Quando ci approcciamo ai libri della Fazi Editore si costituisce uno strano rapporto con le sue pagine. Abbiamo avuto modo di leggere in anteprima “L’immortale”, romanzo scritto da Catherynne Valente, che ci porta all’interno dello strano confine tra realtà e magia. I libri di questa casa editrice ci spingono a valicare porte talmente tanto sconosciute da farci entrare in una sorta di stato di trance. L’immortale, in particolar modo, è stato un testo complesso e vitale, ma anche intrigante e mistico.
Siamo a San Pietrogrado, in una Russia in pieno regime comunista. Il nuovo si batte col vecchio, il rosso cancella a colpi mortali tutto ciò che non lo riguarda. Il sangue percorre le vie, la fame e il gelo sono compagni di vita. La vita di Marja Morevna, però, è pronta a essere sconvolta dall’arrivo di Koščej l’Immortale. Lo Zar della vita la condurrà ai confini del suo regno, permettendole di vivere come una Zarina, ma a caro prezzo. Dovrà affrontare delle prove, per poter dimostrare d’esser degna dell’amore dell’uomo. Non è tutt’oro quel che luccica e la giovane verrà totalmente prosciugata da questo cieco amore e dall’eterna lotta che vede protagonisti Koščej e lo Zar della Morte.
Stremata deciderà di tornare nella propria dimora d’infanzia, ma lì verrà colta dalla fame e dal freddo della Seconda Guerra Mondiale.
Illustrazione di Zvorykin |
Realtà e magia, dunque, si alternano nella vita di Marja, dispiegandosi come un’eterna storia fatta per tornare ancora e ancora. Come dicevamo, la lettura è stata davvero intensa e a tratti molto complessa. Forse perché eravamo spinti dalla spietata ricerca di un significato, ma molto spesso la vita un senso non ce l’ha (tanto per citare il testo di una famosa canzone). Quando l’amore è così forte da renderti inerme davanti a ogni singola scelta, quando la fame è tale da annullare la tua volontà, si inizia a ballare una lenta danza tra vita e morte. Marja, in questo modo, muove i suoi incerti passi in un mondo strano, unico e complesso. I confini diventano sempre più labili e le certezza sempre più vaghe.
Illustrazione di Ivan Bilibin |
Catherynne Valente da nuova linfa a questa favola russa in cui non esistono buoni o cattivi, ma solo realtà e magia. Nuova linfa per storie che meritano di essere riproposte al pubblico, così da poter diventare via via più potenti. Facendo una ricerca online è difficile riuscire a trovare una trasposizione univoca di queste leggende russe, in questo modo cambiano i dettagli ma quasi mai il contenuto di ciò che veniva tramandato.
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