Ed eccoci tornati con un nuovo appuntamento della serie: romanticherie e cinismo. Se non sai di cosa stiamo parlando è perché non abbiamo ancora chiamato in questo modo questa serie. Per quanto, in realtà, chi sta scrivendo questa recensione consideri le commedie romantiche (quelle fatte bene) come un ottimo “confort movie”, il cinismo con il quale ci approcciamo alla visione delle suddette ci contraddistingue. Vi consigliamo di recuperare l’articolo “il cinismo dietro le commedie romantiche natalizie” perché abbiamo iniziato la visione abbastanza prevenuti.
Sappiamo che, per le occasioni, la formuletta algoritmica con la quale vengono create le pellicole è presto ben fatta. Che sia Natale, o San Valentino, l’amore si presta bene per essere commercializzato sotto la formula di pilloletta in scatola. Sì, le pellicole sotto festività equivalgono a una dose di Tavor per tutti i single. Ci ricordano quando siamo soli e quanto schifo faccia esserlo. Ma quando non avviene questo, all’interno della narrazione, allora tutto prende una piega differente.