lunedì 4 aprile 2022

#Libri: Il tempo della speranza

L’abilità dello scrittore sta nel saper narrare una storia al punto che il lettore finisce per affezionarsi ai personaggi citati nel libro e Brigitte Riebe non è da meno. Il 31 marzo è uscito il suo romanzo “Il tempo della speranza”, edito da Fazi Editore. Si tratta del terzo e ultimo libro della saga famigliare de “Le sorelle del Ku’damm”. Vediamo insieme perché questo capitolo finale ci ha colpite parecchio.

Come per “Una vita da ricostruire” e “Giorni Felici”, ci troviamo catapultate nella Berlino del dopoguerra, nel 1958. Se nei primi due romanzi della saga seguivamo prima la storia di Rike e dopo quella di Silvie, in questo volume scopriamo come prosegue la vita della più piccola di casa Thalheim, Florentine, chiamata comunemente Flori. Lei è sempre stata figlia meno “materiale”, quella più dedita all’arte e che cerca in tutti i modi di coronare il suo sogno della pittura. Malgrado il padre voglia per lei un futuro nell’azienda di famiglia, i Grandi Magazzini Thalheim, Flori non ci sta e si iscrive alla scuola d’arte. Lì incontra un professore dall’aria burbera che le farà mettere in discussione il sogno di una vita e non solo. Cos’è per lei la libertà? La nostra protagonista cerca di trovare il suo spazio nel mondo in una Berlino devastata dal secondo conflitto mondiale, divisa tra Ovest e Est fino alla costruzione di quel terribile muro che sancì la divisione del popolo tedesco. In uno scenario post bellico e decisamente non pacifico, quale sarà il destino di Flori e di tutta la sua famiglia?

sabato 2 aprile 2022

#Comicità: Hannah Gadsby - Nanette

Non abbiamo ben capito che problema ha Netflix con gli spettacoli comici che in realtà non sono spettacoli comici perché fanno piangere a dirotto, davvero.

Dopo Bo Burnham e il suo “Inside” credevamo che fosse finita e invece no, tra i “consigliati per te” ci è capitato “Hannah Gadsby - Nanette”, spettacolo che nel 2017 ha sancito il debutto ufficiale della stand-up comedian tasmana in tutto il mondo.
Uscito nel 2018 su Netflix, “Nanette” è stato diretto da Madeleine Parry e John Olb e interpretato dalla allora trentanovenne (o quarantenne, ma non possiamo dirlo con certezza perché non conosciamo il giorno e il mese della sua nascita) Hannah Gadsby al Teatro dell’Opera di Sidney.

Noi in questo articolo proveremo a parlarne nel modo più chiaro possibile, ma vi consigliamo vivamente di guardare lo spettacolo: è di una potenza indescrivibile, e tra l’altro dura poco più di un’ora.

#DivinaCommedia: Canto XI

Eccoci al nostro appuntamento mensile con il Sommo Poeta. Siamo ancora all’Inferno, ma ciò non ci spaventa, anche perché è la parte che adoriamo di più. Vedere i nostri demoni interiori fa paura, ma sappiamo essere un grande balzo alla scoperta della nostra anima. Vi ricordiamo, come al solito, che commentiamo il tutto dal punto di vista esoterico, paragonando il viaggio di Dante al nostro personale cammino iniziatico.

venerdì 1 aprile 2022

#Personaggi: Sharon Tate

Quando si parla di true crime solitamente si pensa sempre ai serial killer e quasi mai alle vittime, il che è un peccato perché finisce sempre allo stesso modo: i serial killer si prendono la gloria (purtroppo molto spesso vengono proprio glorificati) e chi muore rimane nell’anonimato, “uno dei tanti”.
Quando però a essere assassinata è una persona famosa, è tutta un’altra storia e le vicende finiscono sempre per essere raccontate per decenni, secoli; in questi casi, però, si finisce per glorificare la storia della morte di qualcuno e non si parla quasi mai di quel che è stato fatto in vita.

È per questo che oggi vi vogliamo parlare della vita – seppur breve – di Sharon Tate.

#Cinema&SerieTv: Il Re - Primi due episodi

Il 18 marzo, su Sky Atlantic e la piattaforma di streaming Now, è arrivato il primo prison drama italiano. Dimenticatevi di quelle narrazioni che assumono il punto di vista del condannato, ma godetevi quello del suo padrone e del modo con cui un carcere può essere governato. Luca Zingaretti è, infatti, “Il Re negli otto episodi diretti da Giuseppe Gagliardi (la trilogia 1992, 1993 e 1994, Non uccidere).

giovedì 31 marzo 2022

#Pensieri: A Day in The Life

Più spesso di quel che si pensa, le idee a parer mio più interessanti nascono così, d'improvviso.
Eravamo a casa di Aida e ci stavamo preparando per il suo compleanno e a un certo punto Frè ha tirato fuori un discorso iniziato un paio di settimane prima: quello dell'interpretazione di "A Day in The Life" (brano inserito nell'album Sgt. Pepper's Lonely Hearts Club Band del 1967), diversa per ognuna di noi.

Già il fatto che questo sia un articolo scritto in prima persona e inserito nella categoria "Pensieri" dovrebbe far capire la sua soggettività, ma per non lasciare spazio all'immaginazione lo diremo molto chiaramente: sebbene in questo articolo parleremo anche di fatti, comunque in linea di massima rimane sempre un articolo incredibilmente personale, così come lo sono alcune traduzioni (come sapete se un minimo conoscete l'inglese, alcune frasi e parole possono essere tradotte in diversi modi, e questa cosa si accentua se nel testo sono stati inseriti modi di dire o espressioni gergali) quel che la canzone trasmette a me non è di certo quel che trasmette alle altre tre muse.

#Pensieri: A Day in The Life

Una delle ricchezze maggiori, secondo il mio avviso, è il tempo. Non inteso solo come tempo libero, ma anche e soprattutto inteso nella sua gestione. Sapere che sono io a decidere quando iniziare e finire di lavorare, mi dà una sensazione di totale libertà. In quello che è il mio campo, poi, il lavoro non toglie nulla alla vita sociale. È bellissimo, così, sapere che sto lavorando anche quando vedo i Supermetrobros per strada o per locali, quando vedo un film o una serie su Netflix, quando sto leggendo un libro o quando mi sto preparando con le altre per una festa di compleanno. Ed è stato proprio mentre ci stavamo preparando per il compleanno di Aida, che abbiamo notato come la canzone dei BeatlesA Day In The Life, abbia un significato differente per ognuna di noi. Così abbiamo deciso di metterlo per iscritto, seppur non sia molto facile, almeno per me. Oggi vi espongo il mio punto di vista. Se non la conoscete, vi consiglio di ascoltarla prima di proseguire con la lettura.