Così come il 2001,
questo 2020 sarà un anno che passerà sicuramente alla storia per aver interferito
in modo massiccio con le nostre paure, debolezze e insicurezze più nascoste.
Forse è proprio per questo stato d’animo di depressione latente che molti di
noi cercano di trovare conforto con eventi già accaduti secoli prima. I nostri professori di
storia amavano ribadire: “Ricordatevi che
la Storia si ripete. È un ciclo continuo. Per capire bene il presente e
riuscire a prevedere il futuro, occorre studiarla per bene”. Ma un po’ tutti noi
abbiamo forse delle lacune, o in preda al terrore che ci attanaglia, ragioniamo
di pancia invece che di testa. A noi di 4Muses, non di rado, è capitato di
leggere commenti sulle manifestazioni contro le chiusure anticipate in molte
città; commenti che a volte ci hanno fatto storcere un pochino il naso.
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martedì 3 novembre 2020
lunedì 2 novembre 2020
#MustToWatch: Hocus Pocus
Si, proprio così… noi di 4Muses vogliamo farvi un incantesimo accodandoci a 3 delle streghe più famose della storia cinematografica di casa Disney, così da far continuare Halloween ancora per un po'. Stiamo, ovviamente, parlando di Hocus Pocus; film del 1993 diretto da Kenny Ortega, il coreografo di High School Musical tra le altre cose.
La storia inizia portandoci indietro nel tempo, siamo nel 1963 e le tre sorelle Sanderson sono intente nel rapimento di una giovane fanciulla così da poterle portar via l’essenza vitale. Le tre streghe vogliono essere belle e giovani per sempre e per farlo devono nutrirsi della linfa dei pargoletti, cosa che spingerà gli abitanti del villaggio vicino a cercar vendetta. Una volta catturate, le tre vengono impiccate, ma prima di poter essere private della vita Winifred, la maggiore, lancia un anatema in grado da preservare la loro vita anche a distanza di secoli. Trecento anni dopo, infatti, durante la notte di Halloween le tre torneranno nuovamente su questa terra. Noi non vogliamo dirvi altro, così da non rovinarvi la visione; sappiate che potrete recuperare questa pellicola direttamente sulla piattaforma di Disney+.
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sabato 31 ottobre 2020
#Halloween: Color del sangue
Sonia corre, trascinata
per la mano da Gianluca, il suo fidanzato. Al contrario di lui, non è abituata
a quello sforzo fisico. Gli tira il braccio per fargli capire di fermarsi, che
ormai stanno scappando da parecchi minuti e che ci sono buone possibilità che
il pericolo sia scampato.
Gianluca, però, sembra
non accorgersi del suo richiamo, continua a correre. Pensa a quando tornerà a
casa, a quando dovrà medicarsi davanti allo specchio i graffi causati dai rami
che non è riuscito a vedere in tempo.
«Ci siamo quasi». dice di un fiato a Sonia.
#Costume&Società: Tornare a vivere
Il 12 maggio 2020 David
Sipress, vignettista del “The New Yorker”, pubblica una vignetta che ha fatto riflettere
molto noi di 4Muses. Una donna legge il giornale e dice al marito: “È venuto fuori che non fu il meteorite a
uccidere i dinosauri, ma lo stress della sua venuta”. Ci siamo chieste più
volte, dall’apertura di questo blog, se fosse il caso di scrivere qualcosa
sulla Pandemia, e ci siamo sempre risposte che non essendo il nostro campo, era
meglio tacere.
I mesi sono passati, l’estate sembrava aver fatto ritrovare quel poco di lucidità che in molti mancava da marzo, ma le prime piogge e le giornate che si accorciano hanno fatto ripiombare i più nella psicosi.
venerdì 30 ottobre 2020
#Halloween: Un tranquillo venerdì notte
La notte era buia, fredda, come in un racconto di Edgar Allan Poe.
Le lapidi, i loculi e i lumini elettrici erano stati appena ripuliti.
In quel nero sembravano piccoli fuochi fatui.
"Serata perfetta." mormorò
Si sedette sul bordo della lapide appartenuta a Roberto Crocetta 1903-1999, e si accese una sigaretta; si bruciò la punta delle dita con il fiammifero e imprecò.
Guardò la luna quasi piena
"E quindi domani è la grande prima notte?"
Nessuna risposta, il vento fece frusciare i cipressi.
"Tu da quanto sei così?"
"Sono quasi cent'anni... sono sepolto là." ed indicò due tombe più avanti, i canini aguzzi brillarono illuminati dalla brace della sigaretta
"Come mai sei qua?" chiese il ragazzotto sotto l'albero alle sue spalle
#Costume&Società: Napoli e il culto per Maradona
Napoli, si sa, è una città che vive di calcio, come poche altre al mondo. E, come tutte le città che vedono il calcio come una religione, ha bisogno di un dio che catalizzi tutte le attenzioni dei tifosi che fanno di questo sport un vero culto. E tutti sappiamo che questo dio risponde al nome di Diego Armando Maradona.
Considerato da molti il più grande calciatore di tutti i tempi, nonostante l'eterna disputa con Pelè, "El pibe de oro" ha rappresentato qualcosa di più per i napoletani, fin da quell'incredibile 5 luglio 1984, quando Maradona calcava per la prima volta il prato del San Paolo davanti a 80.000 persone in estasi. Tutti capirono, da quei pochi palleggi effettuati a centrocampo, che la storia del calcio a Napoli, di lì a poco, sarebbe inevitabilmente cambiata, e che Diego, oltre che profeta in patria, sarebbe diventato "meglio 'e Pelè" all'ombra del Vesuvio.
giovedì 29 ottobre 2020
#Halloween: Distorsione
Come ogni mattina, mi sveglio verso le sei e mezzo perché devo fare colazione o a metà mattina cominceranno a venirmi i crampi allo stomaco. Quindi mi faccio una doccia, mi asciugo per benino e mi vesto. Semplice, non mi piacciono i fronzoli. Un paio di jeans ed una felpa rossa andranno più che bene. Non mi importa del trucco, non ora per lo meno. Devo andare a scuola. Chi se ne frega del trucco. Mangio i miei cereali con il latte, mi lavo i denti, lego i capelli in una coda che mi arriva almeno fino al fondo della schiena e, con le sneakers che mi ha comprato papà per il compleanno, esco.
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