lunedì 1 dicembre 2025

#Costume&Società: Siamo diventati troppo consapevoli? L’epoca del sovraccarico emotivo e delle diagnosi social

Nella sala d’attesa del mio medico curante, tra i tanti cartelli informativi, ve ne è uno che ci mette in guardia dalle diagnosi fatte su internet. Da ipocondriaca doc lo leggo a ripetizione, sperando così mi si ficchi in mente l’idea che non devo cedere alla ricerca su Google ogni volta che avverto uno strano sintomo.

L’ultima volta allo studio, dove non prende internet e quindi ho parecchio tempo per riflettere, ho pensato che oggigiorno oltre alle facili autodiagnosi fisiche ci si mettono anche quelle psicologiche. 

I guru da strapazzo che impazzano su TikTok o Instagram, pronti a farci riconoscere con assoluta facilità ed esattezza i cinque segnali del narcisista di turno, a darci la diagnosi del nostro trauma infantile, a trattare di ansia o ADHD, sono sempre dietro lo scroll intaccando la già vacillante ragione di un qualsiasi soggetto ipocondriaco.


Se da una parte tutto ciò è positivo perché ci aiuta a rendere la psicologia più accessibile a tutti, guardandola come un modo per migliorarci e non più come una materia confinata ai pazzi, dall’altra l’estrema banalizzazione delle sedute di terapia rivela un uso improprio di concetti clinici altamente complessi.

venerdì 28 novembre 2025

#DivinaCommedia: Canto XX - Purgatorio

Continua il nostro viaggio alla scoperta della Divina Commedia dal punto di vista esoterico.


Oggi analizziamo il ventesimo canto del Purgatorio. Vedremo ancora gli avari e i prodighi, capendo molto di più di questo peccato grazie al racconto di Ugo Capeto, fondatore della dinastia Capetingi e figura protagonista assoluta del canto. 

Al solito, vi ricordiamo che analizziamo il canto solo ed esclusivamente dal punto di vista esoterico, comparandolo con quello che è stato ed è il nostro cammino spirituale. Questi articoli, insomma, servono solo come spunti di riflessione su noi stessi, dove ogni protagonista che incontriamo è una nostra parte

giovedì 27 novembre 2025

#Cinema&SerieTv: Uno splendido errore

Da appassionata di teen drama mi sono sempre chiesta se la bellezza di questo tipo di serie tv fosse dovuta al fatto che guardavo serie su adolescenti essendo io adolescente o se effettivamente fossero belle.

Non posso basarmi sui rewatch, perché ovviamente sono più presa dai ricordi nostalgici che da altro.
Quindi ho pensato di iniziarne uno nuovo, moderno, anche supportata dal fatto che in estate ho avuto ventidue giorni di ferie. Sì, li ho contati perché in realtà a me non piace stare in ferie.

Quindi eccomi qui a parlare di “Uno splendido errore” (titolo originale “My Life with the Walter Boys)”, serie tv statunitense tratto dall’omonimo libro di Ali Novak, e disponibile su Netflix dal 7 dicembre 2023.

Attenzione: la recensione tiene atto solo della prima stagione, perché a oggi ancora non ho fatto in tempo a guardare la seconda.

mercoledì 26 novembre 2025

#Arte: Specchi e riflessi nell’arte - Cosa ci dice lo sguardo riflesso?

Approcciandomi al mondo dell’arte da neofita ho scoperto dettagli che non immaginavo, ma soprattutto mi sono addentrata su un mondo che amo particolarmente: quello dei simbolismi
Così oggi voglio parlare di uno dei simboli che più amo e che sento mio, anche se ne ho leggermente paura: lo specchio.


Da sempre legato all’identità, al mistero dell’esistenza, alla propria consapevolezza, per secoli è stato persino creduto come un portale, un mezzo per connetterci con i vari mondi (quello dei vivi e dei morti, e c’è chi persino nel 2025 crede che specchiandosi si possa percepire qualcosa di un universo parallelo) suscitando nell’essere umano una sorta di rispetto e timore di questo oggetto.

Ma come si è approcciato su questo il mondo dell’arte? Che significato ha lo specchio nei vari dipinti? Vediamolo insieme…

martedì 25 novembre 2025

#Anime: La bellezza della malinconia - Perché gli anime tristi ci fanno sentire vivi

Il genere angst è quello che preferisco più in assoluto e forse è tutto nato dalla mia infanzia, quando mi piaceva vedere Cenerentola bistrattata dalle sorellastre o Biancaneve morire; ma anche seguire con attenzione le avventure di Remì, Candy, Georgie, della signorina Anne (che vale sia per Mademoiselle Anne che per Anna dai capelli rossi o ancora Là sui monti con Annette) e ritrovarmi completamente incantata quando la trama si faceva sempre più triste, angosciosa, malinconica.


Perdite, amori mai non detti o ancora peggio, come nel caso di Lady Oscar: confessati, consumati per poi essere interrotti dalla morte
Gli anni ’90, con gli anime trasmessi tra Bim Bum Bam e le reti private, mi hanno trafitto il cuore così tanto che a oggi se qualsiasi persona vuole andarsene via dalla mia vita rispondo con un’alzata di spalle e un “Eh vabbè”.


Ma se pensate che con la (quasi) piena maturità ho capito che l’angst non è sempre così bello, vi sbagliate di grosso: è ancora oggi il mio genere preferito che ricerco quotidianamente anche nei libri, film e serie tv.
Dato che non ho avuto moltissimo tempo per iniziare un nuovo anime, e dato che devo pur mandare avanti questa etichetta, parliamo oggi del perché gli anime tristi ci (mi) hanno dato così tanta sete di vita.

lunedì 24 novembre 2025

#Libri: La Levatrice

In un caldo pomeriggio estivo ho deciso di passare il mio tempo in libreria e, rinfrancata dall’aria condizionata e dal mio amore per la lettura, ho deciso di dare sfogo a un altro amore: quello per i romanzi storici ritornando a casa con una busta ricolma. In questa era presente anche “La levatrice”, romanzo di Bibbiana Cau.


Come amo i thriller, così amo i romanzi storici, soprattutto quelli ambientati tra la seconda metà dell’Ottocento e la prima metà del Novecento. Se, come in questo caso, il romanzo è ambientato in Italia ancora meglio, soprattutto se in una regione di cui so veramente poco come la Sardegna.  

venerdì 21 novembre 2025

#StorieRomane: Monte dei Cocci

Quando cinque anni fa abbiamo scritto di Testaccio, abbiamo accennato al suo monte dei Cocci, dal quale il rione prende il nome. È quindi giunto il momento di parlarne in maniera più approfondita con questo articolo.

La collina artificiale misura un’altezza di circa trentasei metri e una circonferenza di un chilometro. È composta da strati ordinati di cocci provenienti da oltre cinquantatré milioni di anfore di terracotta, per lo più utilizzate durante la Roma antica per il trasporto dell’olio d’oliva.