Siamo consapevoli di aver scelto un titolo forte per questo nostro articolo cultura e società, ma alla fine è il pensiero comune del popolo di internet: l’odio verso Greta Thunberg. Accantonati i discorsi dei complottisti, la domanda sorge spontanea: come ha fatto questa ragazza ad attirare così tanto odio e insulti verso di sé? Come ha fatto, d’altro canto, ad essere tanto ascoltata?
Partiamo da un assunto indiscutibile: è stata resa un simbolo. Non si discute sul fatto che genitori, famosi, abbiamo fatto di tutto per far sbocciare la figlia e renderla una eroina (grazie ai media). Ci si chiede perché si presti attenzione le sue conferenze, i suoi appelli sul cambiamento climatico. Noi vi poniamo una domanda diversa: perché si è ritenuto necessario che una ragazza dovesse venire eletta come paladina del mondo? Se gli studiosi non sono stati, per anni, ascoltati, forse Greta era l’unica soluzione.
Partiamo da un assunto indiscutibile: è stata resa un simbolo. Non si discute sul fatto che genitori, famosi, abbiamo fatto di tutto per far sbocciare la figlia e renderla una eroina (grazie ai media). Ci si chiede perché si presti attenzione le sue conferenze, i suoi appelli sul cambiamento climatico. Noi vi poniamo una domanda diversa: perché si è ritenuto necessario che una ragazza dovesse venire eletta come paladina del mondo? Se gli studiosi non sono stati, per anni, ascoltati, forse Greta era l’unica soluzione.
I motivi per cui funziona sono diversi: è giovanissima, una studentessa, acqua e sapone con le treccine che la contraddistinguono ed è affetta da Asperger. Questi elementi la rendono fragile, fragilità che contrasta fortemente con i suoi modi di fare contro i politici. Greta funziona perché non si avvale di paroloni, ma è semplice e diretta, proprio perché il cambiamento climatico è un problema di tutti.
Che sia un personaggio costruito, non ci sono dubbi. Effettivamente ogni figura di spicco lo è. Pensate ai politici, alle promesse in campagna elettorale o alle foto che pubblicano sui social. Tutto serve per far risaltare gli aspetti positivi di un soggetto. Ed è proprio internet e il tam tam sui social che hanno permesso all’attivista di arrivare dov’è.
La paura più grande che questa ragazza scatena è proprio il suo essere partita dal basso ed essere arrivata dov'è in pochi anni. La sua campagna contro i combustibili è iniziata nel 2018 e in un anno era già presente al forum economico mondiale. Spaventa perché per la prima volta il mondo la sta a sentire, per la prima volta gli appelli degli scienziati non rimangono inascoltati mentre il mondo brucia. Ma il convertirsi ad energie rinnovabili porta via denaro e lavoro, operai che per anni e anni hanno sempre lavorato con gli idrocarburi non sono in grado di aggiornarsi, quindi perché sostenere chi, effettivamente, sta pensando di togliere il pane di denti di qualche famiglia che vive solo con lo stipendio di un operaio?
Dietro Greta c’è un vasto team di comunicazione, perché ogni discorso è fatto per suscitare reazioni di commozione. Pensate solo al suo discorso al Climate Action Summit. Quanto diviene potente una frase del tipo “How dare you?” (come osate?) detto con la voce spezzata dalla rabbia e gli occhi lucidi di lacrime pronte a scorrere. “Voi ci state deludendo. Ma i giovani hanno cominciato a capire il vostro tradimento.” Parole forti che viene difficile credere siano davvero state scritte di una ragazza di diciassette anni.
“L'anno 2078 celebrerò i miei 75 anni, se avrò figli, forse passeranno quella giornata con me. Forse mi chiederanno di voi, forse mi chiederanno perché voi non abbiate fatto nulla, mentre c'era ancora il tempo per agire. Voi dite di amare i vostri figli sopra qualsiasi altra cosa, eppure state rubando il loro futuro proprio davanti ai loro stessi occhi.”
Che le parole siano di un forte impatto è innegabile, soprattutto se vengono dette da una ragazzina così potente. Se forse si è dovuti ricorrere a Greta, ad una ragazza neanche diciottenne per dare una svolta al cambiamento climatico, è perché altre carte per essere ascoltati non esistevano e non esistono tuttora. Greta è un personaggio costruito, è un simbolo, ma comunque ha funzionato. Che la si sostenga o ostacoli, ha fatto il dovere suo: portare a casa di tutti il problema climatico.
Che sia un personaggio costruito, non ci sono dubbi. Effettivamente ogni figura di spicco lo è. Pensate ai politici, alle promesse in campagna elettorale o alle foto che pubblicano sui social. Tutto serve per far risaltare gli aspetti positivi di un soggetto. Ed è proprio internet e il tam tam sui social che hanno permesso all’attivista di arrivare dov’è.
La paura più grande che questa ragazza scatena è proprio il suo essere partita dal basso ed essere arrivata dov'è in pochi anni. La sua campagna contro i combustibili è iniziata nel 2018 e in un anno era già presente al forum economico mondiale. Spaventa perché per la prima volta il mondo la sta a sentire, per la prima volta gli appelli degli scienziati non rimangono inascoltati mentre il mondo brucia. Ma il convertirsi ad energie rinnovabili porta via denaro e lavoro, operai che per anni e anni hanno sempre lavorato con gli idrocarburi non sono in grado di aggiornarsi, quindi perché sostenere chi, effettivamente, sta pensando di togliere il pane di denti di qualche famiglia che vive solo con lo stipendio di un operaio?
Dietro Greta c’è un vasto team di comunicazione, perché ogni discorso è fatto per suscitare reazioni di commozione. Pensate solo al suo discorso al Climate Action Summit. Quanto diviene potente una frase del tipo “How dare you?” (come osate?) detto con la voce spezzata dalla rabbia e gli occhi lucidi di lacrime pronte a scorrere. “Voi ci state deludendo. Ma i giovani hanno cominciato a capire il vostro tradimento.” Parole forti che viene difficile credere siano davvero state scritte di una ragazza di diciassette anni.
“L'anno 2078 celebrerò i miei 75 anni, se avrò figli, forse passeranno quella giornata con me. Forse mi chiederanno di voi, forse mi chiederanno perché voi non abbiate fatto nulla, mentre c'era ancora il tempo per agire. Voi dite di amare i vostri figli sopra qualsiasi altra cosa, eppure state rubando il loro futuro proprio davanti ai loro stessi occhi.”
Che le parole siano di un forte impatto è innegabile, soprattutto se vengono dette da una ragazzina così potente. Se forse si è dovuti ricorrere a Greta, ad una ragazza neanche diciottenne per dare una svolta al cambiamento climatico, è perché altre carte per essere ascoltati non esistevano e non esistono tuttora. Greta è un personaggio costruito, è un simbolo, ma comunque ha funzionato. Che la si sostenga o ostacoli, ha fatto il dovere suo: portare a casa di tutti il problema climatico.
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