Il nuovo film di Sam Mandes, regista di 1917, ci porta all’interno dell’uggiosa Inghilterra. Siamo sulla costa nel 1980, il protagonista di questa storia è L’Empire, un cinema degli anni sessanta per metà in disuso. Quella che si dispiega davanti agli occhi dello spettatore è un racconto meta-cinematografico che si apre allo spettacolo della vita quotidiana. Empire of Light arriva nelle sale cinematografie, oggi, 2 Marzo.
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giovedì 2 marzo 2023
#Pensieri: Ti voglio bene
Venerdì 3 febbraio abbiamo pubblicato il mio pensieri “Ti amo non lo so accettare” (scritto da me il 5 gennaio).
Quando Aida lo ha corretto, ha scritto nella mia sezione di Trello, quella dove ognuno di noi segna gli articoli che vorrebbe scrivere: “Ti voglio bene”.
Quando l’ho visto il mio primo impulso è stato quello di cancellarlo, ma ero ancora impietrita alla vista delle tre paroline magiche che so dire ma non accettare su me stessa. Poi, però, nel giro di pochi secondi, mi sono detta: “Va bene, è una sfida. Scriviamo un po’ i miei progressi dell’ultimo mese”.
Cioè, nel senso: sto scrivendo il 29 gennaio, quindi sicuramente non sono pensieri che mi rispecchieranno per il giorno in cui verrà pubblicato questo articolo. O forse sì… non so, il tempo è un concetto troppo astratto per me.
Quando Aida lo ha corretto, ha scritto nella mia sezione di Trello, quella dove ognuno di noi segna gli articoli che vorrebbe scrivere: “Ti voglio bene”.
Quando l’ho visto il mio primo impulso è stato quello di cancellarlo, ma ero ancora impietrita alla vista delle tre paroline magiche che so dire ma non accettare su me stessa. Poi, però, nel giro di pochi secondi, mi sono detta: “Va bene, è una sfida. Scriviamo un po’ i miei progressi dell’ultimo mese”.
Cioè, nel senso: sto scrivendo il 29 gennaio, quindi sicuramente non sono pensieri che mi rispecchieranno per il giorno in cui verrà pubblicato questo articolo. O forse sì… non so, il tempo è un concetto troppo astratto per me.
mercoledì 1 marzo 2023
#StorieRomane: il Parco delle Energie
#Libri: Rapita
Torniamo nella saga dello scrittore – un bel po’ sfigatello, lo dobbiamo ammettere – Roberto Marazzi. Dopo “Scheletri nell’armadio”, “Omicidio in famiglia”, “La bambina senza nome” e “Infanticidio”, oggi vi parliamo di “Rapita”, ultimo – per ora – capitolo della vicenda che vede il nostro Marazzi alle prese con le scelte del suo passato.
Grazie all’autore stesso, Nicola Rocca, abbiamo potuto leggere il thriller in anteprima, nei freddi giorni di gennaio e alle prime luci di una primavera che non vediamo l’ora arrivi definitivamente a scaldarci, possiamo finalmente dirvi cosa ne pensiamo.
Grazie all’autore stesso, Nicola Rocca, abbiamo potuto leggere il thriller in anteprima, nei freddi giorni di gennaio e alle prime luci di una primavera che non vediamo l’ora arrivi definitivamente a scaldarci, possiamo finalmente dirvi cosa ne pensiamo.
martedì 28 febbraio 2023
#Libri: il paradiso perduto
Il paradiso perduto è un poema scritto da John Milton e al giorno odierno è considerato uno dei classici della letteratura inglese. Da Google Books è possibile scaricare gratuitamente una traduzione in italiano del testo. Lazzaro Papi è stato uno dei primi traduttori del testo di Milton, ed è proprio la sua traduzione che abbiamo avuto modo di visionare.
#Musica: My demons
Dobbiamo ammettere che tutti tendiamo a credere ai nostri demoni interiori, quei pensieri intrusivi che abbiamo già avuto modo di conoscere più approfonditamente nel canto XXI della Divina Commedia.
Ne parliamo spesso, ricordiamo a chiunque che loro non sono noi, che se qualcosa ci abbatte non ci rappresenta, ma a parole siamo tutti bravi a prendere le distanze. Nella realtà spesso e volentieri soccombiamo a ciò che dicono di noi, alle immagini che ci mandano.
Ci vuole coraggio e una grandissima forza d’animo nel vedere che sono i nostri impostori, che non ci rappresentano, ma a volte basta quella rabbia sana che ci scuote e ci fa urlare una richiesta d’aiuto.
Abbiamo scritto parecchi articoli su tutto ciò (ve li abbiamo già messi tramite link) ma non vogliamo andare nello specifico semplicemente perché non possiamo sapere di cosa avete veramente bisogno, quali parole possono farvi stare meglio e possono aiutarvi ad andare avanti quando i demoni prendono il sopravvento. Ecco perché abbiamo deciso di parlarvi di “My Demons”, canzone dei Starset uscita nel 2013.
Attenzione: nel testo originale ci attendiamo allo spelling statunitense, visto che la band proviene dall’Ohio.
Ne parliamo spesso, ricordiamo a chiunque che loro non sono noi, che se qualcosa ci abbatte non ci rappresenta, ma a parole siamo tutti bravi a prendere le distanze. Nella realtà spesso e volentieri soccombiamo a ciò che dicono di noi, alle immagini che ci mandano.
Ci vuole coraggio e una grandissima forza d’animo nel vedere che sono i nostri impostori, che non ci rappresentano, ma a volte basta quella rabbia sana che ci scuote e ci fa urlare una richiesta d’aiuto.
Abbiamo scritto parecchi articoli su tutto ciò (ve li abbiamo già messi tramite link) ma non vogliamo andare nello specifico semplicemente perché non possiamo sapere di cosa avete veramente bisogno, quali parole possono farvi stare meglio e possono aiutarvi ad andare avanti quando i demoni prendono il sopravvento. Ecco perché abbiamo deciso di parlarvi di “My Demons”, canzone dei Starset uscita nel 2013.
Attenzione: nel testo originale ci attendiamo allo spelling statunitense, visto che la band proviene dall’Ohio.
lunedì 27 febbraio 2023
#Musica: Quello che fa bene
Arrivato negli store, e disponibile per il download online, dal 17 febbraio: Quello che fa bene è il nuovo disco di LDA. In quest’anno, un po’ tutti, abbiamo avuto modo di conoscere Luca D’Alessio; dalla sua presenza ad Amici e il suo approdo a Sanremo 2023, il giovane cantante napoletano sta calcando il successo datogli dall’amore del pubblico italiano. A soli diciannove anni, ci ricorda la necessità del voler rischiare per poter inseguire i propri sogni.
Successivamente a “Quello che fa male”, con la sua nuova uscita, LDA affronta con le note tutto un suo percorso personale di crescita. Il disco prende questo nome per tre motivi: «il primo è scaramantico, mi sono detto che quello che fa male è andato bene, quindi poteva andare bene pure questo. Il secondo, è perché è un titolo felice perché mette il sorriso, solo per dire bene noi sorridiamo. E quindi dopo tutto questo periodo, un titolo felice mi sembrava la cosa più giusta. E terzo, perché c’è il passaggio di maturità da quello che fa male a quello che fa bene» in un certo senso un percorso di accettazione e redenzione.
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