Amo l’estate – lo so, dico così di tutte, ma il fatto è che le amo davvero tutte – e proprio non concepisco come qualcuno possa odiarla.
Non sono sul pezzo quando si tratta di film, così quando su Netflix ho scorto “Odio l’estate” con Aldo, Giovanni e Giacomo, la curiosità di comprendere per quale oscuro motivo qualcuno dovrebbe odiare questa stagione così bella, più l’amore che nutro per il trio comico hanno fatto in modo che io lo mettessi nella lista dei film da vedere.
Arrivate le ferie, ne ho approfittato.
Il film è uscito nel 2020 ed è diretto da Massimo Venier.
Arrivate le ferie, ne ho approfittato.
Il film è uscito nel 2020 ed è diretto da Massimo Venier.
Aldo Baglio è un padre di famiglia altamente ipocondriaco. Non va a lavoro da mesi, perché si sente di avere qualcosa che non va, da un dolore muscolare a un accenno di chissà quale infezione. La moglie Carmen (Maria Di Biase) e i tre figli: Salvo (Davide Calgaro), Ilary (Ilary Marzo) e Melissa (Melissa Marzo) pur non comprendendo appieno questo suo atteggiamento, gli danno corda e lo lasciano riposare ogni volta che lo richiede. A completare la famiglia si aggiunge Brian, il cane.
Giovanni Storti ha un negozio di accessori per calzature a gestione famigliare, aperto da suo nonno. Con i negozi online l’artigianato, si sa, rischia di perdere il suo valore se non ci si aggiorna e Giovanni vive le sue giornate in completa solitudine, chiedendosi se sia il caso di continuare. Non ha, però, il coraggio di aprirsi con la moglie Paola (Carlotta Natoli) e la figlia adolescente Alessia (Sabrina Martina).
Giacomo Poretti è un dentista affermato, ama il suo lavoro che quasi vede come l’unica ragione di vita e per questo toglie tempo alla sua famiglia. La moglie Barbara (Lucia Mascino) ne risente vivendo in un quotidiano stato di estrema ansia, convinto che le continue assenze del marito siano tutte dovute a una relazione extraconiugale. Anche il figliastro Ludovico (Edoardo Vaino), avuto da una precedente relazione di Barbara, si sente ignorato da madre e patrigno, così sviluppa un carattere polemico e chiuso.
Le tre famiglie, che non si conoscono, si incontreranno tutte nel paesino dove hanno affittato una casa, costretti a trascorrere le vacanze in pochissimi metri quadri perché… per un disguido dell’agenzia tutti e tre risultano i legittimi affittuari. Ovviamente non accettano la questione e si recano dai carabinieri dove il maresciallo (Michele Placido) tra ironia e leggerezza, prova a consolarli dicendogli di vivere questa situazione nel migliore dei modi, imparando gli uni dagli altri.
I veri fan di Aldo, Giovanni e Giacomo potranno già immaginare la reazione dei tre.
Comunque l’agenzia già il giorno dopo trova una soluzione, ma a rispondere al telefono quando questa chiama, è Salvo, il figlio maggiore di Aldo, che, interessato ad Alessia, rifiuta ogni tipo di aiuto per cercare di avvicinarsi alla ragazza.
Non proseguo con la trama per evitare spoiler.
“Odio l’estate” mi ha commossa nel profondo, perché mi ha mostrato come il mondo degli adulti sia pieno di limiti, tutti costruiti dalla paura di soffrire ancora e accentuati dal: “si è sempre fatto così, perché cambiare?”.
Il cambiamento fa paura e rimanere statici dà quell’apparente senso di sicurezza, ma a che pro?
Aldo, Giovanni, Giacomo, Carmen, Paola e Barbara hanno il loro passato dove un giorno hanno deciso di sposarsi e mettere su una famiglia, eppure tutti e sei hanno deciso di rimanere in silenzio e tenersi dentro i gravi problemi del quotidiano creando così situazioni negative e pesanti che ricadono su loro stessi, il coniuge e i figli. Sono famiglie che si comportano da perfetti sconosciuti.
Parlare è sempre la scelta migliore, perché crea unione e alleggerisce le tensioni che altrimenti si annoderebbero alle nostre anime. La colonna sonora, che oscilla da Brunori Sas a Massimo Ranieri, poi rende tutto il più emozionante possibile, accentuando i sentimenti di malinconia, allegria, spensieratezza e dolore tipici nei film di Aldo Giovanni e Giacomo.
La chicca finale è anche l’interpretazione di se stesso di Massimo Ranieri, in un momento che qualche lacrimuccia la fa scendere. Non abbiamo tempo per odiare qualcuno o qualcosa, che sia anche la stagione che meno desideriamo, perché ogni giorno è un’occasione per sciogliere i nostri nodi.
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