lunedì 26 giugno 2023

#Anime: Bia e la sfida della magia

Sul nostro profilo TikTok abbiamo ricevuto una richiesta da parte di un utente: parlare di “Bia e la sfida della magia” ed eccoci qui ad accontentarlo.     
Ne approfittiamo per ricordarvi che ogni richiesta è sempre ben accetta, quindi non esitate a farcelo sapere nei commenti, tanto ci trovate su ogni social, sempre con il nome 4Muses_blog.


Il titolo originale è “Majokko Megu-chan” (trad. “La maghetta Meg-chan”. Il manga è di Shigeto Ikehara ed è uscito in Giappone nel 1974. L’anime, invece, è opera di Makiko Narita, ed è uscito in Giappone per la TV Asashi nell’aprile 1974. In Italia arriva per la prima volta su Rai 2 nel 1981.

#StorieRomane: Streghe Romane

I giorni delle streghe sono appena passati e non siamo stati esenti dall’andare in giro per Roma per rivedere quei luoghi che fino a un millennio fa hanno impaurito i romani, ma che adesso custodiscono ancora il fascino delle antiche leggende.

Se le streghe greche, ma anche quelle del nord Europa, potevano essere descritte come donne ammalianti, (basta pensare a Malefica, o a Grimilde) quelle romane erano riconoscibili perché di brutto aspetto dai connotati vicini alle bestie feroci. È grazie all’immaginario romano, quindi, che l’ideale di strega brutta e cattiva è giunto fino a noi e proprio per questo oggi vogliamo parlarvi un po’ dei luoghi dell’Urbe che più frequentavano.  

venerdì 23 giugno 2023

#Arte: Gli ombrelli

Gli ombrelli”, Pierre-Auguste Renoir, 1881-1886.
Com’è che si chiama? Sindrome di Stendhal?
Sì, insomma, quella sensazione che ti fa emozionare tantissimo davanti a determinate opere d’arte e ti fa avere a volte anche reazioni esagerate e fuori luogo si chiama così, no?

Perché spesso ci capita di avere delle reazioni esagerate – noi quattro Muse, tutte quante, sappiamo come essere delle drama queen di primo livello quando vogliamo –, ma alla fine sappiamo quasi sempre fare un passo indietro e guardare le nostre reazioni, accettare quali sono state esagerate senza motivo e quali, invece, magari sono state anche giustificate.

Col senno di poi, valutando anche il dilemma in cui la Musa che sta scrivendo questo articolo si trovava in quel suo anno sabbatico della vita – “che voglio fare nella mia vita?” – non crediamo che la reazione emotiva avuta sia stata semplice Sindrome di Stendhal, ma qualcosa di più, una realizzazione: quella di dover rendere l’arte la propria missione nella vita.
Ma perché da quel momento i dubbi sul futuro sono spariti e i dilemmi sono sembrati improvvisamente inutili e siamo abbastanza sicure – ma ovviamente potete correggerci se sbagliamo – che la Sindrome di Stendhal non porti alla risoluzione di mesi e mesi di paranoie.

#DivinaCommedia: Canto XXVI

Continua il nostro viaggio alla scoperta della Divina Commedia dal punto di vista esoterico.

Oggi analizziamo il ventiseiesimo canto dell’Inferno. Siamo a un punto in cui l’intelletto la fa da padrone, ma allo stesso tempo non possiamo, anzi, non dobbiamo procedere guidati solo da esso.
L’esempio più calzante di quanto detto in queste poche righe lo vediamo nella storia di Ulisse e di come abbia messo fine alla sua vita in un impeto di follia.

Al solito vi ricordiamo che analizziamo il canto solo ed esclusivamente dal punto di vista esoterico, comparandolo con quello che è stato ed è il nostro cammino spirituale.
Questi articoli, insomma, servono solo come spunti di riflessione su se stessi, dove ogni protagonista che incontriamo è una parte di noi.

giovedì 22 giugno 2023

#Racconti: Il racconto dell'amore perduto

Da una lettera trovata in una bottiglia di vetro su una spiaggia de mediterraneo:


“Ricordi sbocciavano le viole
Con le nostre parole
Non ci lasceremo mai
Mai e poi mai
Vorrei dirti, ora, le stesse cose
Ma come fan presto, amore
Ad appassire le rose”

- Fabrizio De AndrèLa canzone dell’amore perduto

Sarebbe ipocrita dire che mi manchi, ma lo sarebbe anche dire che non ti penso più.

#Cinema&SerieTv: With Love 2 st. - Recensione

Se con la prima stagione avevamo avuto modo di conoscere i fratelli Diaz alle prese con le festività più tradizionali, con questa seconda parte ci troviamo all’interno di quei momenti festivi più intimi. Le tradizioni, dunque, si incontrano con nuovi istanti che segnano il passaggio alla creazione di ritualità proprie e più personali. Così i costumi si adeguano ai cambiamenti della vita di Jorge e di Lily e gli istanti che vengono cristallizzati sono dettati dalla loro crescita.

I dubbi che, in un primo momento, avevano attanagliato le vite sentimentali dei due fratelli si presentano secondo diverse e altre modalità. La crescita diviene quasi necessaria, specie per Lily che deve imparare a muovere i propri passi nella propria individualità. Con le prime puntate avevamo avuto modo di scontrarci col suo necessario romanticismo, unesigenza che questa volta si scontra con la dura realtà che sta vivendo. Dalla festa di Natale con cui avevamo avuto modo di salutarli, quindi, ci addentriamo maggiormente nella loro quotidianità.

mercoledì 21 giugno 2023

#Cinema&SerieTv: Fidanzata in Affitto - Anteprima

Da oggi, 21 giugno, arriva nelle sale italiane la nuova commedia Sony Pictures interpretata da Jennifer Lawrence e diretta da Gene Stupnitsky: “Fidanzata in affitto”. Un titolo che, immediatamente, ci introduce nella strana scelta posta davanti alla vita della nostra protagonista.

Maddie (Jennifer Lawrence) rischia di perdere la casa che sua madre le ha lasciato in eredità. Le è appena stata pignorata la macchina e i soldi che guadagna come barista non sono sufficienti per poter coprire tutti suoi debiti. Senza auto non può fare da Uber ai turisti che si accalcano tra le spiagge della sua città natia, cosa fare dunque? Davanti ai suoi occhi appare una strana opportunità: la proposta di uscire da con un diciannovenne in cambio di un’auto nuova, come poter rifiutare?