Attenzione, questo articolo contiene spoiler sulla pellicola.
Conoscete Jordan Belfort? Sicuramente sì, anche se non avete mai visto The Wolf of Wall Street, capolavoro del 2013 diretto da Martin Scorsese, prodotto da Martin Scorsese, Leonardo DiCaprio, Riza Aziz, Joey McFarland ed Emma Tillinger Koskoff e ispirato dall'omonima biografia del 2007 di, appunto, Jordan Belfort.
Conoscete Jordan Belfort? Sicuramente sì, anche se non avete mai visto The Wolf of Wall Street, capolavoro del 2013 diretto da Martin Scorsese, prodotto da Martin Scorsese, Leonardo DiCaprio, Riza Aziz, Joey McFarland ed Emma Tillinger Koskoff e ispirato dall'omonima biografia del 2007 di, appunto, Jordan Belfort.
Classe 1962, Jordan Belfort (nel film interpretato da Leonardo DiCaprio) nasce il 9 Luglio nel Bronx, quartiere a Nord di New York ed è uno scrittore, coach motivazionale e imprenditore, oltre che fondatore della Stratton Oakmont ed ex broker di Wall Street.
Uno dei più importanti e talentuosi del mondo, osiamo dire, dato che per guadagnare un milione di dollari alla settimana di sicuro non devi essere proprio scarso.
Ma come ci è arrivato a un milione alla settimana? Ebbene, la sua storia da dipendente della storica azienda di investimenti L.F. Rothschild fu molto, molto breve.
Uno dei più importanti e talentuosi del mondo, osiamo dire, dato che per guadagnare un milione di dollari alla settimana di sicuro non devi essere proprio scarso.
Ma come ci è arrivato a un milione alla settimana? Ebbene, la sua storia da dipendente della storica azienda di investimenti L.F. Rothschild fu molto, molto breve.
Durò un giorno, per la precisione.
Venne assunto il 19 Ottobre 1987, giorno conosciuto nella finanza come "Lunedì Nero", in cui il mercato mondiale subì un vertiginoso e improvviso crollo in borsa, il più grave della storia economica.
Come potrete immaginare, la L.F. Rothschild fallì e chiuse i battenti dopo quasi un secolo di vita.
Come potrete immaginare, la L.F. Rothschild fallì e chiuse i battenti dopo quasi un secolo di vita.
Lì comunque conobbe Mark Hanna (Matthew McConaughey), che lo introdusse per la prima volta nel mondo del brokeraggio e allo stile di vita di sesso, droga, alcol e truffe che Belfort adotterà per buona parte della sua vita.
A due anni dal fallimento dell'L.F. Rothschild, Belfort fonda con Danny Porush (nel film chiamato Donnie Azoff e interpretato da Jonah Hill) la sopracitata Stratton Oakmont, azienda di vendita di penny stocks e azioni di piccole società di dubbia legalità e possibilità di crescita.
Questo è quanto: aggiungete delle ottime capacità oratorie e manipolative, la smania per i soldi, una bella dose di arrivismo e faccia tosta, et voilà.
A due anni dal fallimento dell'L.F. Rothschild, Belfort fonda con Danny Porush (nel film chiamato Donnie Azoff e interpretato da Jonah Hill) la sopracitata Stratton Oakmont, azienda di vendita di penny stocks e azioni di piccole società di dubbia legalità e possibilità di crescita.
Questo è quanto: aggiungete delle ottime capacità oratorie e manipolative, la smania per i soldi, una bella dose di arrivismo e faccia tosta, et voilà.
"Jordan: Vendimi questa penna.
Brad: Ti devo vendere questa penna?
Jordan: Si, dai, fammi vedere.
Brad: Mi faresti un favore? Scrivi il tuo nome su quel tovagliolo.
Jordan: Non ho la penna.
Brad: Eccola! Basta che domandi.
Perché inserire questo film nei Musttowatch? Noi di 4Muses siamo sinceramente convinte che tutti debbano essere - per certi versi - un po' Jordan Belfort.
Diciamoci la verità, non è una persona da ammirare per la maggior parte delle azione da lui compiute (per dirne solo una, ha ancora oggi da rimborsare 110,4 milioni di dollari alle 1513 persone che ha truffato nei sette anni di attività della Stratton Oakmont), ma è innegabile che il suo spirito imprenditoriale e la sua faccia tosta siano a dir poco ammirevoli (non a caso oggi è un coach motivazionale di tutto rispetto), e tutti dovremmo un po' star zitti e imparare da lui.
