Parliamo di rivoluzione e parliamo di visioni del mondo. E per farlo, partiamo dal 24 novembre 2022. Il simbolo della lotta al caporalato, Aboubakar Soumahoro, era nei guai: la polizia aveva scoperto un giro di sfruttamento di migranti da parte della moglie e della suocera. A rendere il tutto più lunare era il fatto che coi soldi guadagnati dallo sfruttamento, le due donne avevano fatto parecchi acquisti: all’epoca si insisteva soprattutto su delle borse di marchi di lusso. Serviva disperatamente l’aiuto di un programma amico, per uscire fuori da questo brutto pasticciaccio. E chi era più amico di Corrado Formigli, il padrone di casa di Piazzapulita, uno che poteva dire con orgoglio “l’ho scoperto io”, manco fosse Pippo Baudo? Ma, malgrado tutto l’affetto, il giornalismo ha una sua etica professionale. Quindi un po’ di domande doveva per forza farle.
È così che, a un certo punto, Formigli gli chiede “Perché sua moglie ha fatto questo?”. E Soumahoro, senza nemmeno pensarci, da politico consumato (nel senso di politico la cui credibilità sta per andare a puttane), riscrive la storia dei diritti umani. Da quel giorno esiste un nuovo arrivato: il diritto all’eleganza. Probabilmente qualcuno non gli ha spiegato che era seduto su una poltrona a Piazzapulita, non sul set del reality “Casa Kardashian". Immagino la reazione di Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni, segretari del suo partito, Alleanza Verdi Sinistra: mi piace pensare che quella notte siano stati inventati almeno 20 modi nuovi di bestemmiare.
Nemo propheta in Patria, e quindi Soumahoro, da Che Guevara italiano è diventato per l’opinione pubblica Alberto del film “I Vitelloni” (interpretato da Alberto Sordi, che urla “Lavoratori?” e poi fa il gesto dell’ombrello). I suoi lo hanno espulso dal partito ed è stato vittima di damnatio memoriae: nessuno ha più avuto il coraggio di nominarlo o invitarlo a un talk show. A Destra, il “sistema Soumahoro” (per cui, va detto, probabilmente l’ex sindacalista era responsabile solo per mancata vigilanza su moglie e suocera) è diventato un incrocio fra un fatto di ‘ndrangheta, l’olocausto e la trattativa Stato-Mafia. Oltre che la nuova frontiera del sempreverde “E allora le foibe???2?2”, usato ogni volta che non si vogliono dare spiegazioni per delle cappellate.
Perché questo cappello lunghissimo? Ma è ovvio: Soumahoro non ha detto qualcosa di sbagliato. È semplicemente stato frainteso. Ma adesso, dopo due anni, ci ha pensato il governo di Giorgia Meloni a riabilitarlo, nei fatti. Spiegahiamoci meglio.
Il Governo sta discutendo la finanziaria. La finanziaria è come la cena di Natale con i parenti: tutti sanno che a un certo punto dell’anno arriverà. Ma nessuno vuole davvero sedersi accanto al cugino che da ubriaco ti parla di microchip nel cervello, piani di guerra per l’Ucraina e di soluzione alla teoria delle stringhe (quest’ultima conversazione è successa a una mia amica, lo giuro). Tornando alla finanziaria, ogni Governo venuto dopo il 2008 guarda con fastidio e un po’ invidia a chi è venuto prima: negli anni ‘80-’90 potevi distribuire prebende e fare debito senza limiti, per meri scopi elettorali. Bei tempi, peccato siano finiti.
Quindi, ricapitolando: i soldi mancano e facciamo finanziarie ogni 6 mesi, in attesa della botta di culo che faccia svoltare l’economia italiana. Quindi possiamo tranquillamente dire che la politica economica italiana è modellata sul Monopoli: imprevisti e probabilità. Ma le finanziarie sono anche il sunto della visione a lungo termine del Governo, l’impulso per combattere le diseguaglianze e cambiare la vita quotidiana delle persone. Ma sappiamo bene che i governi italiani hanno la visione a lungo raggio di Ray Charles. E quindi, la finanziaria è la sagra delle idee a cazzo di Rocca Cannuccia. Ed è qui che il diritto all’eleganza arriva.
