mercoledì 4 novembre 2020

#StorieRomane: Quartiere Corviale

scattata il 25 Ottobre 2020

Noi di 4Muses ci teniamo veramente tanto a non dimenticarci di nessuno e crediamo sia fondamentale conoscere e far conoscere tutte le realtà presenti di quella che è la nostra città, Roma.
Prendere le informazioni da internet sarebbe stato troppo facile, così come sarebbe stato troppo facile scrivere un articolo in base a quello che si sente dire in giro di questo quartiere.
L’attendibilità è un elemento fondamentale quando si scrive di qualsiasi cosa e da 4Muses non avrete mai informazioni che non siano state controllate e ricontrollate.

Per questo articolo ci è venuta in soccorso Chiara Occhini, una nostra carissima amica e disegnatrice (trovate qui il suo profilo di Instagram in cui posta tutti i suoi disegni) che si è prestata a farci da guida per quello che è il suo quartiere, il Corviale.

Nuovo Corviale, più comunemente chiamato "Corviale" e conosciuto dai romani soprattutto con il nome di "Serpentone" per via della sua lunghezza di 986 metri, è situato a sud ovest di Roma nel municipio XI a circa due chilometri dal GRA (Grande Raccordo Anulare) e nelle vicinanze di Via Portuense.

Il progetto di questa enorme struttura è iniziato nel 1972 e venne affidato dall’IACP (Istituto Autonomo Case Popolari) a un gruppo di ventitrè architetti il cui coordinatore era Mario Fiorentino.

L’edificio costruito in acciaio, pannelli di cemento armato e pareti vetrate, è composto da sei lotti e milleduecento abitazioni alle quali si sono aggiunte nel tempo molte abitazioni abusive negli spazi del quarto piano, destinato originariamente a negozi e zone commerciali.

L’idea iniziale di questo edificio era infatti quella di mutare la concezione delle periferie come erano state progettate fino a quel momento, e creare una sorta di "città in miniatura". Nel Corviale veniva proposto un modello che integrasse spazi privati con attività collettive, residenze con servizi, rifiutando il concetto di quartiere-dormitorio.
Proprio Fiorentino parlò del Corviale dicendo che: "Il nuovo Corviale è una grande unità residenziale, un unico complesso edilizio che contiene ed esprime la complessità e la ricchezza di relazioni propria della città".
Purtroppo il Corviale è sempre stato sinonimo di disagio e di degrado, proprio perché lasciato fin da subito allo sbando e totalmente incompleto.
Chi crede però che in questo quartiere ci siano solo degrado e disagio, si sbaglia di grosso.

"Regola numero uno: chiunque può partecipare purché abbia un'età compresa tra i dieci e i novant'anni.
Regola numero due: non ci sono squadre più forti, ognuno ha lo stesso coefficiente tecnico e tutti hanno le stesse possibilità di vincere.
Regola numero tre: in ogni squadra ci sono due educatori, che sono come il papà e la mamma della squadra.
Regola numero quattro: non esiste l'arbitro, ogni giocatore deve imparare ad essere responsabile."

scattata il 25 Ottobre 2020

Una delle strutture che ci ha più emozionato all'interno di questo quartiere è il Calciosociale, una società che nasce nel 2005 da un'idea di Massimo Vallati, ex tifoso ed ex poliziotto, stanco di quel calcio moderno che ha sempre una nota di aggressività di sottofondo e stanco di come il calcio moderno che ha perso sempre di più con il passare del tempo il suo scopo principale: quello di aggregare e unire le persone.

Era il 2014 quando il Calciosociale con il suo Campo dei Miracoli è arrivato al Corviale, a via Poggio Verde, 455, prendendo il posto di un luogo completamente distrutto e controllato da organizzazioni criminali.
Lo stesso Massimo in una intervista che oggi si può trovare su YouTube: gli erano stati promessi finanziamenti che non gli sono mai arrivati, e hanno dovuto fare affidamento sulle aziende, grandi e piccole, che hanno creduto in loro e in un'idea che in tantissimi avrebbero definito utopica fino a pochi anni fa. "Le banche non ci davano credito, le persone ci hanno dato fiducia"
Con Don Luigi Ciotti (fondatore dell'associazione Libera) al Corviale è nato infatti il primo Centro della Legalità all'interno del quartiere e nel 2014 si sono svolti gli Stati Generali dell'Antimafia.

Il Corviale è sempre di più un quartiere che vuole cambiare e rinascere, ma sia nel bene che nel male fare di tutta l'erba un fascio e generalizzare non è mai corretto; e c'è ancora una fetta di quartiere che di cambiamento non ne vuole proprio sapere.
Quando si prendono delle iniziative così belle e importanti, ma estremamente impegnative, il rischio c'è sempre, ed infatti il 13 Novembre del 2015 il Campo dei Miracoli è stato vittima di un incendio doloso.

Bellissimo è vedere come a questa provocazione la risposta di Calciosociale non sia stata di natura intimidatoria. A custodire il Campo dei Miracoli è nata infatti Radio Impegno, una radio notturna che ogni notte da mezzanotte alle 8:30 del mattino si impegna di diffondere la cultura della legalità.

Nel Luglio del 2019 è partito finalmente il progetto "Rigenerare Corviale" di Laura Peretti, vinto nel 2015, e come ha ben detto Nicola Zingaretti, presidente della Regione Lazio: “Dopo venti, venticinque anni di chiacchiere cominciano a cambiare le cose in una periferia romana che ha bisogno non di parole, ma di svolte e di cose concrete”.




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