[L'articolo contiene spoiler]
Sono
passati mesi dall’ultimo gaypride, eppure sfogliando il catalogo di Amazon
Prime Video, solo oggi ci siamo accorte di un titolo che non avevamo mai notato
prima: “Tutti parlano di Jamie”. Si tratta della vera storia di Jamie Campbell,
la drag queen di sedici anni che lottò con tutto se stesso per potersi
esprimere al suo ultimo ballo scolastico.
Si tratta
di un musical, in cui i pezzi
sono orecchiabili e molto importanti ai fini della trama, in cui vengono
espressi i pensieri e più in generale le reazioni emotive dei personaggi.
Nel musical
ci viene presentato Jamie New (Max Harwood): un ragazzo dai lineamenti
delicati, capelli biondi, che vive da solo con la madre. La sua camera è
tappezzata di foto che lo ritraggono come una principessa, con tanti glitter e
pon pon. Il giorno del suo sedicesimo compleanno riceve come regalo un paio di
scarpe rosse col tacco alto ed è talmente entusiasta che decide di condividere
la sua gioia con la sua migliore amica Pritti Pasha. È un normale giorno scolastico e quando la professoressa comincia a responsabilizzare tutti sul futuro
lavorativo, le idee della vecchia generazione si scontrano con quelle di Jamie
e dei suoi compagni di classe: i giovani dicono di voler diventare youtuber,
ballerini, cantanti, influencer, mentre il nostro protagonista opta per “il
performer”, non ancora pronto a condividere apertamente il suo sogno più
grande: fare la drag queen. Già qui si avverte lo scontro generazionale:
“Vorrei potervi dire che i vostri sogni si
avvereranno, ma mentirei. E sarebbe sbagliato. Sarebbe crudele.”