Parlare, però, è l'unico modo che abbiamo per combattere l'ignoranza, e in questi ultimi giorni più che mai è necessario dover informare e non rimanere in silenzio.
Crediamo proprio che Maschile Singolare sia un buon punto da cui iniziare.
In giapponese Berusaiyu no bara (Le rose di Versailles), in italiano semplicemente: Lady Oscar. Nato dalla mente di Riyoko Ikeda, il manga è uscito in Giappone dal maggio 1972 al dicembre 1973. Bisogna attendere sei anni prima che l'anime sia trasmesso per la prima volta, sulla rete Nippon Television.
In Italia approda negli anni Ottanta e ottiene fin da subito un immenso successo. Le due sigle italiane, una cantata da I cavalieri del re e l’altra da Cristina D’Avena, sono ancora adesso cantate da grande e piccini.
Ma come mai un manga/anime che in origine doveva essere incentrato sulle donne parigine pre e durante rivoluzione francese, è diventato totalmente dedicato a Oscar? Cerchiamo di capirlo insieme…
Che lo seguiate o meno, lo Zecchino d’Oro è entrato nelle nostre vita; canzoni come: "Il valzer del moscerino", "Il coccodrillo come fa", "Le tagliatelle di nonna Pina", "44 gatti"… sono ormai al pari delle filastrocche più tradizionali. Le conoscono bambini e adulti, e non esitiamo a farle conoscere anche ai bambini nati negli anni '20 del Duemila.
Nicola Rocca è diventato uno degli scrittori che amiamo maggiormente leggere e di conseguenza recensire. Vi lasciamo i link degli articoli passati, partendo sa Scheletri nell'armadio. Oggi, con Gigolò, ritroviamo il commissario David Walker, già ampiamente conosciuto in precedenza in La morte ha l'oro in bocca e Il Discepolo.
“Ciò che sta davanti a noi e ciò che sta dietro di noi sono iniezie in confronto a ciò che sta dentro di noi.”
-Oliver Wendell Holmes
Potreste già avere delle risposte grazie alla serie Netflix dedicata alla meditazione: “Le guide di Headspace”, dove in soli venti minuti una voce vi elenca i benefici della meditazione dal punto di vista scientifico e poi vi accompagna in una meditazione guidata. Ma se ciò non vi basta, proseguite con la lettura di questo articolo.
Merda d'artista n°33, Piero Manzoni, 1961. |