venerdì 10 gennaio 2025

#Documentari: Dirty Pop - La truffa delle boyband

Le boyband hanno sempre fatto strappare i capelli alle ragazzine di tutti i tempi, dai primi anni Sessanta con i Beatles ai giorni nostri, arrivando fino al fenomeno del K-Pop.
Nulla di nuovo, quindi.
Con i continui scandali legati al mondo dello spettacolo e con un impero musicale statunitense che sta crollando lentamente, però, mai mi sarei immaginata quello che c’era dietro le boyband dei primi del Duemila e che seguivo.


Backstreet Boys e Nsync. Io più team dei primi, con poster di Nick Carter e Kevin Richardson sparsi per la mia cameretta che guardavo sognante sperando di conoscerli prima o poi. Si dice di prestare attenzione a cosa si desidera, perché potrebbe avverarsi. Ecco, ora la me adulta ringrazia l’Universo per non aver ceduto alle richieste di una ragazzina.

Backstreet Boys e Nsync, dicevamo, boyband create da Lou Pearlman, imprenditore che ai tempi era considerato un vero e proprio genio, lungimirante in ogni suo lavoro. Ma il tempo lo ha rivelato per quello che realmente era: un truffatore.

Netflix, con il suo documentario “Dirty Pop – La truffa delle boy band” diviso in tre parti, ci racconta tutta la sua storia.

giovedì 9 gennaio 2025

#Intervista: Lupo e Giovannelly

Il 29 novembre 2024 è uscito su tutte le piattaforme digitali l
’attesissimo EP di  Lupo e Giovannelly: “Scarabocchi”, accompagnato in radio con il singolo “Educato”.     
Il progetto, realizzato con il contributo di Nuovoimaie, prodotto da Luca Scarfidi e Mattia Micalich, registrato presso il Merlo Recording Studio, raccoglie sei tracce che raccontano l’inquietudine di una generazione alle prese con incertezze, contraddizioni e speranze. Il titolo, “Scarabocchi”, evoca l’idea di segni spontanei e imperfetti, proprio come le storie e i percorsi che ogni traccia esplora.


L’EP è un manifesto che unisce parole e musica in modo diretto e senza compromessi. Le tracce spaziano da riflessioni intime a osservazioni critiche sulla società contemporanea, affrontando temi come la pressione delle aspettative, la perdita di autenticità e la lotta per mantenere il controllo sulla propria identità. Lupo, con i suoi testi taglienti e immediati, dà voce a sentimenti condivisi e spesso taciuti, mentre Giovannelly costruisce un universo sonoro che si muove tra melodia e sperimentazione.

I singoli precedentemente estratti, Dove?, Bloccami! e Alibi, hanno anticipato il carattere intenso e versatile del progetto. “Scarabocchi” raccoglie sei tracce che si muovono su un confine sottile tra il familiare e l’inaspettato: ogni pezzo è costruito su arrangiamenti che mescolano strumenti acustici, sintetizzatori e linee ritmiche decise, dando vita a un suono crudo e vibrante. Ogni traccia è un frammento che invita a osservare il mondo da nuove prospettive, dando spazio sia alla fragilità che alla resistenza.

mercoledì 8 gennaio 2025

#Libri: Jole Giugni Lattari – La prima donna calabrese in Parlamento

Il titolo parla chiaro: Jole Giugni Lattari è stata la prima donna calabrese in Parlamento.

La grande ricerca approfondita e appassionata di Massimo Simonini riporta alla luce, per Edizioni Efesto, l’incredibile storia della Giugni Lattari che dal 1963 al 1968 è stata Deputato della Repubblica.

Nata a Tripoli il 29 luglio 1923 e allieva prediletta del filosofo Benedetto Croce, studia Filosofia all’Università degli Studi di Napoli, per poi prendere, nel 1946, l’incarico di insegnante di Storia e Filosofia al liceo di Praia a Mare, sulla costa cosentina.

