mercoledì 3 dicembre 2025

#TheBeatles: Real Love

L’ultima volta nella categoria Beatles abbiamo parlato di “Free as a bird”, così oggi ci è sembrato doveroso continuare nella scia brani postumi scegliendo di proseguire con “Real Love”.


Anche questo brano ha un testo firmato da John Lennon nel 1979
A differenza di “Free as a bird”, però, “Real Love” non è proprio rimasto inedito a lungo; nel 1988 è stato usato come colonna sonora nel documentario “Imagine: John Lennon”. 


La versione beatlesiana del 1996 è quindi più un riadattamento.
  
All my little plans and schemes
(Tutti i miei piccoli progetti e piani)
Lost like some forgotten dreams
(Persi come sogni dimenticati)
Seems that all I really was doing
(Sembra che tutto ciò che stavo davvero facendo)
Was waiting for you
(Era aspettare te)

Per il testo completo potete cliccare qui

In realtà non c’è molto da dire sull’origine del brano, perché è la stessa raccontata già nell’articolo dedicato a “Free as a bird”.

Originariamente John Lennon era parecchio indeciso sul titolo da dare al brano, non riuscendo a scegliere per lo più tra “Real Life” e “Real Love”. Così i nastri arrivati a Paul McCartney contenevano entrambe le versioni suonate con chitarra acustica ma con testi completamente differenti.
Evidentemente piacque più “Real Love”, del quale Lennon registrò altre sei versioni diverse, una delle quali con pianoforte e drum machine, usata dai tre Beatles rimasti come base per il singolo.Questa traccia, però, aveva una qualità del suono decisamente scarsa, ecco perché ci vollero diverse ore di lavoro per poterne usufruire in modo pulito e corretto.

Era davvero come lavorare a un disco con John, come Lennon/McCartney/Harrison, perché tutti abbiamo contribuito un po’ a questa. George ed io ci contendevamo il miglior testo. È stato più gratificante che prendere semplicemente una canzone di John, che è quello che abbiamo fatto per la seconda, ‘Real Love’. È venuta benissimo, ma non è stato così divertente.

- Paul McCartney 

Il completamento del brano avviene sempre nello studio casalingo di Paul McCartney, il quale suona il contrabasso e il basso elettrico.
George Harrison non era particolarmente soddisfatto del risultato finale di “Real Love”, per questo non partecipò alla registrazione di “Now and Then”, uscito molto più recentemente (2023).
Dal canto suo Ringo, dopo l’uscita del brano dichiarò che fu divertente lavorare di nuovo insieme, ma che quella sarebbe stata l’ultima volta, perché: “Non c’è niente altro che possiamo fare come Beatles”. Non andò proprio così…

Comunque, alla sua uscita “Real Love” arrivò al quarto posto delle classifiche inglesi e undicesima in quelle statunitense. Nel Regno Unito vendette cinquantamila copie solo nella prima settimana; negli Stati Uniti si raggiunsero le cinquecentomila copie in quattro mesi.

I Beatles non hanno bisogno che il nostro nuovo singolo, “Real Love”, diventi un successo. Non è come se le nostre carriere dipendessero da questo. Se Radio 1 pensa che dovremmo essere banditi adesso, non è che ci rovinerà da un giorno all’altro.

- Paul McCartney 

All’uscita del brano ci fu un piccolo scandalo che coinvolse per lo più i fan dei Beatles, anche delle nuove generazioni dell’epoca: in UK ci furono così poche vendite probabilmente perché la BBC Radio 1 si rifiutò di includere “Real Love” nella sua playlist. Questo suscitò lo scontento popolare, arrivando persino al Parlamento britannico.

Le parole di McCartney possono suonare polemiche ma se si aggiunge il messaggio seguente, nel quale lui stesso spiega come le nuove band – all’epoca citò gli Oasis – si siano sempre ispirate ai Beatles, nulla è davvero perduto, soprattutto in un’epoca dove le radio indipendenti stavano diventando sempre più numerose.

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