venerdì 11 febbraio 2022

#SullaStrada: Londra

[Disclaimer: in questo articolo faremo più paragoni del solito con Roma, la nostra città. Leggete "Bella come casa mia" per capire il perché]

"Nessuna città presenta una così disordinata varietà di forme, una così capricciosa mescolanza di bello, di brutto, di magnifico, di povero, di triste, di strano, di grande, di uggioso."
- Edmondo De Amicis

Di solito quando viaggiamo se pensiamo di dover scrivere un articolo da inserire nella categoria "Sulla Strada" tendiamo a non far passare troppo tempo, una volta ritornate in patria; sarà che ci portiamo dietro per qualche giorno le sensazioni provate, sarà che poi dopo un po' i ricordi si alterano in tutti e vogliamo evitare il più possibile di scrivere fesserie, ma non facciamo passare più di una settimana.
Questo articolo è l'eccezione, Londra è l'eccezione.

#StorieRomane: Quartiere Ardeatino

Continua il nostro viaggio alla scoperta dei quartieri romani. È difficile spiegare come sia divisa Roma a chi non è del posto. Proviamo quindi a fare i paragoni con le città italiane. Il quartiere Ardeatino si estende per una superficie di 14,71 km2 (più grande quindi di Cinisello Balsamo) e al suo interno conta 66.719 abitanti. Considerando che in Europa si definiscono “città medie” i centri urbani tra diecimila e cinquantamila abitanti, forse è più chiaro perché Roma è una città unica nel suo genere e anche perché non si possono fare paragoni di alcun tipo con qualsiasi altra città Europea che non sia Londra

giovedì 10 febbraio 2022

#Cinema&SerieTv: Il discorso perfetto - Recensione

Il discorso perfetto” è un film del 2020 che, probabilmente, a causa della pandemia, sta vedendo la luce della sala cinematografica solamente adesso. Una pellicola che, in quell'anno, era stata tra le altre cose inserita nella selezione ufficiale sia di Cannes che de La Festa del Cinema di Roma. Una commedia francese che punta a far ridere e sorridere attraverso situazioni e voli pindarici che vertono verso l'assurdo. 

Oggi 10 febbraio, infatti, verrà proiettato nelle sale italiane. L'articolo contiene spoiler sul film. 

#Libri: La figlia perduta

 “La carneficina ebbe luogo nel Ventesimo secolo, a spese di una famiglia che spesso si filmava con le telecamere, perciò è facile trovare su YouTube alcuni video che ritraggono i figli mentre saltellano nei giardini dei palazzi, sguazzano in mare e giocano con i marinai sul panfilo imperiale. Le ragazze sembrano bellissime e profondamente innocenti, con l’unica colpa di essere nate nella famiglia sbagliata nel periodo sbagliato. Sarebbero potute diventare madri e nonne, mogli e amanti, contadine, artiste o scrittrici. Nei miei romanzi, lo sono.”

Così scrive Gill Paul nella sezione “Note dell’autrice” e pensiamo che questo basti nel dirvi il perché abbiamo scelto di recensire il suo romanzo “La figlia perduta”, pubblicato nel 2019 per la Newton Compton Editori. Non abbiamo mai nascosto il nostro amore per le famiglie reali, e i Romanov hanno un posto speciale nei nostri cuori, probabilmente per l’ingiustizia subita nel loro brutale assassinio. Da come avrete dedotto, oggi vogliamo parlarvi del romanzo in cui Marija - terzogenita dello Zar Nikolaj II e della moglie Aleksandra - vive la vita di cui è stata privata troppo presto.

mercoledì 9 febbraio 2022

#Arte: La Nascita di Venere

Molti artisti, nel corso dei secoli, sono rimasti affascinati dalla nascita della dea della bellezza, da Venere stessa, nata dalla spuma del mare. Oggi non parliamo del quadro di Botticelli, ma puntiamo l’attenzione su un’altra opera meravigliosa di un artista che abbiamo già citato in passato, ovvero Alexandre Cabanel.

