lunedì 29 marzo 2021

#Musica: La luce dell'Est

Vi ricordate quando a scuola dovevamo spiegare e interpretare le poesie? Ecco, non sapendo bene il perché, abbiamo perso l’abitudine di farlo anche con le canzoni. Pensiamo che un testo abbia solo il significato letterale, al massimo allegorico. Ma se non fosse solo ciò? 

Certo, non vogliamo dire che le nostre interpretazioni siano le uniche sole giuste; non crediamo neanche al giusto o sbagliato. Vogliamo però darvene una in più, così, tanto per riflettere da un altro punto di vista. 

Oggi siamo qui per analizzare un’altra canzone di Lucio Battisti, scritta da Mogol: La luce dell’est. E se non fosse solo una canzone che parla di un amore passato, frutto di una vacanza nell’Europa dell’Est? E se fosse anche una canzone di iniziazione alla metafisica?

Vi sentiamo, sappiamo che state pensando: “Vedete la metafisica ovunque.” No, la risposta è che vediamo la metafisica dove c’è.

sabato 27 marzo 2021

#Arte: Koson Ohara

L’arte asiatica, si sa, in Italia è quasi sconosciuta. Le ragioni sono abbastanza ovvie: noi siamo un popolo di artisti, eppure le arti sono le prime a essere bistrattate. Abbiamo visto chiudere i musei, cinema e teatri, per di più i giovani sono abituati a entrare in contatto con l’arte solo attraverso la scuola, ma di certo l’apprezzamento di un’opera vista su di un libro è ben diverso rispetto al partecipare a una mostra. 

L’arte è una scoperta continua e per caso noi di 4Muses abbiamo scoperto l’esistenza di questo artista, Koson Ohara, e siamo rimaste affascinate dalle sue opere inerenti alla natura e al mondo animale. Koson Ohara è lo pseudonimo di Ohara Matao ed era un disegnatore e pittore giapponese, vissuto a cavallo tra il XIX e il XX secolo. Si fa conoscere come artista realizzando alcuni trittici silografici (un’opera divisa in tre e realizzata creando una matrice che viene prima inchiostrata e, con un torchio, riportata su carta o tela) in stile “ukiyo-e” (la stampa su carta appunto) che illustrano episodi della guerra russo-giapponese (1904-1905). Questo è solo l’inizio, perché la sua maggior produzione artistica è costituita da pitture e stampe kachō-e (la tecnica di stampa ukiyo-e con uccelli e fiori come soggetti).

venerdì 26 marzo 2021

#Cinema&SerieTv: Sherlock Holmes moderno

Nato dalla penna di sir. Arthur Conan Doyle, l’investigatore Sherlock Holmes è sempre stato un personaggio enigmatico e affascinante. Il primo romanzo, “Uno studio in rosso” del 1887, lo vede come protagonista con a fianco il suo amico fidato John Watson (e no, la frase “Elementare, Watson” non è assolutamente una citazione scritta da Conan Doyle). 

Nei romanzi, Sherlock è un personaggio del giallo deduttivo, del thriller psicologico che porta lo spettatore a vedere il protagonista a combattere battaglie mentali per risolvere i casi, fino al “combattimento” finale contro il suo acerrimo nemico, James Moriarty. Le storie di questo personaggio vengono sempre narrate in prima persona da John Watson, che si prende il compito di conservare le memorie dello straordinario investigatore, nonché migliore amico, con cui ha avuto il piacere di lavorare. 

A partire dal 2009 le indagini del più intelligente tra gli investigatori sono tornate a conquistare il pubblico. Ad aprire questa nuova corrente è stato il film “Sherlock Holmes” diretto da Guy Ritchie in cui i ruoli di Sherlock e Watson erano affidati a due attori straordinari: Robert Downey jr e Jude Law.

giovedì 25 marzo 2021

#Libri: Il Tao della fisica

Vi sarete sicuramente accorti che noi di 4Muses amiamo parlare di filosofia e spiritualità. Possiamo passare intere giornate a discutere di questi argomenti, tanto da trovare parallelismi tra la Disney e i testi sacri delle varie religioni o filosofie.
Ciò che ci manca è sicuramente una mente scientifica, ma questo può essere davvero un ostacolo?
Spesso ci siamo imbattute in persone che hanno ascoltato affascinate i nostri discorsi, liquidando il tutto in: «Molto interessante, peccato che di concreto non ci sia nulla». Anche se siamo rimaste sempre un po’ perplesse (insomma, che vuol dire “che in concreto non ci sia nulla”? La felicità, la rabbia, la paura, l’amore... sono forse tangibili? Eppure non ci pare qualcuno le metta in dubbio) siamo comunque molto curiose e ci siamo chieste: “cosa dice la scienza in riguardo?”.

