Di lui, però, parleremo meglio nei prossimi giorni perché oggi vogliamo soffermarci su “Schiavi della solitudine”, che noi abbiamo potuto leggere grazie alla Fazi Editore.
Eccoci quindi non solo a vedere come hanno risposto a queste domande le antiche società, ma anche a raccontare qualcosa che ancora adesso, dopo millenni e millenni di vita umana su questo pianeta, affascina un po’ tutti, credenti e non: il ruolo dell’essere umano su questo pianeta.
È capitato a tutti noi, almeno una volta nella vita, di contemplare il senso di tutto quanto, sentendoci piccoli, quasi una nullità nei confronti dell’Universo. Eppure, senza la nostra esistenza, tutto ciò che vediamo non sarebbe uguale a come è adesso. Basta mettere fine a una sola vita – animale o vegetale che sia – che questo cambierebbe in minima parte l’osservazione del tutto.
Allora, siamo davvero abitanti insignificanti di un minuscolo pianeta in una remota galassia, o contiamo qualcosa?