Non
si respirava un’aria così distesa e così rassicurante dall’assassinio dell’arciduca
Francesco Ferdinando. Se non è ancora scoppiata la guerra tra la Nato e la
Russia, permetteteci di fare qualche battuta al riguardo, dopo due anni di
pandemia globale, di ansia costante, a segnare gli anni Venti del duemila ci
sarà anche questa sorta di corsa agli armamenti preventiva. Speriamo rimanga
tale. Intanto facciamo un po’ di chiarezza: la NATO è l’organizzazione del
Trattato dell’Atlantico del Nord di alleanza, anzi, di difesa collettiva
contro il blocco orientale. Ne fanno parte circa trenta paesi tra qui gli Stati
Uniti e l’Italia. Perché cominciano a tirare venti di guerra? Perché l’Ucraina
ha mostrato interesse verso la NATO, era intenzionata a entrarne a far parte e
tutto si sarebbe concluso, ipoteticamente a livello burocratico, nel 2025. Il
fatto che questa organizzazione difensiva possa camminare sempre di più verso i
paesi dell’Est ha messo in allarme la Russia, per nulla intenzionata a vedere
la NATO in Ucraina, paese che ha sempre considerato sotto la propria influenza.
Il problema è che il presidente russo Vladimir Putin non ha alcun potere decisionale
sulla NATO, non facendone parte. La libertà di scelta, tanto “sentita” dagli
americani ha messo quindi in moto tutto quello che leggiamo sui giornali.
Consideriamo
anche gli antefatti: nel 2014 è iniziato il problema russo-ucraino di cui
stiamo vedendo il continuo in questi giorni. All’inizio ci furono una serie di
episodi di violenza a Kiev, dove venne cacciato il presidente ucraino Janukovyc.
Le autorità della Crimea richiese l’intervento della Russia per sedare le
rivolte, quindi ne seguì l’occupazione militare. Con un referendum, i russi
aggiunsero al loro territorio anche questa parte dell’Ucraina. Nonostante tutto,
quello che sta succedendo è solo una delle tante volte che siamo arrivati alla
soglia di uno scontro mondiale, forse ben più terribile delle due che hanno
macchiato la storia dell’umanità. Per
un totale di quattro volte, se non consideriamo questo 2022, l’umanità ha rischiato
pesantemente la Terza (o Quarta, dipende come viene considerata la Guerra
Fredda) Guerra Mondiale.