martedì 17 novembre 2020

#Cinema&SerieTv: Holidate - Recensione

Novembre è arrivato ed è tempo di togliere le zucche per mettere le lucine in ogni angolo di casa. Natale sembra essere alle porte e noi non possiamo farci trovare impreparati davanti alla sua travolgente atmosfera. Ma, si sa, le feste a volte nascondono anche un lato dolente: quello costituito dalle aspettative. Le domande dei parenti sono dietro l’angolo, il classico “ma quando ti sposi” risuona nell’aria. La solitudine sembra essere bandita sotto il periodo delle feste, come se il lunedì di San Valentino sia necessariamente differente da qualsiasi altro lunedì dell’anno. Netflix ci viene in aiuto con un’idea all’apparenza geniale: ha creato gli Holidate, cioè i Festa Amici

Film approdato recentemente sulla piattaforma di streaming, Holidate ci racconta di Sloane (Emma Roberts) alle prese con le aspettative che la famiglia sembra riversare su di lei. Seconda di tre figli è l’unica rimasta single, una cosa che sua madre non riesce a sopportare e che sembra voler riuscire a risolvere a tutti i costi cercandole pretendenti a destra e a manca. 
Sloane, però, non è l’unica che non sta passando un ottimo Natale. Contemporaneamente, infatti, anche Jackson (Luke Bracey) sembra finito in una sorta di setta costruita dall’aspettative della famiglia di cui è andato come ospite per cena. 
Le aspettative, dunque, sono al centro del contesto festivo. Cosa fare, quando farlo, come farlo e soprattutto con chi, come se l’essere single fosse un reato. 

Senza fare troppi spoiler, noi di 4Muses vi vorremmo invitare a concentrarvi sulla caratterizzazione femminile che è stata fatta sui personaggi di questo film. A partire dalla stessa protagonista, così come anche il personaggio di sua zia, si vedono dei piccoli tentativi nel cercare di svecchiare quella rappresentazione considerabile “tradizionale”. Di solito sono gli uomini, in questo tipo di film, che si mostrano come incapaci o poco volenterosi nel cercare di impegnarsi sentimentalmente, qui invece sono proprio le donne che cercano di manifestare questo disagio davanti a ciò che tutti si aspettano; ovvero quella stabilità sentimentale che si può creare con una coppia. 

Il film mette in chiaro immediatamente quale sia il suo target, si rivolge a un pubblico prettamente femminile e etero, un modello che possiamo definire molto tradizionale e forse ben lontano dalle rappresentazioni che oggi giorno Netflix stessa cerca di inserire nelle sue produzioni. Una commedia molto abbottonata che però cerca di smuovere le acque per cercare di modificare anche la percezione che il suo pubblico di riferimento può avere su determinati “valori”. Una donna solo perché è single sotto il periodo delle feste, ovviamente, non è meno valida. Allo stesso modo non lo è neanche se non sente l’esigenza di impegnarsi, come appunto viene rappresentato dalla zia di Sloane. Piccoli tasselli che ovviamente non hanno la pretesa di esser più di quel che sono, ovvero mero intrattenimento leggero. 

Se da una parte, comunque, riusciamo a trovare questi piccoli elementi, dall’altra fanno un po’ storcere il naso alcune rappresentazioni di etnia. Personaggi come l’amico di Jackson o il dottore che la mamma di Sloane gli vuol presentare sembrano proprio rimarcare degli stereotipi altamente consolidati: l’amico di colore che in originale ha un forte accento black; e l’indiano che fa il dottore. 


Holidate è in sostanza un buon film di intrattenimento che riesce a strappare un sorriso negli amanti del genere. Qualcosa di leggero da guardare a fine serata con una bella tazza di cioccolata calda. Emma Roberts è un’attrice che si presta molto bene al tipo di ruolo che ha in questo film, e Luke Bracey è sicuramente abbastanza piacente per essere considerata come un bell’oggetto di desiderio.

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