Ci siamo rese conto che, nello scrivere la rubrica
#StorieRomane, molto spesso ci troviamo a citare luoghi e leggende che hanno di
solito un protagonista in comune: Nerone. Tiranno amato e odiato dai Romani,
questo imperatore governò solamente quattordici anni, prima di suicidarsi.
A lui
si attribuisce l’incendio di Roma, le varie mire espansionistiche, la leggenda
della sua sepoltura e il suo peregrinare sotto forma di spettro per le zone di
Muro Torto.
Nerone è tristemente noto per essere stato un persecutore dei
cristiani, per aver appiccato l’incendio alla sua città suonando uno strumento,
ma diverse fonti storiche hanno smentito il fatto, affermando che lui si trovasse ad Anzio il giorno
del fatto e che, anzi, avesse aiutato a salvare le persone dalle fiamme.
La leggenda che tratteremo oggi riguarda il suo “cuore”.