirlo, facendo sì che si innamorasse del suo stesso riflesso su uno specchio d’acqua. Incapace di toccare qualcosa di intangibile come un riflesso, Narciso morì - qui i miti divergono, chi dice che morì affogato nel tentativo di raggiungere se stesso e chi racconta invece che si lasciò morire di stenti. Nel luogo dove esalò l’ultimo respiro, nacquero dei fiori bellissimi, i narcisi, appunto.

mercoledì 16 febbraio 2022

#MustToWatch: Destino

"Nel 1946 due leggendari artisti iniziarono a lavorare a un cortometraggio. Più di cinquant'anni dopo la loro creazione è stata finalmente completata"

Vi ricordate quando nell'articolo di Salvador Dalí abbiamo accennato a una sua collaborazione con Walt Disney? Bene, eccola.

Attenzione, questo articolo contiene spoiler sulla pellicola.

#Cinema&SerieTv: Uncharted - Recensione in anteprima

Riuscire a realizzare un film la cui storia proviene da un gioco tanto amato non è per niente facile. Ma Ruben Fleischer ha deciso di provarci, nonostante crediamo che il pubblico di Sony non voglia dargli chissà quanta fiducia. Fleischer, del resto, è il già noto regista di film come Venom, la dilogia di Zombiland e altri; pellicole che non hanno riscosso del tutto il favore del pubblico. La pellicola, nonché saga di videogiochi, di cui stiamo parlando è Uncharted: in sala dal 17 febbraio.