Questo olio su tela è stato realizzato nel 1862 e oggi appartiene alla collezione del Musèe d’Orsay di Parigi. Come avevamo detto nell’articolo su Fedra, “La nascita di Venere” (La naissance de Vénus) rappresenta il momento più alto della produzione artistica di Cabanel. L’opera venne esposta al Salone l’anno dopo la sua produzione, nel 1863 e subito fu un successo.

#Pensieri: Piccoli inconvenienti

Che voi siate role player, autori di fanfiction, scrittori su Amazon, o scriviate sotto qualche casa editrice, poco importa. Sono convinta che abbiamo una cosa in comune: l’attaccamento ai personaggi.

22 settembre 2021, ore 14:42

Sì, voglio scrivere questo articolo come se fosse una pagina del mio diario segreto. Stamattina mi sono vista con Aida per un pranzo veloce. Passava dalle parti dell’Eur-Tre Fontane, e perché non vederci? Tra le tante cose da organizzare - eventi, progetti, la Radio, gli articoli… - mi è scappato il confessarle: “Non so che articolo fare, da quando ho ripreso a scrivere Penny Lane, ho in mente solo Agatha”. Lei mi ha risposto: “Fai un Pensieri, su come Agatha faccia parte di te.”

Detto, fatto. In questi giorni ho sicuramente torturato anche Manu e Silvia, perché sono ripiombata nel mio momento fangirl sui Beatles. Non che sia mai finito, sia chiaro, semplicemente ci sono degli alti e bassi. Quello che più mi distrugge è l’aver creato una storia meravigliosa - sempre con umiltà - che non è ancora abbastanza conosciuta, ma che soprattutto non è reale.  

“Mi piace il modo in cui racconti le storie, quasi ci rimango male che non sia vera.”

-Gianluca

martedì 8 febbraio 2022

#Libri: La custode dei Peccati

Per ogni peccato, un cibo. Per ogni confessione, il silenzio. Ma la verità non si può tacere per sempre.

Queste sono le parole che capeggiano sulla copertina de “La custode dei peccati” di Megan Campisi, il suo romanzo d’esordio uscito proprio quest’anno ed edito dalla casa editrice Nord. Potremmo dire tranquillamente che si tratta di una partenza col botto, dato che è presente in tutte le librerie come lettura consigliata. Ma di cosa parla questo romanzo?

Seguiamo la storia di May Owens, una ragazza orfana che viene imprigionata per aver rubato un pezzo di pane. Mentre attende la sua condanna per impiccagione, i giudici scelgono per lei una sorte ben peggiore della morte: diventare una mangiapeccati. Le viene messo un collare intorno al collo, la lingua macchiata con la S di “sin” (peccato) ed è costretta a fare voto di silenzio. Il ruolo della mangiapeccati è quello di chi dà l’estrema unzione a chi si trova in punto di morte: a ogni peccato confessato, la suddetta dovrà mangiare il cibo corrispondente, assumendo sulla propria anima la colpa della persona morente, cosicché quella possa ascendere al Paradiso. Così May comincia ad apprendere il mestiere da un’altra mangiapeccati, Ruth. Disprezzate ma indispensabili, le mangiapeccati sono solo donne e vengono continuamente cercate da tutti, dai ricchi ai più poveri della scala sociale. Convocate entrambe a corte, ascoltano la confessione di una delle dame della regina, ma sulla sua bara compare un cuore di cervo, pietanza corrispondente all’infanticidio, peccato però non confessato dalla dama. Ruth si rifiuta di portare a termine il suo lavoro, venendo imprigionata. Temendo per la sua stessa sorte, May mangerà il pasto, giurando di fare giustizia per la sua mentore e amica. Non sa, però, che si troverà coinvolta in un complotto reale che metterà in serio pericolo la sua stessa esistenza.