mercoledì 17 aprile 2024

#TheBeatles: I saw her standing there

Prima c’era il silenzio, poi è arrivato il 1963”. Partono le prime note di “I saw her standing there” ed è così che i Riding Sixties hanno dato il via al loro concerto, il 22 marzo come quinta tappa del festival romano “Come un’armonia”.


Da beatlemaniaci quali siamo, troviamo spesso scontato come i Beatles abbiano rivoluzionato la cultura pop partendo proprio dalla musica. forse non ce ne rendiamo effettivamente conto, un po’ come non stiamo troppo a riflettere sul sole e sul fatto che il suo esistere dia vita a tutti noi.

La canzone di cui parliamo oggi, “I saw her standing there”, appunto, è la spartiacqua della civiltà prima e dopo i Beatles. È uscita nel 1963, come primo brano per il loro album di esordio “Please Please Me”, ma in realtà è stata scritta molto prima, da un adolescente Paul McCartney che poi l’ha presentata a un altrettanto adolescente John Lennon per lavorarla insieme. È questo a essere incredibile: erano solo adolescenti.

Per chi ama le fan fiction: qui trovate un extra di Penny Lane, proprio su questo brano.

Well she was just seventeen
(Allora, aveva solo diciassette anni)
You know what I mean
(Sai cosa voglio dire)
And the way she looked was a way beyond compare
(E il suo aspetto non aveva paragoni)
So how could I dance with another
(Quindi come avrei potuto ballare con un’altra)
Ooh when I saw her standing there
(Ooh quando l’ho vista lì in piedi)

Well she looked at me
(Allora, lei mi ha visto)
And I, I could see
(E allora ho capito)
That before too long I’d fall in love with her
(Che mi sarei subito innamorato di lei)
She wouldn’t dance with another
(Lei non avrebbe ballato con qualcun altro)
Ooh when I saw her standing there
(Ooh quando l’ho vista lì in piedi)

Well my heart went boom
(E allora il mio cuore ha fatto boom)
When I crossed that room
(Quando ho attraversato quella stanza)
And I held her hand in mine
(E ho stretto la sua mano nella mia)

Oh we dance through the night
(Oh abbiamo ballato tutta la notte)
And we held each other tight
(E ci siamo tenuti stretti)
And before too long I fell in love with her
(E mi sono subito innamorato di lei)
Now I’ll never dance with another
(Ora lei non ballerà con nessun altro)
Ooh when I saw her standing there
(Ooh quando l’ho vista lì in piedi)

Spesso, quando parliamo di canzoni scritte da Paul, raccontiamo anche di come lui sia affascinato dalla letteratura inglese. In “Saw her standing there” c’è certamente anche questo, ma non solo.

Come accennato nell’introduzione, sia lui che John erano adolescenti quando hanno completato il brano, e come spesso accade nella mente dei diciassettenni che si danno all’arte, il talento è ancora grezzo e così tirano fuori tutto quello che hanno dentro e che hanno da poco appreso.

Paul racconta di come avesse la testa piena dei cantanti che ascoltava al tempo: Hoagy Carmichael, Harold Arlen, George Gershwin, Johnny Mercey e quando si diede alle prime canzoni da lui stesse scritte, lo fece pensando alla lezione sui distici del suo insegnante di inglese Alan Durband, rimanendo colpito dall’espressione “beyond compare”, compreso nel Sonetto 18 di ShakespeareShall I compare thee to a summer’s day?” (trad. “Dovrei paragonare te a un giorno d’estate?” mixando i contenuti delle canzoni tradizionali irlandesi – ricordiamo che sono le origini di Paul, così come dei moltissimi abitanti di Liverpool – dove spesso la donna veniva descritta come “senza paragoni”, “beyond compare”, appunto.

“Ho scritto molte canzoni, ma molte spiccano nel gruppo, e se dovessi scegliere quelle che secondo me sono tra le cose migliori che ho fatto negli anni, fra queste includerei probabilmente I saw her standing there. Anzi, certamente la includerei.”

- Paul McCartney

Ma come è nata questa iconica canzone?

Paul racconta di un giorno in cui stava in casa sua assieme a John per fumare del tè (niente censura, era proprio tè) e di come gli venne spontaneo canticchiare i primi versi: “She was just seventeen/She’d never been a beauty queen” (trad. “Aveva appena diciassette anni/Non era mai stata una reginetta di bellezza”), solo che a John non convinceva il secondo, così l’obiettivo comune divenne quello di eliminare “beauty queen”, cosa che è avvenuta – con un bel po’ di fatica e dopo molto tempo – aggiungendo “you know what I mean” (trad. “sai cosa voglio dire”).


Dal momento della sua uscita il brano divenne da subito famoso, portando l’album che lo conteneva, il loro primo album, a rimanere primo nelle classifiche per trenta settimane e rimanendo nella top ten per le successive quaranta solo dopo l’uscita del loro secondo: “With the Beatles”.


Chissà cosa sarebbe successo al mondo se Paul non avesse mai concepito dal suo inconscio questa canzone. I Beatles sarebbero comunque divenuti i Beatles? C’è da considerare che “Love me do”, “P.S. I love you”, “Please please me” e “Ask me why” erano già usciti come singoli, ma noi crediamo – con molto senno di poi essendo nati una generazione dopo chi l’ha ascoltate per la prima volta – che “I saw her standing there” sia stata la conferma che i Beatles non erano come gli altri.

Nessun commento:

Posta un commento