Ma in che modo questa grandissima insegnante è poi divenuta Deputato? 

martedì 7 gennaio 2025

#Metafisica: La teoria degli universi paralleli di Giordano Bruno

Quando ho deciso di creare l’etichetta “Metafisica” sapevo che sarebbe arrivato per me il momento di parlare di Giordano Bruno. Quando si tratta di certi personaggi, però, spiegare in poco spazio la loro vita, il pensiero, le opere, gli studi… è davvero un’impresa ardua, almeno per la sottoscritta. Così, visto che ultimamente sto ascoltando lezioni su come scienza, filosofia e fede si sono approcciati alla teoria degli universi paralleli, mi sono chiesta: perché non parlarne iniziando proprio da Giordano Bruno?


Quasi tutti conoscono la fine tragica della vita del filosofo italiano, ma in pochi sanno per cosa la Chiesa lo ha effettivamente condannato come eretico.
Nato a Nola nel 1548 e morto a Roma nel 1600, il suo genio e il suo enorme coraggio lo hanno portato a parlare apertamente di un universo infinito in continua espansione e di universi paralleli, anticipando di quattro o cinque secoli i più moderni sviluppi scientifici, come la teoria delle stringhe o quella del multiverso.
 

lunedì 6 gennaio 2025

#Pensieri: Cosa offriamo oggi alla vita?

Strana la festa dell’Epifania: il terzo Governo Andreotti la tolse nel 1977 per poi essere reinserita dopo otto anni grazie alla richiesta che Alessandra Conti, all’epoca una ragazzina delle medie, fece al Presidente Sandro Pertini.


Ma a essere davvero strano è il fatto che per tutti noi è facile associarla alla vecchina – per la me bambina palese la moglie di Babbo Natale – quanto difficile trovarne il vero significato se guardiamo al presepe.

Sì, tutti conosciamo la storia dei re Magi: tre umili saggi, ricchi materialmente e spiritualmente al punto di essersi fidati di una Stella che poi li ha condotti da Gesù Bambino  regalandogli oro, incenso e mirra. Eppure, se solo guardassimo alla storia con maggiore attenzione, potremmo chiederci: e noi? Cosa offriamo oggi alla vita? 

venerdì 3 gennaio 2025

#Racconti: Siamo qui

Inizia un nuovo anno, con delle nuove possibilità per chi ha ancora il tempo. Quando si vive nell’illusione della sua presenza, quando lo sentiamo scorrere nel ticchettio degli orologi, nelle ossa che si fanno più fragili, nei capelli che ingrigiscono, nell’essere solo testimoni visivi dei figli e dei nipoti che vanno via sempre di fretta… ci fermiamo a riflettere come questo incidere sia circolare.

Da bambini un mese equivale a un’eternità, poi si cresce e improvvisamente un mese diventa un attimo, poi ancora torna di nuovo a sembrare eterno: uguale a quello prima. Ma quando arriva davvero questa eternità, ecco che tutto è confinato in un istante.

Lo vediamo. Vi vediamo. E continuiamo a chiederci dove state realmente.  

mercoledì 1 gennaio 2025

#The Beatles: Honey Pie

Tra i centouno e più motivi per amare i Beatles metterei il fatto che i testi delle loro canzoni sanno essere semplici e allo stesso tempo sembrano provenire da un qualsiasi poema della letteratura inglese.
È il caso di “Honey Pie”, pubblicato nel 1968, nel famoso “White Album”.

Un brano nel complesso classico, sul genere vaudeville – genere teatrale nato in Francia a fine Settecento e diventato celebre negli Stati Uniti a fine Ottocento, fino ai primi anni Trenta, con canzoni inserite negli spettacoli, solitamente a tema leggero, d’attualità e satirico – che se ascoltato chiudendo gli occhi ci catapulta nella Belle Époque, col crescere della popolarità del cinema.

Scritto da Paul McCartney, il brano porta ovviamente gli accrediti Lennon/McCartney.