venerdì 5 novembre 2021

#Arte: Arte giapponese - dal periodo Jōmon al periodo Heian

scena illustrata del Genji monogatari del periodo Heian
Iniziamo questo articolo con un'informazione saputa e risaputa: le civiltà e le culture asiatiche sono tra le più antiche del mondo.     
Sappiamo quanto sia difficile ricordarsene, visto e considerato quanto progressiste e all'avanguardia siano quest'ultime, ma crediamo sia fondamentale ogni tanto constatare l'ovvio, proprio perché è di questo che ci scordiamo troppo spesso.
Proprio come non si conosce con precisione la nascita della lingua giapponese, anche parlando dei vari periodi dell'arte giapponese è tutto un "circa" e "probabilmente" ma in questo articolo (che verrà diviso in due parti) faremo del nostro meglio per parlarne nel modo più sintetico e chiaro possibile.

giovedì 4 novembre 2021

#Costume&Società: Vietnam, la guerra che sconvolse l'America

Quando in un film o in una serie tv si fa un viaggio nel tempo o, in generale, si vuole parlare di un conflitto particolarmente sanguinoso, c’è sempre e solo una rappresentazione in ambito americano: la guerra del Vietnam. Perché questo massacro (perché di questo si è trattato), è così tanto rappresentativo della guerra e delle sue artocità? In questo articolo parleremo della guerra vietnamita appunto, di quando l’America si sia fatta portatrice di democrazia utilizzando la mattanza.

Rispondiamo subito alla domanda centrale: l’America, la salvatrice del mondo che aveva dato un apporto non indifferente alla sconfitta del regime di Hitler, che aveva liberato l’Italia e tutto il resto dell’Occidente, per la prima volta subisce una cruciale sconfitta. Sì, l’America si rende conto di essersi troppo sopravvalutata, di essere una nazione che può perdere. Non è invincibile. La guerra del Vietnam, non è altro che un conflitto che vide gli americani invischiarsi in un contesto che non gli competeva e di aver troppo sottovalutato l’avversario, contando che non giocavano in casa.

#TheBeatles: A Hard Day's Night

Siamo al terzo appuntamento con i Beatles e non possiamo che esserne veramente euforiche! Sì, con lo stesso tono di voce della pubblicità spam. Sapete cosa ci rende così felici? Il sapere che ogni album contiene almeno due-tre tracce che sono rimaste nella storia e che comunque non sono nulla se paragonate alle due-tre tacce rimaste nella storia dell’album successivo.

Insommma, i Beatles sono sempre una garanzia nel 2021, pensate a cosa erano nel 1964, anno d’uscita del loro terzo album. A Hard Day’s Night esce il 10 luglio 1964, dopo dei mesi non particolarmente tranquilli per i quattro di Liverpool.

mercoledì 3 novembre 2021

#Pensieri: La matrice della rimembranza

"Un piacere delizioso mi aveva invaso, isolato, senza nozione della sua causa. Di colpo,
m'aveva reso indifferenti le vicissitudini della vita, inoffensivi i suoi disastri, illusoria la sua
brevità, allo stesso modo in cui agisce l'amore, colmandomi di un essenza preziosa: o meglio,
questa essenza non era in me, era me stesso.”


(Marcel Proust, Alla ricerca del tempo perduto)

Il mondo che circonda è incredibilmente intessuto di connessioni che possiamo interpretare  in base alle nostre esperienze. Gli oggetti possono racchiudere interi universi, tocca a noi scovarli. In questo articolo rifletterò su come i ricordi possano anche situarsi al di fuori dell’individuo, nella placida attesa che vengano nuovamente assimilati. Rifletterò su degli esempi forniti da un romanzo e da una canzone, per poi raccontare un’esperienza personale.

#Marvel: Eternals, il film che non vi dovreste perdere

Recensione senza spoiler, arriverà quella con! 
Oggi è il giorno degli Eterni!

Quanti di voi sono pronti per correre al cinema? Chi ha già preso i biglietti? Chi ha ancora qualche dubbio? Beh, noi di 4Muses abbiamo avuto la fortuna di assistere all’anteprima che si è tenuta qui a Roma, durante la cerimonia di chiusura della Festa del cinema di Roma e Alice nella città. Cosa ha, dunque, portato in scena la vincitrice di un premio Oscar Chloe Zhao? Semplicemente un piccolo capolavoro, diverso dalle altre pellicole Marvel, che può -e forse deve- esser visto anche da chi non è fan del Marvel Cinematic Universe. Non diciamo che non abbia dei difetti, ma le critiche che si sono susseguite in questi giorni sui social sono davvero prive di fondamento.

martedì 2 novembre 2021

#Eventi: Anticipazioni su Eternals dalla Festa del Cinema di Roma

Mentre le notizie di un sabotaggio sul prossimo blockbuster Marvel continuano a espandersi per tutta la rete, noi di 4Muses vorremmo prenderci il tempo per poter parlare di alcuni dettagli di questo film. Ci serviamo delle parole che il cast e la regista stessa hanno riservato agli ospiti della conferenza stampa tenutasi l’ultimo giorno della Festa del Cinema di Roma.

Il primo punto da toccare è senza dubbio il modo con cui gli Eterni si inseriscono all’interno di un universo già consolidato. Finora, infatti, in un modo o nell’altro abbiamo avuto modo di guardare personaggi più o meno noti provenienti dai fumetti e abbiamo seguito le loro vicende. Avventure che, in un modo o nell’altro, coinvolgono anche tutte queste storie che non sono state ancora raccontate.

Secondo la regista Chloe Zhao, infatti, con questa pellicola si apre un’opportunità per il Marvel Cinematic Universe di iniziare a includere quelle storie che sono rimaste nelle retrovie per lungo tempo, tenendo comunque conto delle domane che possono insorgere nel momento in cui si guardano questi nuovi eroi. Tra i tanti dubbi, è innegabile, che capeggi il: ma se sono gli esseri più forti di sempre, perché non sono intervenuti per evitare lo schiocco di dita di Thanos?

Una risposta che il pubblico troverà solo con la visione di questa pellicola.

#Pensieri: Con il rischio di andare contro al concetto di orgoglio

Con il rischio di andare contro al concetto di orgoglio che la comunità LGBTQ+ cerca di portare avanti da decenni, ammetto per la prima volta in ventuno anni della mia vita che mi farebbe veramente tanto, tanto, ma tanto comodo essere eterosessuale.
Chi mi conosce - anche un poco - probabilmente a quest'ora, dopo questa frase, mi guarderebbe sicuramente storto.

"Da quando fai quello che ti viene detto di fare?" mi ha chiesto Frè una volta.
Sono sempre stata così, ho sempre fatto le cose perché volevo farle e non perché mi era stato detto di farle, le ho sempre fatte ai miei termini (che potevano ma non dovevano necessariamente essere i termini imposti dagli altri) e con i miei modi, se mi sentivo anche solo vagamente in costrizione smettevo immediatamente di fare qualsiasi cosa io stessi facendo, ma allo stesso tempo le buone con me non hanno mai funzionato.

Ma allora perché, dopo aver visto il video del Senato che esulta per l'approvazione della tagliola sul DDL Zan, per la prima volta ho pensato che avrei voluto essere il tipo di persona che si conforma e si omologa a quello che i più credono sia giusto che io sia? Perché ho pensato che forzarmi a farmi piacere una cosa sola sia la scelta giusta?