giovedì 28 dicembre 2023

#Pensieri: La sottile arte di chiedermi chi sono

Mi aggiro tra i vicoli della città, tra i cunicoli del borgo, tra le fronde degli alberi e nel labirinto dei miei pensieri. 
Il monolite della mia smania di grandezza incombe su di me e blocca i raggi solari. Osservo incantato le onde del mare che, in lontananza, sembrano cullare il mondo.
Il cuore batte forte e tra me e il monolite la terra trema, frantumandosi in un crepaccio mastodontico. Il cielo si tinge di rosso per poi sfociare in un blu notte, attorno a me la radura rinsecchisce, gli alberi muoiono e i fiori scompaiono. Tutto è grigio, tutto è nero.

mercoledì 27 dicembre 2023

#Mitologia: Marte

Avevamo accennato alla mitologia legata a Marte nel culto latino quando avevamo affrontato la conoscenza della guerra. In quel caso era prettamente legata alla mitologia norrena e, in questi giorni, abbiamo anche trattato le rune associate alle figura di Tyr.
Come abbiamo avuto modo di vedere nei diversi articoli, la mitologia si insegue e si rincorre reinterpretandosi all’interno delle diverse culture e delle diverse società assumendo aspetti tanto associabili quanto dissimili.

In questo modo, nascono le piccole disambiguazioni tre le diverse divinità e possiamo notare come ognuna di esse possa assumere dei significati legati più o meno alla maturità. Se, infatti, Tyr incarnava il guerriero pronto al sacrificio e l’uomo più maturo ed esperto sul campo di battaglia, Marte (così come il suo corrispettivo greco, Ares) incarnava gli aspetti più funesti e violenti della guerra. Aspetti intrinsecamente legati al fatto che rappresentasse la virtù e la forza della natura e della gioventù. Di conseguenza, ciò che ne emergeva erano caratteristiche più legate alla pratica militare e all’immaturità. Era spesso raffigurato con un elmo, una lancia e uno scudo, simboli della sua natura bellicosa e il suo culto aveva luogo soprattutto durante le guerre, quando i soldati romani cercavano la sua protezione prima di intraprendere una campagna militare. Ogni uccisione sul campo di battaglia, tutto il sangue versato, erano considerati come una sorta di tributo per chiedere la sua benevolenza.

#Cinema&SerieTv: Scott Pilgrim Takes Off - Recensione

Scott Pilgrim è un ragazzo poco più che ventenne che vive a Toronto, in Canada. Suona il basso in una band sgangherata e vive alla giornata. La sua vita sembra tutto sommato tranquilla fino a che non incontra Ramona Flowers, una ragazza newyorkese appena trasferita in città. Scott riesce con fatica a ottenere un appuntamento con lei, un appuntamento che va però molto bene: i due si piacciono fin da subito. Scott, quindi, vuole chiedere a Ramona di mettersi insieme, ma non ha fatto i conti con l'oste, o meglio, con i sette Malvagi Ex della ragazza, i quali sfidano Scott in una battaglia che si preannuncia leggendaria. 

La serie di Scott Pilgrim Takes Off è basata sulla serie di albi a fumetti (quasi) omonima, Scott Pilgrim, scritta e disegnata dal fumettista canadese Bryan Lee O'Malley, il quale è creatore e co-sceneggiatore (insieme a BenDavid Grabinski) di questa serie animata in otto episodi. 

martedì 26 dicembre 2023

#Cinema&SerieTv: Aquaman e il regno perduto - Recensione

Che il regno della DC sia totalmente fuori rotta, lo sanno tutti i fan. Tra cast da dover rifare e trame da dover ripercorrere, non esiste una reale unica direzione. In questo senso, il secondo volume di “Aquaman” si incastra perfettamente attraverso il suo metatesto.     
Già il titolo lascia intuire quanto tutto sia quasi come un relitto in fondo al mare e questo benedetto “regno perduto” diviene quasi una metafora in grado di comunicare la totale assenza di riferimenti che caratterizza in questo periodo l’universo narrativo.

