È la secondogenita di Lee e Louise Eastman; assieme a lei e al fratello maggiore John si aggiungeranno poi Laura e Louise.
Gli Eastman sono una famiglia di ceto alto, discendenti della famiglia ebrea-russa emigrati con il cognome originario di Epstein. Quando si dice il destino, eh?
Lee aveva studiato presso Harvard, divenendo un consulente legale, soprattutto per i personaggi dello spettacolo. Louisa proveniva da una famiglia proprietaria di una catena di grandi magazzini.
L’infanzia di Linda, insomma, è più che tranquilla, e fin da bambina si plasma nei ritmi e nelle abitudini dei personaggi famosi, in quanto il padre era molto amico dell’attore western William Boyd, del musicista Tommy Dorsey e del compositore Jack Lawrence, che proprio nel 1947 le dedica il brano “Linda” come ringraziamento per Lee e le sue consulenze legali. Il brano sarà il primo di una lunghissima serie…
Dopo aver frequentato il liceo, nel
1959 si iscrive al Vermont College per studiare Arte. Finiti lì gli studi,
decide di proseguirli all’Università dell’Arizona ma la vita mischia le carte
con un tragico evento. Nel 1962 la madre muore in un incidente aereo. Linda,
come tutta la famiglia Eastman, ne è profondamente sconvolta, non sa come
uscirne e cerca appiglio nel suo fidanzato, l’antropologo Joseph Melville See
che sposa praticamente subito.
Alla nascita della loro prima figlia, Heather Louise, avvenuta il 31 dicembre
1962, Joseph deve partire per un anno per l’Africa. La lontananza e i caratteri completamente diversi, mandano in crisi il matrimonio, così i due decidono di divorziare
tre anni più tardi.
Nonostante questo uragano di eventi in così pochi mesi, Linda si laurea in Storia dell’Arte e inizia a frequentare il corso di fotografia di Hazel Archer.
Conclusi del tutto gli studi, è ora di mettere in pratica il talento affinato e, tornata a New York, lavora presso la rivista Town and Country come assistente editoriale, per poi entrare nei backstage del noto locale Fillmore East, nell’East Village di Manhattan, dove si esibivano gli artisti più promettenti del panorama rock.
In quel periodo è fidanzata con il suo collega David Dalton che rimane affascinato dal modo in cui lavora e con il quale si fa rispettare da tutti gli artisti che, come possiamo immaginare dato il genere rock, non sempre possono definirsi dei gentiluomini.
È proprio la combo tra talento,
professionalità e carattere che nell’estate del 1966 le fa cambiare vita:
Linda si trova come unica fotografa sul Sea Panther, lo yacht dove i Rolling
Stones hanno tenuto la prima conferenza stampa americana.
I suoi scatti, quindi, sono gli unici ufficiali dell’evento e le testate
giornalistiche li mandano in giro per il mondo, ottenendo l’attenzione anche di
moltissimi altri gruppi musicali internazionali.
Nello stesso anno i Beatles approdano negli States per il loro ultimo concerto
e Linda è presente anche alla loro conferenza, anche se non può avvicinarsi a
nessuno di loro.
Contrariamente al volere del padre,
che non desiderava per la figlia una carriera da fotografa, Linda prosegue
nella sua strada e in pochi mesi fotografa Aretha Franklin, Jimi Hendrix, Bob
Dylan, Eric Clapton, i Doors, gli Animals, Neil Young. Sarà proprio la foto a
quest’ultimo a essere utilizzata come copertina dell’album Sugar Mountain –
Live (1968).
La foto di Clapton, per la rivista Rolling Stones, la immortala nella storia:
Linda è la prima donna a pubblicare una fotografia in copertina, per il numero
dell’11 maggio 1968.
Nel 1967 Linda Eastman è ormai una fotografa affermata e ricercata in ogni evento americano. Così decide di alzare l’asticella e volare nel Regno Unito per farsi conoscere anche lì.
A Londra trascorre le sue serate al Bag O’Nails Club, dove è assiduo frequentatore Paul McCartney. I due si conoscono in una di queste serate, e poi si rincontrano nuovamente al party di presentazione del disco Sgt. Pepper’sLonely Hearts Club Band.
Per i due è un colpo di fulmine, ma il lavoro di Linda e soprattutto la figlia, fanno sì che la loro relazione sia spesso intervallata da lunghi periodi di lontananza, dove lei deve tornare negli Stati Uniti.
Decidono di continuare a stare insieme per altri due anni e nel 1969 lei si trasferisce definitivamente a Londra assieme a Heather. Linda rimane incinta qualche mese dopo, così anche per Paul è giunto il momento del matrimonio in fretta e furia, che avviene il 12 marzo 1969 all’ufficio municipale di Maryylebone, Londra. In occasione della luna di miele nella città di origine di Linda, lui può conoscere la sua nuova famiglia acquisita.
Paul adotta ufficialmente Heather e la neo famiglia, ormai reduce dallo scioglimento dei Beatles, decide di trasferirsi in una fattoria scozzese. Lì nascono due brani dedicati a Linda: “The Lovely Linda” e “Maybe I’m Amazed”.
Il 28 agosto 1969, alla clinica
londinese St. John’s Wood, viene al
mondo Mary Anna McCartney.
Durante questo periodo Paul dà lezioni a Linda di canto e pianola e nel 1971,
assieme a Denny Laine, mettono su un gruppo: i Wings, che rimarrà in attività
per dieci anni.
Tornare in vetta alle classifiche non è facile, soprattutto con una carriera
alle spalle come quella dei Beatles e infatti l’accoglienza non è delle
migliori.
Ma arrancando un po’, il gruppo riesce comunque a trovare la sua strada.
Nel frattempo alla famiglia si aggiungono Stella Nina McCartney, 13 settembre 1971, e James Louise McCartney, 12 settembre 1977.
Più o meno con la nascita di James,
i McCartney decidono di dedicarsi al vegetarianesimo, dieta che la famiglia segue ancora oggi.
Linda pubblica ben tre libri di ricette vegetariane: “Linda McCartney’s Home
Cooking” (1989), “Linda’s Kitchen” (1995) e Linda McCartney on Tour (1998).
Ma non finisce qui, diventa attivista per i diritti degli animali, collaborando
e supportando le associazioni: PETA (People for the Ethical Treatment of
Animals), Council for the Protection of Rural England, Greenpeace e Friends of
the Earth.
Nel 1995 le viene diagnosticato un
cancro al seno.
Il 17 aprile 1998, a Tucson, Arizona, Linda muore circondata dalla sua
famiglia.
L’anno seguente Chrissie Hynde e Carla Lane organizzano al Royal Albert Hall il “Concerto per Linda”, nel quale si esibisce anche Paul McCartney.
Nel 2000 Paul dona due milioni di sterline al Memorial Sloan-Kettering Cancer Center, dove Linda è stata in cura a patto che nessun animale venisse mai utilizzato come cavia durante le ricerche.
Nello stesso anno apre il Linda McCartney Centre, una clinica per malati di cancro al Royal Liverpool University Hospital.
È stata una donna che, sicuramente agevolata da ogni suo mezzo, è riuscita non solo a elevarsi nella carriera, ma anche e soprattutto a prodigarsi per gli altri.
Ha portato avanti i valori di pace, amore, fratellanza e diritti per gli animali, in una società che stava muovendo i suoi primi passi verso il consumismo e l’arroganza più sfrenati.
Nessun commento:
Posta un commento