martedì 11 aprile 2023

#StorieRomane: Campo de' Fiori

Non è un quartiere, né un rione. È semplicemente una piazza, ma per ogni romano e turista Campo de’ Fiori è ovviamente molto di più, probabilmente difficile spiegare a parole. Potremmo definirla sede del mercato mattutino, o il cuore pulsante della movida notturna, tanto che persino la sua trasformazione al crepuscolo affascina chiunque abbia la fortuna di poterci passare. In verità, però, ci accorgiamo che ancora una volta non stiamo rendendo giustizia all’aria che lì si respira.

Forse basta sapere che alla persona che sta scrivendo questo articolo tremano sempre le gambe quando si ritrova davanti alla nota statua che si erge come un’araba fenice. O che ancora riesce a sentire il rumore dei cavalli e delle carrozze, le urla di mercanti e bambini ottocenteschi. Insomma, Campo de’ Fiori è a tutti gli effetti un teatro a cielo aperto, con la sua energia che come un’eco scorre impetuosa nei secoli. 

Si trova esattamente a metà tra il rione Parione (Piazza Navona) e il rione Regola (Piazza Farnese) e oggi vogliamo raccontarvi la sua storia. Prima, però, una curiosità: è l’unica piazza romana in cui non è presente una chiesa. Chissà perché...

#Libri: Il peso del coraggio

Il genere thriller è forse uno dei più difficili da scrivere, bisogna essere ben capaci di dosare la veridicità degli eventi e della psiche dei personaggi con continui colpi di scena e svolte inaspettate che tengono il lettore incollato, tanto da non mandarlo a letto neanche se gli occhi si chiudono e lacrimano per la stanchezza dopo un’intera giornata di studio o lavoro.

Ecco, questo è quello che è successo a noi con “Il peso del coraggio”, di Michele Navarra, che abbiamo letto in anteprima grazie alla Fazi Editore. Lo abbiamo divorato, leggendolo in soli tre giorni, due dei quali interamente passati al Romics!

Quindi già ve lo diciamo: sì, vale la pena acquistarlo!

lunedì 10 aprile 2023

#Cinema&SerieTv: I tre moschettieri - D'Artagnan

Tratto dal romando di Alexandre Dumas, il nuovo progetto su “I tre moschettieri” sperimenta con i diversi linguaggi mediali per poter riuscire a trarre nuova vita. Dal 1844, infatti, la storia che in molti conoscono si declina all’interno di diversi medium per poter far propri dei codici precedentemente inarrivabili. Presentato in anteprima proprio al Romics di quest’anno, abbiamo avuto modo di conoscere tutte le fasi di progettazione che hanno portato alla nascita di una dilogia declinata all’interno della riscrittura del romanzo, ma anche alla nascita di un manga così come la pellicola che arriva in sala proprio oggi 6 aprile.

La Gallucci Editore ha, infatti, portato all’interno del festival romano sia il libro, nel quale sono state inserite alcune delle scene del film, ma soprattutto il manga. Un linguaggio, dunque, che si adatta e si trasla all’interno di un’epoca ben diversa rispetto a quella in cui questa storia ha avuto inizio. L’obiettivo è quello di riuscire a intercettare un pubblico che, difficilmente, si avvina ai grandi classici della letteratura europea e che ha sentito parlare dei tre moschettieri solo grazie alle diverse rappresentazioni che sono state portate sul grande e piccolo schermo. Del resto, su questa storia, erano stati già ricavati degli anime, basti pensare alla serie animata andata prodotta dal 1987 composta da 52 episodi. Vi risuona nella testa la voce di Cristina d’Avena che canta la sigla di D’Artagnan e i moschettieri del Re?

#Eventi: Romics30 e tutti i sui colpi di scena

Raccontare quattro giorni di Romics non è mai facile, tanti gli eventi che si sono susseguiti e le emozioni che abbiamo avuto modo di vivere. Il 2 aprile si è conclusa la trentesima edizione del festival del fumetto, dell’animazione e del cinema che, due volte l’anno, anima i padiglioni della Fiera di Roma. Tra i 350 espositori italiani e internazionali si è registrato il record di accessi nella giornata di sabato, tanto che non si riusciva a camminare per raggiungere l’ingresso nord.

sabato 8 aprile 2023

#Racconti: Una psicosi

Con i medici non parlo. So già che cercheranno di imbottirmi di farmaci, magari mi interneranno pure in qualche clinica, ma ciò che sto vivendo è reale, non può non esserlo perché è la prima volta che provo emozioni così forti. 

Tutto iniziò quando la vidi per la prima volta in un sogno, la sua immagine sfumava ma la sua bellezza era qualcosa di concreto. Dimenticai tutto al risveglio, non saprei dire nemmeno indicativamente quanto tempo è passato da allora.

#Racconti: Un'altra speranza da custodire

*25 agosto 2032*

Ricordo quel giorno, mi trovavo isolato in quella camera d’hotel. L’avevo richiesto vista mare, la brezza che soffiava mi creava un lieve un conforto. Per lavoro mi ritrovavo l’ennesima volta fuori città e nonostante mi trovassi da solo in quella stanza, udivo una grande confusione, un rumore che percepivo solo io, nessuno che si avvicinava a me era in grado di sentirlo, nessuno era in grado di sentirmi. 

Potevo permettermi quella camera lussuosa, molto luminosa e arredata con quadri impressionisti e con mobili rifiniti fin nei dettagli. Aspettavo che la luce del sole diventasse fioca per uscire in balcone e fare grandi boccate di aria. Cercavo di godermi ogni dettaglio che quella camera potesse offrirmi, ogni gioco di luce e ogni particolare del paesaggio. 

venerdì 7 aprile 2023

#Racconti: Matilde

Aspettando che la pioggia smetta di ghermire le strade della città, una cupa ragazza si ritrova rannicchiata sul proprio letto a osservare con occhi vacui le gocce che si arenano sulla finestra.

Matilde è una ragazza dai capelli dorati, il viso di porcellana e due grandi occhi che richiamano il colore del cielo quando è sereno.

Forse è questo il motivo per cui non sopporta la vista della pioggia. Sembra allontanarla da quel cielo che si rispecchia luminoso nei suoi occhi.

Ma la pioggia oggi è solo un contorno, niente di più e niente di meno. Ormai Matilde ha capito che qualcosa non va, nel suo cuore le nubi sono presenze indipendenti dai colori del cielo.

Giorno dopo giorno, il mondo è sempre grigio e il suo cuore appassisce tra le lacrime scure che le rigano il volto nella penombra.

Cerca di convincersi che non è colpa sua, ma lo fa inutilmente perché un’altra voce nella testa le dice tutto il contrario.