mercoledì 2 ottobre 2024

#TheBeatles: Cry Baby Cry

Credo che “Cry Baby Cry” sia una delle canzoni più dark e inquietanti dei Beatles. Pubblicata nel White Album (1968), è frutto della mente di John Lennon anche se, come al solito, la firma riporta anche Paul McCartney.
In effetti l’ultima strofa è sono alcuni versi di un brano mai completato e che sentiva il bisogno di trovare la luce di quest’ultimo, dopo la narrazione quasi onirica di Lennon, però, il brano intero diventa ancora più inquietante, come se cadessimo nota dopo nota sempre più nella tana del Bianconiglio.

Cry, baby, cry
(Piangi, bambino, piangi)
Make your mother sigh
(Fai sospirare tua madre)
She's old enough to know better
(È grande abbastanza per capire meglio)

The King of Marigold was in the kitchen
(Il Re di Marigold era in cucina)
Cooking breakfast for the Queen
(Stava preparando la colazione per la Regina)
The Queen was in the parlour
(La Regina era nel salotto)
Playing piano for the children of the King
(Che suonava il piano per i figli del Re)

Cry, baby, cry
(Piangi, bambino, piangi)
Make your mother sigh
(Fai sospirare tua madre)
She's old enough to know better
(È grande abbastanza per capire meglio)
So cry, baby, cry
(Quindi piangi, bambino, piangi)

The King was in the garden
(Il Re era nel giardino)
Picking flowers for a friend who came to play
(A raccogliere dei fiori per un amico che veniva a giocare)
The Queen was in the playroom
(La Regina era nella stanza dei giochi)
Painting pictures for the children's holiday
(A dipingere immagini per le vacanze dei bambini)

[RIT.]

The duchess of Kirkcaldy always smiling
(La duchessa di Kirkcaldy sorride sempre)
And arriving late for tea
(E arriva in ritardo per il té)
The duke was having problems
(Il duca stava avendo dei problemi)
With a message at the local bird and bee
(Con un messaggio con degli uccelli e api locali)

[RIT.]

At 12 o'clock, a meeting 'round the table
(Alle 12:00 una riunione attorno al tavolo)
For a seance in the dark
(Per una seduta al buio)
With voices out of nowhere
(Con delle voci che provenivano dal nulla)
Put on specially by the children for a lark
(Messe specialmente per una festa dei bambini)

[RIT.]

Can you take me back where I came from
(Puoi riportarmi indietro da dove provengo)
Can you take me back?
(Puoi riportarmi indietro?)
Can you take me back where I came from
(Puoi riportarmi indietro da dove provengo)
Brother can you take me back?
(Fratello puoi riportarmi indietro?) 
 
Sappiamo che John era un grandissimo fan di Lewis Carroll, durante la sua infanzia e adolescenza aveva quasi consumato la sua copia de “Le avventure di Alice nel Paese delle Meraviglie” tant’è che la sua scrittura si avvicina moltissimo al mondo fantastico di Carroll. Sono tantissimi i brani di Lennon in cui possiamo notare questa somiglianza e “Cry Baby Cry” ne è un esempio.


Sia la musica che i versi ci portano in un mondo fantastico, che in teoria dovrebbe essere fiabesco ma che in realtà ha una forte componente dark data dalle note basse e dalle immagini, come di un bambino che piange, o di una sorta di seduta spiritica che avviene nel buio e alle 12 precise, che nel linguaggio inglese potrebbe benissimo indicare la mezzanotte.

Scritta durante il ritiro in India, è probabile che Lennon volesse tirare fuori qualcosa dal suo inconscio, un qualsiasi ricordo legato alla sua non facile infanzia: allevato dagli zii dopo essere stato abbandonato dal padre e con una madre che non riusciva a badare a se stessa, figuriamoci ai figli avuti…

Se andiamo ad analizzare meglio il testo, però, vediamo che c’è molto altro. John ci mostra un Re e una Regina nella loro quotidianità: lui prepara la colazione, mentre lei intrattiene i bambini (che possiamo paragonare al popolo), lui raccoglie dei doni per chi verrà, mentre la Regina dipinge per i bambini… e ancora una duchessa arriva in ritardo per il tè, mentre il marito ha dei problemi di uccelli e api (probabili relazioni extraconiugali). Il tutto si conclude con una mistica riunione attorno a una tavola, con delle voci che provengono da chissà dove…

Probabilmente John voleva prendere in giro la classe aristocratica, che nasconde dietro perfette apparenze i più scabrosi degli scandali per non turbare i propri cittadini. Almeno, questa è la versione ufficiale, perché non è detto che li nasconda per non rischiare un terremoto che possa portarli alla fine dell’Istituzione millenaria.    
La seduta spiritica, con voci che arrivano da chissà dove potrebbe anche significare le urla che l
’inconscio ci manda per cercare di comunicare con noi, solo che ci sentiamo spaesati perché non sappiamo come interpretare certi sogni, simboli o segnali...    
Insomma, se dovessimo analizzare verso per verso, secondo me, non basterebbero cinque articoli sul brano.


Il White Album contiene così tante tracce di valore che mi risulta impossibile fare una classifica, ma sapere che John Lennon giudicava “Cry Baby Cry” come spazzatura mi fa impazzire. Come è possibile? Solo John può dircelo.

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