Il protagonista per eccellenza è il ministro dell’Istruzione Francesco Valditara. La sua vita non è facile: lui si gioca il ruolo di “uomo invisibile” nel governo Meloni col collega all’ambiente Pichetto Fratin. Nulla gli è concesso, sta lì per bellezza. E se bisogna tagliare il suo dicastero è considerato fra le prime scelte. Nulla di personale, sia ben chiaro. Ma il nostro Valditara ogni mattina si sveglia, sapendo di dover fare qualche minchiata per farsi notare più di top player della cazzata come Matteo Salvini, Eugenia Roccella e Francesco Lollobrigida. Un compito non facile, ma è qui che il diritto all'eleganza gli dà due assist: in primo luogo, proporre un coupon da 1500€ per l’iscrizione alle scuole private e paritarie. Il giorno dopo, un altro colpo da novanta: perché non togliere anche l’Imu alle private?
Come al solito, la Sinistra (che non ha capito da 20 anni di berlusconismo che la migliore maniera di batterli non è né sbraitare né unirsi a loro, ma prenderli per il culo) grida allo scandalo e chiede a Giorgia Meloni spiegazioni. Ma le spiegazioni le dà il ministro stesso: bisogna dare ai poveri le stesse possibilità dei ricchi. Na specie di crossover tra il libro Cuore e Santa Maria Goretti.
Valditara evidentemente ha letto Dickens, e si aspetta una famiglia di sei figli (venuti al mondo come conigli, non con la maternità surrogata), in uno stanzino buio con una zuppa di patate e ceci. A un certo punto, il padre entra in casa:
- I nostri problemi sono finiti!
- Cosa intendi?
- Il Governo ha promulgato la nuova finanziaria. È arrivato il coupon per l’iscrizione alla scuola privata. Finalmente Franceschino potrà passare la seconda media al terzo tentativo.
Quindi, finalmente giustizia è stata fatta. Finalmente i bambini poveri hanno la loro fetta di diritto alla ricchezza.
Ma sarebbe ingeneroso dare tutti i meriti al ministro dell’istruzione (eccheccazzo!). Non dimentichiamoci di Forza Italia, la forza presentabile del governo italiano. Forza Italia ha un ruolo molto particolare nel Governo: prendere sempre le distanze dalle politiche estreme della Meloni, come se fossero stati costretti a entrare in maggioranza. E poi non fare nulla. Ma FI vuole dare il suo contributo al progresso della Nazione. E i suoi parlamentari rischiano di avere le briciole della visibilità che hanno i colleghi della Lega e di Fratelli d’Italia, fra blocchi navali, decreti rave e multe da più di mille euro per gli anglicismi. Serve qualcosa d’impatto, qualcosa a cui nessuno ha pensato mai, qualcosa che va ad aiutare nella vita di tutti i giorni l’italiano e gli fa dire “Meno male che Tajani c'è”. Alla fine, l’idea perfetta nel momento perfetto: perché non tagliare dell’IVA sulle ostriche? Dopotutto, chi di noi non riesce a far quadrare i conti a fine mese per colpa delle inique tasse su questi animali? Inoltre, va detto che è anche un tentativo di accaparrarsi il voto della Sinistra: per anni abbiamo sentito dire che è tutta caviale e champagne, radical chic fino al midollo. Se lo è davvero, lo provi in un voto coraggioso, in Parlamento.
Perciò, Soumahoro non è lo scemo che i giornali hanno dipinto. È solo un visionario. Un uomo che, circondato da uomini che guardavano al prossimo Governo, ha guardato alle prossime generazioni (e al loro bisogno di riccanza). Ci permettiamo, allora, di suggerire alcune misure per stimolare l’economia e i consumi:
- Taglio dell’Iva sugli assorbenti griffati Ferragni
- Taglio delle accise sui carburanti di fascia alta
- Taglio delle tasse sui privè del Piper
- Calmierare il prezzo dello champagne (perché le ostriche senza champagne sono solo un pasto da pescatore)
- Misure per favorire la filiera della cocaina. Perché il CBD è da poveri.
- Coupon di 2000€ per l’acquisto di Lamborghini e Rolls Royce
- Condono per le ville con Jacuzzi
- Sgravi per la chirurgia estetica (ah no, questo è già stato fatto)
- Multa di 3500€ e 6 mesi di carcere per gli indossatori di tute acetate
Siamo sicuri che il Paese ne beneficerà
Camillo Cantarano
PS. Il diritto all’eleganza è una missione etica verso cui tutta la nazione deve rendere, dando il suo contributo. È per quello che i soldi per la decontribuzione della scuola privata e per il consumo di ostriche sono soldi presi dalle nostre tasse.
