mercoledì 30 luglio 2025

#TheBeatles: Lucy in the Sky with Diamonds

Oggi è l’ultimo mercoledì Beatles in vista della pausa estiva, riprenderemo poi a settembre. Quindi perché non chiudere in bellezza con una delle canzoni che hanno ispirato il mio libro (Aeternum, edito Herald Editori)? Parlo di “Lucy in the Sky with Diamonds”, brano presente nell’album Sgt. Pepper’s Lonely Hearts Club Band (1967).


Amo il rock e amo allo stesso modo la musica psichedelica, così non faccio un mistero nel considerare il brano di oggi come tra i miei preferiti in assoluto.
Scritto e composto per lo più da John Lennon, ma come sempre accreditato alla coppia Lennon/McCartney, il brano è sì tra gli storici dei Beatles ma è anche il motivo per il quale i paleontologi Donald Johanson e Tom Gray chiamarono i resti di un esemplare femminile di Australopithecus afarensis Lucy: in quel momento, negli scavi etiopi del ’74, “Lucy in the Sky with Diamonds” stava passando alla radio. 

Picture yourself in a boat on a river
(Immaginati su una barca su di un fiume)
With tangerine trees and marmalade skies
(Con alberi di mandarino e cieli di marmellata)
Somebody calls you, you answer quite slowly
(Qualcuno ti chiama, tu rispondi molto lentamente)
A girl with kaleidoscope eyes
(Una ragazza con gli occhi a caleidoscopio)


Per il testo completo, potete cliccare qui


Preparate i fazzoletti perché per me la storia dietro al brano è tra le migliori in assoluto e molto emovita.
Julian, il figlio primogenito di John, torna dall’asilo e corre dal padre per fargli vedere il disegno fatto con i pastelli. John ne rimane impressionato, lo trova davvero bellissimo: c’è una ragazza che volava nel cielo, in mezzo ai diamanti. Quando chiede il titolo del disegno al figlio, il bambino risponde emozionato: Lucy in the sky with diamonds. (trad. “Lucy nel cielo con i diamanti”). Lucy, infatti, è la compagna di scuola per la quale Julian ha una delle sue prime cotte. A testimonianza dell’evento c’è Ringo Starr, presente alla scena e che ancora oggi ricorda la semplicità e l’entusiasmo con i quali il piccolo ha risposto al padre.

In poco tempo John è colto dall’ispirazione, lo immagino invaso da quell’amore totalmente infantile e platonico, ed ecco che l’inconscio lavora, riportando in superficie due dei suoi libri preferiti di quando era bambino, entrambi di Lewis Carroll: “Alice nel Paese delle Meraviglie” e “Attraverso lo Specchio”. Infatti appena il figlio gli ha detto il titolo del disegno, la mente di John ha aperto subito un cassetto dal quale è uscito un capitolo del secondo libro citato dal titolo: “Lana e acqua”, dove Alice si trova su di una barca sotto un cielo soleggiato.
L’idea di John era quella di immaginare diverse scene oniriche e psichedeliche, proprio come sono i libri di Carroll, dove la protagonista è la stessa Alice che incontra Lucy in cielo con i diamanti. Lucy rappresenta così il Coniglio Bianco, o la Grazia Divina, la parte più profonda dentro di noi che incontriamo ogni volta che usciamo fuori dalla realtà.
Scrivere un brano del genere non è facile, e così per le strofe seguenti gli viene in aiuto l’amico Paul McCartney.

A testo pronto, le registrazioni iniziano il 28 febbraio 1967 allo Studio 2 di Abbey Road. Nonostante abbiano passato otto ore per registrare solo la base strumentale, questa stessa viene completata solo il giorno seguente. Le voci si aggiungono il 2 marzo, per poi averla pronta il giorno successivo.
L’uscita dell’album è un successo, ma non mancano le critiche, proprio per questo brano. Molti fan (ma soprattutto non) si indignano per il fatto che “Lucy in the Sky with Diamonds”, a giudicare dalle sue iniziali (LSD), fosse un chiaro riferimento all’uso della droga psichedelica. A nulla sono valsi gli appelli degli stessi Lennon e McCartney, smentendo la diceria, pur ammettendo di aver fatto uso di tale sostanza.

John Lennon a riguardo, dichiarò: “Finché qualcuno non me l’ha fatto notare, non ci ho mai nemmeno pensato. Voglio dire, chi si sarebbe mai preso la briga di guardare le iniziale di un titolo? Non è una drug song”. E Paul McCartney: “Quando scrivi una canzone e la intendi in un certo modo, e qualcuno arriva e ti dice qualcosa a proposito della stessa a cui non avresti mai pensato, non puoi nemmeno negarlo. Come successo per Lucy in the Sky with Diamonds, la gente arrivò e disse, beffardamente, ‘Ok, ho capito. L-S-D’, e questo quando i giornali parlavano tutti i giorni di LSD, ma noi non ci avevamo mai pensato”.


Nonostante questo, però, la BBC decide di censurarla e la vieta del tutto nel primo periodo.

Conosciamo il meraviglioso carattere beatlesiano, così nella provocatoria “I Am the Walrus”, dove i Beatles deridevano chi cercava un senso diverso e astruso nei loro brani, il gruppo non manca di riprendere la storia del ’67 nel verso: “Mister City policeman sitting pretty little policeman in a row/See how they fly like Lucy in the Sky, see how they run” (trad. “Mister City, il poliziotto è seduto grazioso piccoli poliziotti in fila/Guarda come volano, come Lucy nel cielo, guarda come corrono”)

Io, comunque, totale come i Beatles: quando mi si mettono in bocca parole mai dette, è il momento in cui ironicamente sostengo la tesi di cui mi accusano.

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