Diciamoci la verità, non è una persona da ammirare per la maggior parte delle azione da lui compiute (per dirne solo una, ha ancora oggi da rimborsare 110,4 milioni di dollari alle 1513 persone che ha truffato nei sette anni di attività della Stratton Oakmont), ma è innegabile che il suo spirito imprenditoriale e la sua faccia tosta siano a dir poco ammirevoli (non a caso oggi è un coach motivazionale di tutto rispetto), e tutti dovremmo un po' star zitti e imparare da lui.
"Non avrai altri dei di fronte a me. Non ti farai idolo né immagine alcuna di ciò che è lassù nel cielo, né di ciò che è quaggiù sulla terra, né di ciò che è nelle acque sotto terra. Non ti prostrerai davanti a loro e non li servirai."
- Es20,3-5.
Sisi, proprio lui, il Primo Comandamento.
Jordan Belfort è il caso più eclatante di come affidarsi agli idoli terreni non porti che alla rovina.
Per carità, nessuno qui dice che non si debbano inseguire i propri sogni o che non si debba desiderare la ricchezza, o la fama, o qualsiasi cosa si possa desiderare a questo mondo, ma tutto sta in come si desiderano queste cose, quanto attaccamento si ha, quanta morbosità.
Non ci sono Santi né Madonne che tengano (per rimanere in tema): potete essere atei, agnostici, islamici, cattolici, cristiani, buddisti, induisti o quello che vi pare, non è importante, ma che nessuno ci venga a dire che l'attaccamento morboso a qualsiasi idolo terreno sia positivo, perché non accettiamo questo discorso.
Allo stesso modo, non accettiamo che vengano fatti discorsi assurdi come: "i soldi rovinano le persone", "la fama e il potere ti fanno diventare una persona orribile".
Non esiste né in cielo, né in terra.
Non i soldi, ma l'approccio che si ha con essi rovina le persone e non il potere o la fama, ma come ci si prepara a queste determina la modalità di utilizzo di quest'ultime.
Abbiamo una quantità di esempi quasi infinita ad avvalorare questo discorso, basta buttare un occhio ai libri di storia o anche solo ai social che tutti utilizziamo quotidianamente; ci sono esempi ovunque, dai cantanti agli imperatori, dagli influencer ai poeti.
Jordan Belfort è il caso più eclatante di come affidarsi agli idoli terreni non porti che alla rovina.
Per carità, nessuno qui dice che non si debbano inseguire i propri sogni o che non si debba desiderare la ricchezza, o la fama, o qualsiasi cosa si possa desiderare a questo mondo, ma tutto sta in come si desiderano queste cose, quanto attaccamento si ha, quanta morbosità.
Non ci sono Santi né Madonne che tengano (per rimanere in tema): potete essere atei, agnostici, islamici, cattolici, cristiani, buddisti, induisti o quello che vi pare, non è importante, ma che nessuno ci venga a dire che l'attaccamento morboso a qualsiasi idolo terreno sia positivo, perché non accettiamo questo discorso.
Allo stesso modo, non accettiamo che vengano fatti discorsi assurdi come: "i soldi rovinano le persone", "la fama e il potere ti fanno diventare una persona orribile".
Non esiste né in cielo, né in terra.
Non i soldi, ma l'approccio che si ha con essi rovina le persone e non il potere o la fama, ma come ci si prepara a queste determina la modalità di utilizzo di quest'ultime.
Abbiamo una quantità di esempi quasi infinita ad avvalorare questo discorso, basta buttare un occhio ai libri di storia o anche solo ai social che tutti utilizziamo quotidianamente; ci sono esempi ovunque, dai cantanti agli imperatori, dagli influencer ai poeti.
Noi spesso ci ritroviamo a pensare a tutto ciò che vogliamo dalla vita e a domandarci: "è tanto, tantissimo, ma ora come ora siamo pronte? Riusciremo a sopportare il peso di tutto quello che desideriamo? Abbiamo la preparazione adatta? Siamo forti abbastanza?"
E voi, se domani mattina vi crollasse addosso tutto quello che desiderate nella vostra vita, riuscireste a sopportarne il peso?
Avete la preparazione adatta?
E voi, se domani mattina vi crollasse addosso tutto quello che desiderate nella vostra vita, riuscireste a sopportarne il peso?
Avete la preparazione adatta?
Siete forti abbastanza?
Siete sicuri?
Siete sicuri?
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