Com’è
che avevamo detto nell’articolo in cui parlavamo di Amedeo Modigliani? Perché ci sembra di aver fatto una pseudo promessa che lì per
lì non abbiamo mantenuto del tutto (o per niente, visto che dopo non
troppo tempo abbiamo scritto la biografia di Jean-Michel Basquiat): quella di, appunto, smettere di vedere l’erba del vicino come
“sempre più verde” e iniziare un po’ a parlare dei nostri artisti, del
nostro patrimonio.
Amiamo i pittori italiani, ci emozionano tantissimo… in realtà amiamo l’arte in toto, e dire che i grandi capisaldi della storia dell’arte – come Tiziano, Michelangelo, Tintoretto, Raffaello (di cui parleremo tra poco), Caravaggio, Giotto e Botticelli – non siano pittori di valore e non abbiano portato niente di buono o rivoluzionario, è al pari di una bestemmia.
Però è arrivato anche il momento di ammettere senza vergogna che, sebbene come abbiamo già detto ci emoziona tantissimo e lo amiamo altrettanto, non è quello che prediligiamo.
Amiamo i pittori italiani, ci emozionano tantissimo… in realtà amiamo l’arte in toto, e dire che i grandi capisaldi della storia dell’arte – come Tiziano, Michelangelo, Tintoretto, Raffaello (di cui parleremo tra poco), Caravaggio, Giotto e Botticelli – non siano pittori di valore e non abbiano portato niente di buono o rivoluzionario, è al pari di una bestemmia.
Però è arrivato anche il momento di ammettere senza vergogna che, sebbene come abbiamo già detto ci emoziona tantissimo e lo amiamo altrettanto, non è quello che prediligiamo.