È così che, a un certo punto, Formigli gli chiede “Perché sua moglie ha fatto questo?”. E Soumahoro, senza nemmeno pensarci, da politico consumato (nel senso di politico la cui credibilità sta per andare a puttane), riscrive la storia dei diritti umani. Da quel giorno esiste un nuovo arrivato: il diritto all’eleganza. Probabilmente qualcuno non gli ha spiegato che era seduto su una poltrona a Piazzapulita, non sul set del reality “Casa Kardashian". Immagino la reazione di Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni, segretari del suo partito, Alleanza Verdi Sinistra: mi piace pensare che quella notte siano stati inventati almeno 20 modi nuovi di bestemmiare.
Nemo propheta in Patria, e quindi Soumahoro, da Che Guevara italiano è diventato per l’opinione pubblica Alberto del film “I Vitelloni” (interpretato da Alberto Sordi, che urla “Lavoratori?” e poi fa il gesto dell’ombrello). I suoi lo hanno espulso dal partito ed è stato vittima di damnatio memoriae: nessuno ha più avuto il coraggio di nominarlo o invitarlo a un talk show. A Destra, il “sistema Soumahoro” (per cui, va detto, probabilmente l’ex sindacalista era responsabile solo per mancata vigilanza su moglie e suocera) è diventato un incrocio fra un fatto di ‘ndrangheta, l’olocausto e la trattativa Stato-Mafia. Oltre che la nuova frontiera del sempreverde “E allora le foibe???2?2”, usato ogni volta che non si vogliono dare spiegazioni per delle cappellate.
Perché questo cappello lunghissimo? Ma è ovvio: Soumahoro non ha detto qualcosa di sbagliato. È semplicemente stato frainteso. Ma adesso, dopo due anni, ci ha pensato il governo di Giorgia Meloni a riabilitarlo, nei fatti. Spiegahiamoci meglio.
Il Governo sta discutendo la finanziaria. La finanziaria è come la cena di Natale con i parenti: tutti sanno che a un certo punto dell’anno arriverà. Ma nessuno vuole davvero sedersi accanto al cugino che da ubriaco ti parla di microchip nel cervello, piani di guerra per l’Ucraina e di soluzione alla teoria delle stringhe (quest’ultima conversazione è successa a una mia amica, lo giuro). Tornando alla finanziaria, ogni Governo venuto dopo il 2008 guarda con fastidio e un po’ invidia a chi è venuto prima: negli anni ‘80-’90 potevi distribuire prebende e fare debito senza limiti, per meri scopi elettorali. Bei tempi, peccato siano finiti.
Quindi, ricapitolando: i soldi mancano e facciamo finanziarie ogni 6 mesi, in attesa della botta di culo che faccia svoltare l’economia italiana. Quindi possiamo tranquillamente dire che la politica economica italiana è modellata sul Monopoli: imprevisti e probabilità. Ma le finanziarie sono anche il sunto della visione a lungo termine del Governo, l’impulso per combattere le diseguaglianze e cambiare la vita quotidiana delle persone. Ma sappiamo bene che i governi italiani hanno la visione a lungo raggio di Ray Charles. E quindi, la finanziaria è la sagra delle idee a cazzo di Rocca Cannuccia. Ed è qui che il diritto all’eleganza arriva.
Il protagonista per eccellenza è il ministro dell’Istruzione Francesco Valditara. La sua vita non è facile: lui si gioca il ruolo di “uomo invisibile” nel governo Meloni col collega all’ambiente Pichetto Fratin. Nulla gli è concesso, sta lì per bellezza. E se bisogna tagliare il suo dicastero è considerato fra le prime scelte. Nulla di personale, sia ben chiaro. Ma il nostro Valditara ogni mattina si sveglia, sapendo di dover fare qualche minchiata per farsi notare più di top player della cazzata come Matteo Salvini, Eugenia Roccella e Francesco Lollobrigida. Un compito non facile, ma è qui che il diritto all'eleganza gli dà due assist: in primo luogo, proporre un coupon da 1500€ per l’iscrizione alle scuole private e paritarie. Il giorno dopo, un altro colpo da novanta: perché non togliere anche l’Imu alle private?
