mercoledì 4 ottobre 2023

#Arte: La ragazza con l'orecchino di Perla

L’arte è da sempre connotata dalla possibilità di vedere numerosi significati dietro ogni singola opera. Qualunque sia la tecnica, un elemento si fa costante nella sua lettura: “il punto di vista”. Non è un caso, infatti, che posti davanti a un quadro possiamo assimilare e sentire su di noi delle emozioni che non ci appartengono, ma che ci legano alla nostra intimità.

Il quadro di cui parliamo oggi, dipinto intorno al 1665 dal pittore olandese Johannes Vermeer, rappresenta una delle opere dalle caratteristiche più canoniche del barocco. Il soggetto principale, colei che ne da il nome, è una giovane donna dai lineamenti molto delicati e dalla pelle quasi diafana. L’elemento principale è il turbante che nasconde i suoi capelli alla vista dello spettatore. Nonostante, infatti, l’attenzione del pubblico si principalmente calamitata dall’orecchino, è il turbante l’oggetto che voleva esser attenzionato dal pittore.

#TheBeatles: I'll follow the sun

Ringraziamo le segnalazioni che ci aiutano nel complicato processo di scegliere la canzone di cui scrivere, perché è vero che vogliamo parlare di tutte, ma è anche vero che essendo Pesci è dura prendere una decisione.


Così oggi è la volta di “I’ll follow the sun” canzone dei Beatles, scritta da Paul McCarney – che al solito è firmata assieme a John Lennon – del 1964 contenuta nell’album “Beatles for Sale”.

Ve ne parliamo, al solito, mischiando le nostre sensazioni alle parole dello stesso Paul anche se poi vedrete che non si differenziano più di tanto. 

Ci sono volte in cui siamo davvero curiosi di un vostro parere e oggi è una di quelle volte, percui non esitate a lasciare un commento.

Bene, ora possiamo iniziare sul serio.

martedì 3 ottobre 2023

#Venezia80: Day of fight - Recensione

Uno dei film che abbiamo avuto modo di vedere, nella categoria Orizzonti Extra, (pellicole che possono esser votate dal pubblico in sala) è stato “Day of Fight”, una storia firmata Jack Huston che, sicuramente, godrà di una buona visibilità nel pubblico più vasto. Non presenta grandi novità dal punto di vista cinematografico, ma è in tutto e per tutto una fiaba che segue la giornata che precede il ritorno sul ring di un pugile.

Se si conoscono le basi di biologia e un minimo dei rischi del pugilato, è facilissimo intuire come questa storia potrà concludersi, ma non importa. In questa narrazione vi è un profondo senso di rinascita e di rivincita, un cuore pulsante fatto di intrinsechi legami col passato e nuove speranze col futuro. La giornata di cui siamo spettatori, come già detto, precede l’incontro sul ring del giovane Mikey (uno strabiliante Michael C. Pitt) che, col suo sguardo truce, si prepara alla ribalta dopo il periodo passato in carcere.

#StorieRomane: Vendetta romana

Dio perdona, Roma no”. Questa è una delle frasi che potreste sentire spesso pronunciare da chi sta scrivendo questo articolo. Romana de Roma, Frè nel corso della sua vita ha notato come la Capitale d’Italia tratti le persone che hanno osato profanarla in qualsiasi modo.

Parlare male di Roma, apostrofarla come spazzatura, sminuirla… l’Urbe ha sempre dato indietro il suo potentissimo karma, anche dopo decenni, persino dopo secoli. Sono tanti gli esempi che potrebbe fare, ma trattandosi del suo privato preferisce scrivere di uno tra tutti che, essendo rilegato alla Storia, funge anche da cronaca del passato.

In molti hanno sentito parlare del processo al Papa morto, ma quanti conoscono la sorte toccata ai giudici e testimoni? E allora addentriamoci in questa storia, ricordandoci che: “Dio perdona, Roma no”.

lunedì 2 ottobre 2023

#Cinema&SerieTv: The Creator - Recensione

Dal 28 settembre è arrivato, nelle sale italiane, “The Creator” un film diretto da Gareth Edwards il regista di “Rogue One”, pellicola spin-off della saga di Star Wars. Sottolineiamo il suo più recente lavoro perché non possiamo fare a meno di vedere alcune delle analogie su ciò che ha creato. Ma di cosa parla questa pellicola?

“The Creator” ci porta in un futuro non così tanto lontano: una distopia, per certi versi, che però non si discosta più di tanto da ciò che stiamo vivendo. Siamo a poco più di vent’anni da adesso e la tecnologia ha fatto diversi passi in avanti tanto che le Intelligenze Artificiali hanno un tale grado di avanzamento da essere, in tutto e per tutto, un valido sostegno per gli esseri umani. I robot hanno presto sostituito gli uomini nelle mansioni più comuni, vengono implicati nella sicurezza delle strade tanto quanto nel supporto umano. Vi è un vero e proprio trasferimento di coscienza, così da creare degli essere sensienti in grado di provare tutta una più completa gamma sentimentale.

#MustToRead: Anna dai capelli rossi - Seconda Parte

La volta precedente abbiamo parlato del primo volume di una delle saghe più belle della letteratura internazionale: quella di Anna dai capelli rossi. Oggi andiamo avanti con il suo secondo volume, dal titolo “Anna di Avonlea”, o anche “L’età meravigliosa”.

L’anno successivo alla pubblicazione del primo romanzo, quindi stiamo nel 1909, la Montgomery fa uscire il secondo e questa rapidità fa pensare che la seconda parte fosse già pronta.
La conferma di questa tesi arriva dai diari della stessa autrice che aveva già in mente la storia di Anna adolescente/giovane adulta prima di quella da bambina.

“Anna di Avonlea” viene scritto dall’ottobre 1907 all’agosto 1908, con il primo capitolo fresco di stampa in tutte le librerie.
Se la prima dedica è nei confronti dei genitori defunti dell’autrice, la seconda è rivolta ad Hattie Gordon Smith: la sua insegnante.
Possiamo già immaginare che Anna non verrà più considerata l’orfanella presa in affidamento, ma una futura insegnante a tutti gli effetti.

venerdì 29 settembre 2023

#Arte: Il Bacio di Roberto Ferri

“… quando alli miei occhi apparve prima la gloriosa donna della mia mente, la quale fu chiamata da molti Beatrice, li quali non sapeano che si chiamare”.                            
- Dante Alighieri, Vita Nova

Era il 7 luglio dell’anno 2021 quando entrammo a Palazzo Firenze, sede della Società Dante Alighieri di cui il nostro Joyce è socio vitalizio, per ammirare “Il Bacio”, capolavoro in tempera grassa su tela di lino (105 x 105 cm), commissionato da Magnum al pittore dagli echi neo-classici Roberto Ferri, nome di pregio già noto opere come “Lucifero”, “Resurrezione” “San Giovanni”, artista geniale che potrebbe benissimo essere considerato come il moderno “Erede di Caravaggio”.