mercoledì 6 luglio 2022

#Libri: L'abito di piume

Come avrete potuto intuire, noi di 4Muses siamo molto affascinate dalla letteratura orientale. Non esitiamo a conoscere autori “nuovi”, infatti abbiamo parlato dei libri di Kaho Nashiki (“Un’estate conla strega dell’Ovest”), Aki Shimazaki (“Il peso dei segreti) e Yu Hua (“Il settimo giorno”), anche se spesso non facciamo che tornare a scrittori di cui abbiamo già saggiato le abilità, come è successo per Murakami (“La fine del mondo e il paese delle meraviglie” e “L’uccello che girava le viti del mondo”) e per Banana Yoshimoto: abbiamo scritto le recensioni infatti di  “Kitchen”, “Sonno Profondo” e “Su un letto difiori”. Recentemente di suo ci è capitato tra le mani il romanzo “L’abito di piume”, pubblicato per la prima volta nel 2005.

La trama è abbastanza lineare, seppur dal forte impatto emotivo che la Yoshimoto riesce a imprimere nei suo testi. Siamo a Tokyo, la giovane Hotaru riceve una chiamata che le sconvolge completamente la sua idea di mondo: il fidanzato (di cui lei era l’amante) la lascia con una telefonata, adducendo come scusa che la relazione non può andare avanti, perché deve prendersi cura della moglie malata, che recentemente è venuta a conoscenza della relazione clandestina del marito. Non c’è il minimo turbamento: Hotaru viene mollata con poche e asettiche parole. La giovane fa quindi ritorno al suo paese natale, un piccolo borgo per cui passa un placido fiume. Lì la protagonista cerca di rimettere insieme i pezzi, ricucendo vecchi rapporti e creandone di nuovi: fa così la conoscenza di Mitsuru, un ragazzo che ha tutta l’aria di appartenere a un vecchio ricordo.

martedì 5 luglio 2022

#Marvel: Ms. Marvel 1x4

Riprendiamo il nostro appuntamento settimanale con Kamala Khan, arrivando in Pakistan. Finalmente vediamo l’altra terra che caratterizza il suo DNA ed è davvero interessante il modo con cui questo luogo si inserisce all’interno della narrazione. Durante il suo soggiorno, la ragazza cerca di prendere confidenza con le proprie radici e le proprie tradizioni cercando di riavvicinarsi al cibo o anche alle usanze. Il dissidio più interessante, sulla sua americanizzazione, sta proprio nel suo abbigliamento. I jeans diventano chiaro simbolo di quanto lei sia lontano dalle sue tradizioni. Ma allo stesso tempo abbiamo modo di esplorare il personaggio di sua nonna e il rapporto con essa.

#Cinema&SerieTv: Hill of Vision - Recensione

Vi abbiamo già parlato di questa storia straordinaria narrandovi le vicende che hanno colpito il suo protagonista. Ora non possiamo fare a meno di parlarvi del film che la vita di Mario Capecchi ha inspirato. Roberto Faenza è approdato, in questi giorni, nuovamente alla sala col suo Hill Of Vision; un film che riesce a puntate l’attenzione su una storia che dovrebbe essere ricordata. 

La pellicola è uscita il 16 giugno, in cento copie, ma il reale cuore di questo progetto è di farlo arrivare alle aule scolastiche da settembre.

lunedì 4 luglio 2022

#Arte: L'arte di Jeff Koons

Ci sono artisti che, seppur sono tra i più pagati al mondo, ai più passano in sordina. Oggi vogliamo parlarvi di Jeff Koons, conosciuto per lo più come il re del kitsch (oggetti che per lo più la gente considera di pessimo gusto). Eppure questo artista ha saputo scuotere gli animi delle persone grazie anche alle sue produzioni artistiche discutibili, come ad esempio la sessione di scatti fotografici fatti negli anni Novanta con il titolo “Made in Heaven” in cui era ritratto insieme alla moglie di allora, Ilona Staller – la pornostar Cicciolina- dove la coppia era intenta a far sesso in un paesaggio da fiaba, con farfalle, fiori e sfondi fuori dal tempo.

Ma veniamo a noi, come mai Jeff Koons è considerato un personaggio così famoso nel mondo dell’arte?

#MustTo: Il Giardino Segreto

Dopo il Romics, andando indietro nel tempo in un viaggio tra i ricordi di sigle dei cartoni animati e anime, ci siamo imbattute in: “Mary e il giardino dei misteri”. Chi sta scrivendo questo articolo era innamoratissima del cartone, perché amava perdersi tra le pagine del romanzo di Frances Hodgson Burnett: “Il giardino segreto”. Che sia un MustTo Read o Watch – visti i diversi film che sono usciti, oltre che all’anime stesso – poco cambia: Mary la portiamo nel cuore e la ringraziamo per averci fatto viaggiare con la fantasia.
     
Il romanzo viene pubblicato negli Stati Uniti nel 1910, mentre arriva in Italia nel 1921. L’anime viene trasmesso in Giappone nel 1991, mentre da noi approda nel 1993. I vari sceneggiati televisivi sono del 1952, 1959, 1960, 1975 e 1993.    

P.S. sempre chi sta scrivendo questo articolo, ancora in età adulta, sogna di avventurarsi per un giardino misterioso che svela sempre qualcosa di nuovo.

sabato 2 luglio 2022

#SullaStrada: Le terme del Bullicame

«Tacendo divenimmo la ‘ve spiccia fuor della selva un picciol fiumicello, lo cui rossore ancor mi raccapriccia.
Quale del Bullicame esce ruscello che parton poi tra lor le peccatrici, tal per la rena giù sen giva quello.
Lo fondo suo ed ambo le pendici fatt’era ‘n pietra, e margini dallato»
Canto XIV dell’inferno, versi 76-84.

La fine delle restrizioni da Covid ci sta permettendo di tornare alla normalità, cosa che ci spinge a girovagare un po’ per la provincia e la regione. Il Lazio, infatti, è una di quelle terre che offre particolari piaceri visivi se si sanno ricercare e ritrovare, le Terme di cui vi vogliamo parlare oggi non fanno eccezione. Citate da Dante, all’interno della Divina Commedia, noi non potevano fare a meno di visitarle. Si sa, infatti, che la Divina Commedia su questo blog è un’istituzione.

#DivinaCommedia: Canto XIV

Eccoci tornati a un altro appuntamento con la Divina Commedia. Siamo ancora all’Inferno, e anche se affrontiamo il terzo girone, Dante e Virgilio non lo possono passare ancora del tutto. Dopo aver appreso bene gli insegnamenti del canto precedente, possiamo vedere ciò che capita ai violenti contro Dio, la natura e l’arte, quindi troviamo: i bestemmiatori, i sodomiti e gli usurai. Vi ricordiamo che affrontiamo il tutto dal punto di vista esoterico. Inoltre vi ricordiamo che l’opera di Dante è di epoca medievale, e la sua morale adesso va – giustamente – rivista in certi punti; non per questo, però, va del tutto ignorata.