La Disney non fa cartoni per bambini, o almeno non solo per loro. La bellezza dei suoi film d’animazione sta proprio nel fatto che… ognuno ci vede quello che vuole! Una pellicola può essere un divertimento per i più piccoli, ma anche uno spunto di riflessione per i più grandi. È quello che succede con il film “Alla ricerca di Dory”, lo spin off de “Alla ricerca di Nemo”, uscito nel 2003 e vincitore di un premio Oscar come miglior film d’animazione del 2004. Questa sorta di sequel nasce nel 2016, ben tredici anni dopo il primo. Ma sarà stato alla stessa altezza?
Ne “Alla ricerca di Dory”, seguiamo le avventure della smemorata Dory, pesce chirurgo che sta trascorrendo una tranquilla vita insieme alla sua nuova famiglia, fatta di Nemo e di suo padre Marlin. La pesciolina soffre di un disturbo che la porta a scordare qualsiasi cosa nel giro di una manciata di secondi, ma mentre sta prendendo parte a una lezione insieme agli altri pesci, un evento sembra riaccenderle dei ricordi: anche lei ha una mamma e un papà. Seguendo diversi flashback e avventure non troppo diverse da quelle affrontate dal piccolo Nemo, Dory compirà un viaggio alla scoperta di se stessa e del proprio passato. Ma come farà con il suo problema di memoria?