mercoledì 11 novembre 2020

#StorieRomane: Madama Lucrezia (Statue Parlanti)

Qualche giorno fa vi avevamo parlato delle statue parlanti di Roma (qui), raffigurazioni tra il buffo e il grottesco su cui i romani erano soliti affiggere messaggi contro il potere regnante, con messaggini, "pasquinate", di dissenso.

Oggi vi parleremo di  Madama Lucrezia. Agli occhi di romani e turisti si presenta come un enorme busto femminile alto circa 3 metri, all'angolo tra Palazzo Venezia e la Basilica di San Marco al Campidoglio, nell'omonima piazza. Anche per questa statua non si è certi chi rappresenti davvero, alcuni pensano si tratti di Iside per il nodo della veste (o dello scialle) sul petto o di una sua sacerdotessa. Si pensa essere proveniente dal vicino santuario romano dedicato a questa divinità egizia, in Campo Marzio, poi spostato nel 1500 dal cardinale Lorenzo Cybo.

martedì 10 novembre 2020

#Costume&Società: Paese senza cultura

Come ben sapete, noi di 4Muses siamo solite dare voce a chi non ne ha e a mostrarvi altri punti di vista. Oggi, però, vogliamo parlarvi di una categoria che sta già urlando le proprie idee, che fa sentire la propria voce come ha sempre fatto fin dall’alba dei tempi.

“Cultura significa creare una coscienza civile, fare in modo che chi studia sia consapevole della dignità. L’uomo di cultura deve reagire a tutto ciò che è offesa alla sua dignità, alla sua coscienza. Altrimenti la cultura non serve a nulla.” Oriana Fallaci

L’Arte e la Cultura non hanno certo bisogno di noi, ma hanno bisogno di persone come noi. Non è un mondo che va avanti da solo, per funzionare ha bisogno della collettività. È un mondo di orchestre, coristi, pubblico e colori. Dove ognuno è unico, ma è solo nell’insieme che vibra e risplende la sua unicità.

lunedì 9 novembre 2020

#Spettacolo: Ceccano e il Dieciminuti Film Festival

Il
Covid ci ha spinti a dover ricalibrare un po’ le nostre vite. Nel bene o nel male lo schermo di un computer è divenuto necessario per poter fare quelle attività che, molto spesso, abbiamo dato per scontato. Cinema e teatri devono continuare a restare chiusi e con essi anche la possibilità di godere di uno spettacolo in grado di riportarci alla base delle relazioni interpersonali: il gioco.
Le varie attività più o meno aggregative sono quelle che hanno subito le modifiche decisamente più profonde. E mentre in piazza si scende per le più svariate motivazioni, la cultura più facilmente fruibile continua ad avere le porte chiuse. L'arte, così, sta subendo un duro colpo; una bastonata che sta mettendo alla prova un settore che già era claudicante nel nostro paese. Paradossale, secondo noi di 4Muses, in quanto siamo nel paese in cui la cultura teatrale è nata e il cinema è divenuto un adolescente tra le nostre terre. 

sabato 7 novembre 2020

#Cinema&SerieTv: Ferro


È credenza diffusa che essere famosi sia facile, che sia il traguardo raggiunto e che ci si possa riposare sugli allori. Purtroppo non c’è niente di più falso. Non è tutto oro quello che luccica, le prove da affrontare costantemente sono tante e la fama miente davvero tante vittime. Tiziano Ferro lo sa bene, ci è passato e l’autodistruzione che aveva innescato andava di pari passo con la sua popolarità. Si racconta così, nudo e crudo davanti alle telecamere del suo documentario su Prime Video, chiamato Ferro, di cui parleremo di questo articolo.

La mia storia parte da dove sai
Dai sussurri e le accuse a labbra chiuse

venerdì 6 novembre 2020

#StorieRomane: Testaccio

Noi di 4Muses amiamo farvi conoscere ogni luogo di Roma, soprattutto se non famoso. Abbiamo già parlato di Ostiense e Garbatella, oggi vogliamo farvi rimanere in zona, parlando di Testaccio.

È il ventesimo rione di Roma e viene chiamato così dal mons Testaceus: una collina artificiale alta trentacinque metri formatasi nel corso dei secoli da cocci (testae, in latino) e detriti vari, residui accumulati dai trasporti del vicino porto di Ripa grande (Emporium).

giovedì 5 novembre 2020

#Libri: Il Treno dei Bambini

Ogni libro lascia qualcosa al lettore, qualcosa che porterà per sempre dentro di sé. È il pezzo di una storia in cui ci siamo sentiti spettatori o protagonisti, se la scrittura lo prevedeva e se le emozioni descritte erano forti e ben chiare. Il libro che questa volta abbiamo recensito è “Il treno dei bambini”, un romanzo di Viola Ardone.

La storia è ambientata nella Napoli del dopoguerra, del 1946, con la povertà dilagante e le famiglie distrutte dalla miseria. Il protoginista è Amerigo Speranza, un bimbo di appena sette anni che vive solo in casa con la madre, Antonietta. La povertà la fa da padrone nella vita del piccolo, costretto ad ingegnarsi in tutti i modi per sopravvivere, senza cadere nell’illegalità: raccatta le pezze dai secchioni della spazzatura cosicchè la madre possa lavarle e venderle, dipinge i topi per farli sembrare criceti, conta e si dà punti a seconda delle scarpe dei viandanti che vede. Ogni dieci paia, ci sarà una sorpresa. La sua vita è una scommessa, dopotutto. Ma la scommessa più grande Amerigo la fa con la vita: la mamma acconsente a mandarlo al nord da una famiglia che per alcuni mesi si occuperà della sua salute e della sua istruzione, iniziativa del Partito Comunista che si offre di strappare i bambini dalla miseria. E così, come altri bambini, Amerigo viene caricato su di un treno verso il settentrione.

mercoledì 4 novembre 2020

#StorieRomane: Quartiere Corviale

scattata il 25 Ottobre 2020

Noi di 4Muses ci teniamo veramente tanto a non dimenticarci di nessuno e crediamo sia fondamentale conoscere e far conoscere tutte le realtà presenti di quella che è la nostra città, Roma.
Prendere le informazioni da internet sarebbe stato troppo facile, così come sarebbe stato troppo facile scrivere un articolo in base a quello che si sente dire in giro di questo quartiere.
L’attendibilità è un elemento fondamentale quando si scrive di qualsiasi cosa e da 4Muses non avrete mai informazioni che non siano state controllate e ricontrollate.

Per questo articolo ci è venuta in soccorso Chiara Occhini, una nostra carissima amica e disegnatrice (trovate qui il suo profilo di Instagram in cui posta tutti i suoi disegni) che si è prestata a farci da guida per quello che è il suo quartiere, il Corviale.