mercoledì 26 agosto 2020

#Arte: Museo Laboratorio della Mente

C'è stato un tempo, neanche troppo remoto, in cui le persone con qualsiasi tipo di disturbo mentale venivano rinchiuse, allontanate dal resto della popolazione e sottoposte ad atroci trattamenti per poter "guarire": lobotomia, s-personificazione, scariche elettrice e altri tipi di sevizie erano all'ordine del giorno per poter riportare il malato alla condizione di "sano". Uno dei più famosi manicomi romani era l'ospedale psichiatrico Santa Maria della Pietà, ad oggi sede dell'ASL Roma 1 e del municipio XIV.

In seguito alla legge Basaglia del 2000, l'istituto sanitario per il trattamento delle malattie mentali è stato smantellato, ma ancora sono presenti gli elementi che rendevano questo complesso una piccola città. 
Malgrado ci sia tanto da parlare su questa struttura, al suo interno uno dei padiglioni è adibito a "Museo Laboratorio della Mente". Oggi voglio parlarvi di questo scorcio di Roma, che ha vissuto uno dei suoi momenti più bui.

martedì 25 agosto 2020

#Musica: Eleanor Rigby

Noi di 4Muses abbiamo già affrontato molti temi, tra i cui quello della solitudine. Data la differenza d’età che c’è tra noi, abbiamo vissuto più o meno in modo distaccato i social. In un’era dove tutti siamo connessi, dove tutti parlano con tutti quando vogliono, siamo davvero in contatto o continuiamo a provare il senso di solitudine?

I sentimenti negativi sono campanelli d’allarme che ci manda la mente per dirci che c’è qualcosa che non va. In questo secondo decennio del duemila, capita spesso che scorrendo le storie su Instagram, o leggendo dei post su Facebook, inizi a muoversi qualcosa nel nostro interno.

Non sempre in modo positivo, spesso posiamo il telefono pensando: “E perché a me non succede?” o: “Perché io non ho questo?

lunedì 24 agosto 2020

#CostumeESocietà: Il marcio dei social

Abbandonato Facebook, la piattaforma giovanile è sicuramente Twitter, insieme ad altre app come Tik Tok e Snapchat. Ormai non si predilige più il post lunghissimo, no, ormai i ragazzi affollano un social network fatto di caratteri contenuti, dove con un semplice hastag sei in contatto con tutto il mondo. Puoi leggere ciò che si dice riguardo un determinato argomento soltanto scrivendo una parola nella barra di ricerca. 

Nel bene o nel male, Twitter ha aiutato a ridurre le distanze tra i soggetti, forse anche di più rispetto a Facebook: la prima, in sostanza, è una piazza sul mondo ed è molto più vasta rispetto alla seconda. 

sabato 22 agosto 2020

#StorieRomane: Cristina di Svezia

Cristina di Svezia (Stoccolma, 18 dicembre 1626-Roma, 19 aprile 1689) fu figlia di re Gustavo II Adolfo di Svezia e della regina Maria Eleonora del Brandeburgo.

Diventò regina a soli sei anni, nel 1632, ma abdicò nel 1654 convertendosi poi al cattolicesimo. 
Dotata di estrema cultura, amava intrattenersi con gli artisti dell’epoca ed era così interessata alle arti, da farne il suo principale interesse. Per questo, sotto il suo regno, Stoccolma venne definita l’Atene del Nord

Fu anche una donna molto discussa ai suoi tempi, perché amava il piacere e non si vergognava di farlo sapere. Non voleva sposarsi, detestava l'idea del matrimonio.

"Il matrimonio implica delle soggezioni alle quali io non mi sento in grado di sottostare, e non posso prevedere quando sarò in grado di vincere questa ripugnanza."

venerdì 21 agosto 2020

#Pensieri: Solitudine; 11 Luglio 2020.

Lonely, Sangeetha Bansal
Questo articolo è solo uno dei tanti pensieri che giornalmente mi passano nella testa nei miei momenti morti.
Quando ho iniziato a scrivere erano le 7:30 di mattina ed ero sveglia da soli venti minuti.
Trovo molto divertente il mio svegliarmi una mattina qualunque e iniziare la giornata con una presa di coscienza.

Non è facile essere nel mio cervello.


giovedì 20 agosto 2020

#Costume&Società: Cancel culture

Avete mai sentito parlare della "cancel culture"? 
Se non ne avete sentito parlare è perché in Italia (fortunatamente) è un fenomeno molto meno sentito che negli USA, anche se non inesistente. 
Le vittime, prevalentemente personaggi pubblici più o meno noti, vengono letteralmente cancellati ed etichettati come nulli, inesistenti.

La cancel culture (letteralmente: cultura del cancellare), nasce con il nome con cui la conosciamo oggi nel 2010, ma affonda le sue radici già nel 1990.
Chi viene cancellato è vittima di una forma di boicottaggio di massa di dimensioni grandissime, talvolta globali.

Ma perché le persone vengono cancellate?

mercoledì 19 agosto 2020

#MustToWatch: Boris

Per quanto riguarda la rubrica “Must To Watch”, noi di 4Muses ci siamo sempre concentrate sulle fiction o sui film esteri, mai sul made in Italy. Certo, le produzioni italiane non hanno lo stesso peso rispetto alle straniere, nonostante le serie tv cult italiane siano comunque approdate e state largamente apprezzate all’estero, come "Gomorra" o "Suburra".

Oggi vorrei parlare di una serie tv disponibile su Netflix che molti conoscono, almeno per sentito dire: sto parlando di Boris.
La serie racconta i fatti di uno stagista alla produzione, Alessandro, che inizia a lavorare per la produzione di una serie tv, chiamata “Gli occhi del cuore 2”. Con ironia e "frizzantezza", veniamo a conoscenza di Renè Ferretti, il regista e di tutti i suoi collaboratori.

Per la prima volta, il mondo dello spettacolo nostrano non viene dipinto come un Paradiso, ma tutte le sue sfaccettature lo fanno apparire più come un Inferno.