Non credendo alla casualità delle cose (“caso” è solo una parola che diamo a ciò che ancora non conosciamo) ci siamo imbattute in un libro: “Il Tao della fisica”, di Fritjof Capra. Inutile dire che abbiamo deciso di acquistarlo e che lo abbiamo letto tutto d’un fiato.

mercoledì 24 marzo 2021

#Cinema&SerieTv: La Justice League di Zack Snyder

Lo Snyder Cut è sulla bocca di tutti, del resto è un film che viene sicuramente preceduto dalla sua fama. I fan lo hanno voluto, lo hanno acclamato, lo hanno desiderato firmando petizioni su petizioni affinché la Warner si convincesse a dare una seconda opportunità al regista per poter ultimare l’opera che è stato costretto ad abbandonare in fase di post-produzione.

Come in molti sapranno, infatti, era il lontano 2017 quando in sala era approdata la Justice League firmata Joss Whedon. Zac Snyder aveva abbandonato la lavorazione del film a causa di un lutto importante e non era stato in grado di portare avanti la sua idea che si estendeva per almeno altri 3 film. Subentrato Whedon, il lavoro è stato deragliato da quelli che erano i binari principali, facendo approdare in sala un film con notevoli difetti che non era piaciuto a gran parte del suo pubblico. Chi ha visto quella versione cinematografica ricorderà le battute scontate ed evitabilissime, la slow motion usata come un virtuosismo, la CGI in grado di ferire gli occhi del pubblico e scene rigirate male.
Ma finalmente Zac ha avuto la possibilità di portare al termine quella che era la visione originale, o quanto possibile di essa, con un film di ben quattro ore.

Ma vale la pena passare quattro ore davanti a uno schermo per rivedere un film che, in un certo senso, abbiamo già visto?
Ci sono le 4Muse per poter rispondere a tale domanda attraverso la nostra analisi.

martedì 23 marzo 2021

#Intervista: Andrea Rinaldi, Campione di Kickboxing

La Pandemia ha cambiato le nostre abitudini. Chi più, chi meno, tutti abbiamo dovuto rinunciare a momenti importanti delle nostre vite. Un aperitivo, una cena tra amici, il cinema, ma anche e soprattutto la cura del nostro corpo.
Lo sport è importante tanto e quanto il benessere psicologico. Passare un’ora in palestra per imparare una disciplina è un ottimo metodo per sfogare molte energie negative e riequilibrarsi. Per alcuni può diventare una strada da percorrere quotidianamente, integrando allo sport anche altre passioni. A volte il tutto può portare anche a una carriera agonistica.

Abbiamo avuto la possibilità di intervistare Andrea Rinaldi, campione italiano e maestro di Kickboxing. Attraverso le sue parole speriamo di avvicinare molte persone a questa disciplina, perché essa può aiutarle a superare anche i limiti psicologici che questo continuo lockdown accentua.
La capacità di un vero professionista è quella di sapersi adattare a ogni circostanza
The interview is available in english here

lunedì 22 marzo 2021

#MustToWatch: Dawson's Creek, quarta stagione

Anche oggi siamo qui per analizzare un'altra stagione di Dawson’s Creek, questa volta la quarta. Come spiegato negli articoli precedenti, questa serie è il teen drama per eccellenza e non solo può aiutare a capire la società di vent’anni fa, ma anche gli adolescenti di oggi. Perché in fondo, tutto è cambiato, ma nulla è cambiato realmente.

Per un adolescente americano l’ultimo anno di liceo vuol dire solo una cosa: prepararsi al college. E anche a Capeside i nostri protagonisti passano il loro tempo pensando solo ed esclusivamente al loro futuro, creando molte situazioni di ansia e angoscia. Il dito è costantemente puntato sulle alte aspettative e su come sia difficile decidere della propria vita a soli diciotto anni.

Certo, ognuno affronta la stessa situazione in maniera differente e grazie al diverso carattere di ognuno di loro, possiamo riconoscere anche i nostri limiti, ammettendo quali sono e imparando da essi. Non importa, infatti, quanti anni abbiamo: ognuno di noi ha il suo "college" da dover affrontare. Possiamo ritrovarci a dover cambiare la nostra vita anche a cinquant'anni, e non sempre l'età significa la piena consapevolezza di noi stessi.