giovedì 5 novembre 2020

#Libri: Il Treno dei Bambini

Ogni libro lascia qualcosa al lettore, qualcosa che porterà per sempre dentro di sé. È il pezzo di una storia in cui ci siamo sentiti spettatori o protagonisti, se la scrittura lo prevedeva e se le emozioni descritte erano forti e ben chiare. Il libro che questa volta abbiamo recensito è “Il treno dei bambini”, un romanzo di Viola Ardone.

La storia è ambientata nella Napoli del dopoguerra, del 1946, con la povertà dilagante e le famiglie distrutte dalla miseria. Il protoginista è Amerigo Speranza, un bimbo di appena sette anni che vive solo in casa con la madre, Antonietta. La povertà la fa da padrone nella vita del piccolo, costretto ad ingegnarsi in tutti i modi per sopravvivere, senza cadere nell’illegalità: raccatta le pezze dai secchioni della spazzatura cosicchè la madre possa lavarle e venderle, dipinge i topi per farli sembrare criceti, conta e si dà punti a seconda delle scarpe dei viandanti che vede. Ogni dieci paia, ci sarà una sorpresa. La sua vita è una scommessa, dopotutto. Ma la scommessa più grande Amerigo la fa con la vita: la mamma acconsente a mandarlo al nord da una famiglia che per alcuni mesi si occuperà della sua salute e della sua istruzione, iniziativa del Partito Comunista che si offre di strappare i bambini dalla miseria. E così, come altri bambini, Amerigo viene caricato su di un treno verso il settentrione.

mercoledì 4 novembre 2020

#StorieRomane: Quartiere Corviale

scattata il 25 Ottobre 2020

Noi di 4Muses ci teniamo veramente tanto a non dimenticarci di nessuno e crediamo sia fondamentale conoscere e far conoscere tutte le realtà presenti di quella che è la nostra città, Roma.
Prendere le informazioni da internet sarebbe stato troppo facile, così come sarebbe stato troppo facile scrivere un articolo in base a quello che si sente dire in giro di questo quartiere.
L’attendibilità è un elemento fondamentale quando si scrive di qualsiasi cosa e da 4Muses non avrete mai informazioni che non siano state controllate e ricontrollate.

Per questo articolo ci è venuta in soccorso Chiara Occhini, una nostra carissima amica e disegnatrice (trovate qui il suo profilo di Instagram in cui posta tutti i suoi disegni) che si è prestata a farci da guida per quello che è il suo quartiere, il Corviale.

martedì 3 novembre 2020

#Costume&Società: Rivoluzione Russa

Così come il 2001, questo 2020 sarà un anno che passerà sicuramente alla storia per aver interferito in modo massiccio con le nostre paure, debolezze e insicurezze più nascoste. Forse è proprio per questo stato d’animo di depressione latente che molti di noi cercano di trovare conforto con eventi già accaduti secoli prima. I nostri professori di storia amavano ribadire: “Ricordatevi che la Storia si ripete. È un ciclo continuo. Per capire bene il presente e riuscire a prevedere il futuro, occorre studiarla per bene”. Ma un po’ tutti noi abbiamo forse delle lacune, o in preda al terrore che ci attanaglia, ragioniamo di pancia invece che di testa. A noi di 4Muses, non di rado, è capitato di leggere commenti sulle manifestazioni contro le chiusure anticipate in molte città; commenti che a volte ci hanno fatto storcere un pochino il naso.

lunedì 2 novembre 2020

#MustToWatch: Hocus Pocus

We put a spell on you!
 

Si, proprio così… noi di 4Muses vogliamo farvi un incantesimo accodandoci a 3 delle streghe più famose della storia cinematografica di casa Disney, così da far continuare Halloween ancora per un po'. Stiamo, ovviamente, parlando di Hocus Pocus; film del 1993 diretto da Kenny Ortega, il coreografo di High School Musical tra le altre cose. 

La storia inizia portandoci indietro nel tempo, siamo nel 1963 e le tre sorelle Sanderson sono intente nel rapimento di una giovane fanciulla così da poterle portar via l’essenza vitale. Le tre streghe vogliono essere belle e giovani per sempre e per farlo devono nutrirsi della linfa dei pargoletti, cosa che spingerà gli abitanti del villaggio vicino a cercar vendetta. Una volta catturate, le tre vengono impiccate, ma prima di poter essere private della vita Winifred, la maggiore, lancia un anatema in grado da preservare la loro vita anche a distanza di secoli. Trecento anni dopo, infatti, durante la notte di Halloween le tre torneranno nuovamente su questa terra. Noi non vogliamo dirvi altro, così da non rovinarvi la visione; sappiate che potrete recuperare questa pellicola direttamente sulla piattaforma di Disney+

sabato 31 ottobre 2020

#Halloween: Color del sangue

Sonia corre, trascinata per la mano da Gianluca, il suo fidanzato. Al contrario di lui, non è abituata a quello sforzo fisico. Gli tira il braccio per fargli capire di fermarsi, che ormai stanno scappando da parecchi minuti e che ci sono buone possibilità che il pericolo sia scampato.

Gianluca, però, sembra non accorgersi del suo richiamo, continua a correre. Pensa a quando tornerà a casa, a quando dovrà medicarsi davanti allo specchio i graffi causati dai rami che non è riuscito a vedere in tempo.
«Ci siamo quasi». dice di un fiato a Sonia.   

#Costume&Società: Tornare a vivere

Il 12 maggio 2020 David Sipress, vignettista del “The New Yorker”, pubblica una vignetta che ha fatto riflettere molto noi di 4Muses. Una donna legge il giornale e dice al marito: “È venuto fuori che non fu il meteorite a uccidere i dinosauri, ma lo stress della sua venuta”. Ci siamo chieste più volte, dall’apertura di questo blog, se fosse il caso di scrivere qualcosa sulla Pandemia, e ci siamo sempre risposte che non essendo il nostro campo, era meglio tacere.

I mesi sono passati, l’estate sembrava aver fatto ritrovare quel poco di lucidità che in molti mancava da marzo, ma le prime piogge e le giornate che si accorciano hanno fatto ripiombare i più nella psicosi.

venerdì 30 ottobre 2020

#Halloween: Un tranquillo venerdì notte

La notte era buia, fredda, come in un racconto di Edgar Allan Poe. 
Le lapidi, i loculi e i lumini elettrici erano stati appena ripuliti. 
In quel nero sembravano piccoli fuochi fatui. 
"Serata perfetta." mormorò 
Si sedette sul bordo della lapide appartenuta a Roberto Crocetta 1903-1999, e si accese una sigaretta; si bruciò la punta delle dita con il fiammifero e imprecò.
Guardò la luna quasi piena 
"E quindi domani è la grande prima notte?" 
Nessuna risposta, il vento fece frusciare i cipressi. 
"Tu da quanto sei così?" 
"Sono quasi cent'anni... sono sepolto là." ed indicò due tombe più avanti, i canini aguzzi brillarono illuminati dalla brace della sigaretta 
"Come mai sei qua?" chiese il ragazzotto sotto l'albero alle sue spalle