Dal 20 dicembre è arrivata questa sfortunata pellicola. Tra i fatti che hanno direttamente coinvolto una delle sue attrici comprimarie (Amber Heard) e tutti i diversi rimaneggiamenti che sono stati fatti, che ne avevano causato lo slittamento a fine anno, ci si prepara a congedare questo eroe senza troppe aspettative. Il risultato? Un film caotico, divertente e surreale in tutta la sua struttura. Una chiave che, però, funziona perché intrattenente e abbastanza dosata. Immaginate un mix di tutte le scene e le battute più iconiche di altri franchise targati Warner – e non solo – che si uniscono sotto la colonna sonora di “Born to be Wild”.

#Anime: Prendi il mondo e vai

Oggi parliamo di uno degli anime più commoventi, almeno per chi sta scrivendo questo articolo, degli anni Ottanta e Novanta: “Prendi il mondo e vai”.


Il titolo originale dell’opera è “Tatchi”, o meglio: “Touch”. Il manga è stato scritto e disegnato da Mitsuru Adachi e pubblicato in Giappone per la rivista Sunday di Shogakukan dal 1981 al 1986. In Italia lo pubblica la Star Comics tra il 1999 e il 2001.
L’anime, invece, è andato in onda per la prima volta in Giappone sulla Fuji TV dal 1985 al 1987; in Italia lo ha trasmesso Italia 1 dall’autunno 1988.

Sebbene sia quasi sconosciuto alle generazioni dopo i Millennial, il manga vince lo Shogakukan Manga Award 1983 per la categoria shōnen (genere indirizzato per lo più a un pubblico composto da adolescenti maschi) e fino al 2004 si sono registrate più di cento milioni di copie vendute. Insomma, per noi anni Ottanta è davvero un must.

Piccolo pensiero di Frè: sono totalmente grata alla me bambina che ha per prima cosa amato la sigla del cartone, perché è un inno motivazionale non da poco.

Ora, al solito: la trama è scritta in base ai nostri ricordi, con l’aiuto di Google per vari dettagli. Non esitate a correggere se vedete errori.

lunedì 25 dicembre 2023

#Racconti: Pensieri di un personaggio

È un intramezzo tra un racconto e un pensieri, ma si sa, noi scrittori quando non vogliamo affrontare la realtà tendiamo sempre a farla fare ai nostri alter ego: personaggi che creiamo a nostra immagine e somiglianza per far ricadere su di loro traumi, colpe, vittorie e ricompense.

Un meccanismo sadico dove creiamo vite solo per comprendere noi stessi. Ironico, vero? Chissà se questi altri, una volta librati nel mondo della realtà e lasciati vagare per le menti degli esseri umani acquisiscano una loro coscienza che permetta di domandarsi: chi mi ha creato? E soprattutto: perché?

#Mitologia: Aett di Tyr - Seconda Parte

Come accennato nell’articolo dedicato all’
alfabeto runico, nell’antichità il linguaggio delle Rune era utilizzato per ogni aspetto della vita: giuridico, commerciale, burocratico… e anche divinatorio.

Proprio come succede con l’astrologia, l’ordine dei simboli non è casuale ma scoprendo il loro significato ci si accorge di come il tutto stia a significare il Viaggio della Vita.

Le ventiquattro rune vengono divise in tre gruppi da otto, chiamati Aett, ognuno dei quali dedicato a un dio. Abbiamo così l’Aett di Freya, di Heimdall e di Tyr.

Oggi ci concentriamo sulla prima parte del terzo e ultimo Aett che prende il nome dal dio omonimo, dio della guerra paragonabile al nostro Marte, ma anche dio della giustizia. Il suo valore lo vediamo soprattutto nel mito del lupo Fenrir, in cui Tyr si sacrifica per il bene comune.

Questo Aett, quindi, prende in considerazione quei momenti della vita in cui capiamo che il nostro Ego va messo da parte per avanzare e far crescere l’intera collettività.