Come al solito, la Sinistra (che non ha capito da 20 anni di berlusconismo che la migliore maniera di batterli non è né sbraitare né unirsi a loro, ma prenderli per il culo) grida allo scandalo e chiede a Giorgia Meloni spiegazioni. Ma le spiegazioni le dà il ministro stesso: bisogna dare ai poveri le stesse possibilità dei ricchi. Na specie di crossover tra il libro Cuore e Santa Maria Goretti.
Valditara evidentemente ha letto Dickens, e si aspetta una famiglia di sei figli (venuti al mondo come conigli, non con la maternità surrogata), in uno stanzino buio con una zuppa di patate e ceci. A un certo punto, il padre entra in casa:
- I nostri problemi sono finiti!
- Cosa intendi?
- Il Governo ha promulgato la nuova finanziaria. È arrivato il coupon per l’iscrizione alla scuola privata. Finalmente Franceschino potrà passare la seconda media al terzo tentativo.
Quindi, finalmente giustizia è stata fatta. Finalmente i bambini poveri hanno la loro fetta di diritto alla ricchezza.
Ma sarebbe ingeneroso dare tutti i meriti al ministro dell’istruzione (eccheccazzo!). Non dimentichiamoci di Forza Italia, la forza presentabile del governo italiano. Forza Italia ha un ruolo molto particolare nel Governo: prendere sempre le distanze dalle politiche estreme della Meloni, come se fossero stati costretti a entrare in maggioranza. E poi non fare nulla. Ma FI vuole dare il suo contributo al progresso della Nazione. E i suoi parlamentari rischiano di avere le briciole della visibilità che hanno i colleghi della Lega e di Fratelli d’Italia, fra blocchi navali, decreti rave e multe da più di mille euro per gli anglicismi. Serve qualcosa d’impatto, qualcosa a cui nessuno ha pensato mai, qualcosa che va ad aiutare nella vita di tutti i giorni l’italiano e gli fa dire “Meno male che Tajani c'è”. Alla fine, l’idea perfetta nel momento perfetto: perché non tagliare dell’IVA sulle ostriche? Dopotutto, chi di noi non riesce a far quadrare i conti a fine mese per colpa delle inique tasse su questi animali? Inoltre, va detto che è anche un tentativo di accaparrarsi il voto della Sinistra: per anni abbiamo sentito dire che è tutta caviale e champagne, radical chic fino al midollo. Se lo è davvero, lo provi in un voto coraggioso, in Parlamento.
Perciò, Soumahoro non è lo scemo che i giornali hanno dipinto. È solo un visionario. Un uomo che, circondato da uomini che guardavano al prossimo Governo, ha guardato alle prossime generazioni (e al loro bisogno di riccanza). Ci permettiamo, allora, di suggerire alcune misure per stimolare l’economia e i consumi:
- Taglio dell’Iva sugli assorbenti griffati Ferragni
- Taglio delle accise sui carburanti di fascia alta
- Taglio delle tasse sui privè del Piper
- Calmierare il prezzo dello champagne (perché le ostriche senza champagne sono solo un pasto da pescatore)
- Misure per favorire la filiera della cocaina. Perché il CBD è da poveri.
- Coupon di 2000€ per l’acquisto di Lamborghini e Rolls Royce
- Condono per le ville con Jacuzzi
- Sgravi per la chirurgia estetica (ah no, questo è già stato fatto)
- Multa di 3500€ e 6 mesi di carcere per gli indossatori di tute acetate
Siamo sicuri che il Paese ne beneficerà
Camillo Cantarano
PS. Il diritto all’eleganza è una missione etica verso cui tutta la nazione deve rendere, dando il suo contributo. È per quello che i soldi per la decontribuzione della scuola privata e per il consumo di ostriche sono soldi presi dalle nostre tasse.
Avanti popolo, alla riscossa
che Prada e Tesla, trionferan
Prada e Tesla, sì trionferan
Evviva i Soumahoro e l’eleganza, ah!
Fischia il vento, infuria il 730,
Scarpe Gucci, eppure bisogna andar
A conquistar la scuola paritaria,
Per i poveri con cinque figli-ih
che Prada e Tesla, trionferan
Prada e Tesla, sì trionferan
Evviva i Soumahoro e l’eleganza, ah!
Fischia il vento, infuria il 730,
Scarpe Gucci, eppure bisogna andar
A conquistar la scuola paritaria,
Per i poveri con cinque figli-ih
Nessun commento:
Posta un commento