mercoledì 16 settembre 2020

#MustToWatch: The Boys


Per anni siamo stati abituati a dei supereroi dagli animi buoni, gentili, pronti ad immolarsi per il bene dell'umanità. Abbiamo avuto Clark Kent con il suo Superman, Peter Parker con il suo Spiderman e la lista sarebbe davvero troppo lunga e fuorviante. Supereroi forse troppo puri, troppo coraggiosi per gli standard della nostra vita quotidiana. Il MustToWatch di questa settimana ha tratti molto dark, molto più cupi e tratti splatter: noi di 4Muses vi proponiamo “The Boys”.  

Dimenticate tutto quello che sapete sugli eroi della Dc o della Marvel e abbracciate il lato oscuro dei superpoteri. In "The Boys" viene sdoganato il paradigma dell’eroe. 

 

Siamo negli USA, gli eroi sono i nuovi influencer, sono un brand che fa girare l’economia. Il potere è artificiale, è una mafia che ha proprie regole e non fa sconti a nessuno. Con eroi costantemente sotto i riflettori, "The Boys" ci mostra il loro lato oscuro: non sono buoni, anzi, spesso diventano villain, più o meno consapevoli. L’opinione pubblica deve essere veicolata, tutti sembrano ipnotizzati dallo sfavillio di Patriota, capo dei Sette (gruppo dei supereroi), dallo sguardo da cerbiatto di Starlight, o dagli addominali di Abisso. Ma non è tutto oro quel che luccica, infatti un team di improbabili anti-eroi è pronto a smascherare le malefatte dei Sette: i Boys.

I Boys sono persone comuni a cui i supereroi hanno fatto un torto. Hughie, giovane ragazzotto imbranato, perde la fidanzata quando uno dei Sette la travolge in piena corsa, riducendolo ad una poltiglia sul marciapiede. Da quel momento in poi, lo scopo che guiderà Hughie sarà la vendetta. Grazie a Billy Butcher, capo dei Boys, si formerà una squadra con ex membri della CIA allo scopo di punire i falsi eroi dei giorni nostri.


In questa serie tv, distribuita da Prime Video, è interessante vedere come si focalizzi l’attenzione sull’eroe come sarebbe nei giorni nostri. Usati per scopi di marketing, oltre che per vere e proprie missioni di salvataggio, è curioso vedere gli effetti collaterali degli atti di eroismo. Se il supereroe più veloce del mondo corre per salvare qualcuno, nessuno si chiede cosa possa accadere a chi si mette sul suo cammino. Siamo stati per anni abituati a "The Flash", che con dei riflessi impressionanti lasciava solo una scia dietro di sé, senza sfiorare nessuno nella sua folle corsa. Ma gli eroi sono persone comuni, in fondo, sono creazioni che noi necessitiamo quando le speranze sono pari a zero. La serie ci mostra come il bisogno di un eroe ci renda ciechi nei confronti della realtà dei fatti. Un forte impatto è dato dai media che, elevando questi supereroi a divinità giustiziere, non fanno che veicolare ancora di più certi messaggi. È il mondo delle fake news, della società che gira intorno all’immagine. Ma gli eroi hanno vizi, lati oscuri che nessuno conosce. Si sporcano le mani di sangue innocente per profitti personali, non esitano a ingannare, a violentare il prossimo per i loro scopi.

Prodotta da Eric Kripke, creatore di serie TV di successo come "Supernatural", adatta il fumetto di inizio anni 2000 dandogli un’impronta più attuale. Con un prodotto cinico, scorretto, violento e splatter, ci racconta una realtà possibile, senza buonismi forzati. Buoni e cattivi non sono puri, anzi, il marcio c’è da ambo i lati, perché l’essere umano è fatto di sfumature. Boriosi e viziati, gli eroi sono un mero elemento commerciale ad uso di una ristretta cerchia di persone. Sono mercenari scintillanti, dalle tute bianche e il sorriso brillante, con schiere di avvocati che sono pronti a mettere a tacere ogni voce che possa sporcare il candore degli eroi. Smascherare questa perfetta macchina oliata non sarà facile, ce la faranno i Boys ad avere la giustizia che meritano?

In questi giorni Prime Video ha messo in streaming i primi tre episodi della seconda stagione e già è in cantiere un seguito.

Fateci sapere cosa ne pensate di "The Boys" nei commenti!


Nessun commento:

Posta un commento