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lunedì 19 ottobre 2020
#Costume&Società: Perché guardiamo il Grande Fratello?
sabato 17 ottobre 2020
#Costume&Società: Gabriele D'Annunzio
“Bisogna fare della propria vita, come si fa un’opera d’arte. Bisogna che la vita d’un uomo d’intelletto sia opera di lui. La superiorità vera è tutta qui.”
Ciò che affascina più di D’Annunzio è il suo amore per l’arte. Probabilmente è stato lui a trasmettercelo nei giorni in cui lo studiavamo a scuola. Ha passato tutta la sua vita a rivendicare la superiorità dell’arte e della cultura su qualsiasi cosa. Perché dopotutto senza di esse, non può esserci civiltà, soprattutto in un paese come l’Italia.
venerdì 16 ottobre 2020
#MustToWatch: The Perfection
giovedì 15 ottobre 2020
#Pensieri: Vince chi non diventa come chi ci ha fatto soffrire
Forse vittima non è neanche la parola adatta, perché fortunatamente non mi sono mai sentita in difetto, ma gli attacchi alla mia persona – chi stava nel fandom di Supernatural tra il 2010 e il 2013 sa perfettamente di cosa sto parlando - mi hanno in un qualche modo colpita, facendomi diventare più riservata e chiusa. Ci sono voluti anni prima che tornassi a essere spensierata; tuttavia ancora adesso, quando pubblico qualcosa, penso sempre: “Oddio, speriamo che questa non crei casini”.
mercoledì 14 ottobre 2020
#Costume&Società: Pandeconomia
martedì 13 ottobre 2020
#StorieRomane: Quartiere Coppedè
Oggi vi portiamo a Roma Nord, nel quartiere Trieste, dove si trovano edifici molto particolari in stile eclettico, liberty e Coppedè. Anche se sentirete i romani parlare del quartiere Coppedè, sappiate che esso non è un vero e proprio quartiere, bensì solo l’insieme di diciotto palazzi e ventisette palazzine che prendono il nome dal loro architetto, l’illustre Gino Coppedè.
lunedì 12 ottobre 2020
#Libri: Chianchieri
Ci sono quei libri che ti segnano, quelli che ti attraggono a prima vista, che ti tengono incollata dalla prima all’ultima pagina e oggi parleremo proprio di uno di questi. Durante il Festival del libro di Roma, “Insieme-lettori, autori, editori”, noi di 4Muses abbiamo avuto il piacere di incontrare Giankarim De Caro e di fare la conoscenza del suo ultimo lavoro, “Chianchieri”, pubblicato dalla Navarra Editore.
È un romanzo storico potente, disarmante, a tratti crudo, scritto con un linguaggio ricercato, ma che tiene conto del dialetto siciliano. “Chianchieri” è l’antico nome dei macellai, i protagonisti stessi di questo libro. Siamo nella Sicilia di metà Ottocento, con protagonisti due fratelli, Cola e Totò, figli di un macellaio che, per un delitto d’onore, viene incarcerato per anni. I due ragazzi, quindi, vivono il dramma di un padre assente e di una madre che cade vittima di depressione. Sfruttati sin dalla tenera età da uomini senza scrupoli, si fa strada in loro il sogno di un cambiamento.