lunedì 15 giugno 2020

#StorieRomane: Lucrezia Borgia | Tra leggende e verità

Lucrezia Borgia ritratta dal Pinturicchio
nella Disputa di Santa Caterina
dell'Appartamento Borgia, Sala dei Santi
Roma, Vaticano
Oggigiorno parliamo spesso di fake news e di come possano facilmente rovinare la vita dei personaggi pubblici, ma non solo. Quando una notizia prende il via, è difficile che si fermi e, per quanto possa sembrare assurda o infondata, viene comunque data per certa. Basta pensare a Mia Martini per comprendere quanto una frase detta per invidia o gelosia, possa compromettere la figura di una persona e produrre danni irreversibili alla sua immagine e carriera.
     
Fake news e danni all’immagine non sono problemi solo degli ultimi anni. Sono tante le figure storiche ricordate o giudicate ancora oggi per cose mai fatte, o per errori che non hanno mai commesso. Una fra tutte è Lucrezia Borgia: litigiosa, avvelenatrice, invasata, assassina, incestuosa… la conosciamo per tutto ciò, ma perché la cultura popolare la definisce in questo modo, senza che ci sia anche solo una prova a supporto di tali tesi?

La sua vita non è mai stata facile: terza figlia di una locandiera romana, Vannozza Cattanei, e di un Cardinale spagnolo, Rodrigo Borgia, è dall’infanzia che deve fare i conti con le chiacchiere, per la relazione dei due genitori, quasi al livello di un matrimonio morganatico. Crescendo, si ritrova sempre più stretta alle pressioni del padre e del fratello Cesare, entrambi assetati di potere. Diventare il duecento quattordicesimo Papa con il nome di Alessandro VI non placa gli animi di Rodrigo, che continua a volere per i suoi figli quanto più potere possibile. È lui che decide ogni più piccolo dettaglio della vita di Lucrezia.

Ciò di cui possiamo parlare, a prove certe, è l’enorme attaccamento che Lucrezia ha avuto nei confronti della sua famiglia d’origine.    
L’estrema fedeltà e la grande abnegazione l’hanno portata a dare il massimo su ogni campo, ad affrontare al meglio ogni prova. Arriva persino a dover rinunciare a due figli: Giovanni e Rodrigo (il primo, conosciuto come l’Infans Romanus, nato da una relazione clandestina con un cameriere del padre; il secondo nato dal matrimonio con Alfonso d’Aragona) per andare in sposa ad Alfonso I d’Este.

È proprio a Ferrara che Lucrezia ha il suo riscatto: sono la sua bellezza, l’intelligenza e la sua bontà che la fanno ben volere alla corte e alla popolazione ferrarese.      
Sa discutere di politica, si dimostra un’ottima diplomatica e aiuta le persone più povere senza dare clamore. È lei ad amministrare il ducato quando il marito è via, ed è sempre lei a volere accogliere a corte poeti e umanisti del tempo, tra i quali: Ludovico Ariosto, Pietro Bembo ed Ercole Strozzi.

Perché, quindi, le voci fatte girare da Giovanni Sforza, suo primo marito, e da molti altri nemici dei Borgia, hanno ancora così tanto credito ai giorni nostri? Perché non riusciamo a vedere la figura di Lucrezia Borgia per quella che è stata in realtà?

È stata una donna che ha sofferto, è stata usata dalla sua famiglia come merce di scambio in favore di potere e prestigio, eppure non si è mai data per vinta. Ha tirato fuori il meglio di sé da ogni situazione negativa, ha aiutato i meno fortunati, ha dato prestigio al Ducato di Ferrara e tenuto ottimi rapporti con gli uomini più importanti dell’epoca.
Lucrezia è stata una donna dedita all’arte e alla politica, all’umanità e ai giochi di potere. È stata una donna completa con le sue sicurezze e insicurezze, con la sua freddezza e la sua emotività.    
 
Dopo quasi cinquecentouno anni dalla sua morte, è arrivato il momento di concederle il prestigio e il riconoscimento che merita.


“Oso dire che né all’epoca sua, né per molti anni ancora, si sia mai più vista una principessa così gloriosa, perché era bella, buona, dolce, e cortese, verso ciascuno. […] e per quanto sia certo che suo marito fosse un savio e ardimentoso sovrano, la suddetta dama, in virtù delle sue buone grazie, gli ha procurato buoni e leali servitori.”

Per una visione più approfondita sulla vita di Lucrezia Borgia, consiglio la lettura di “Lucrezia Borgia, la perfida innocente” di Geneviève Chastenet. Lo potete acquistare cliccando su questo link.

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