“In che senso non ho mai scritto nulla su Occhi di gatto?” è quanto mi sono detta quando, cercando un argomento su cui scrivere, mi sono imbattuta nel vuoto cosmico del mio archivio sull’argomento.
Eccomi qui, quindi, per ricorrere ai ripari.
Dal titolo originale “Cat’s Eye” (giapponetizzato in Kyattsu Ai), il manga è scritto e disegnato da Tsukasa Hōjō (poi autore di “City Hunter”, “Angel Heart” e “Angel Heart 2nd Season” ed è stato pubblicato in Giappone sulla rivista Weekly Shōnen Jump dal 1981 al 1985.
La serie animata è stata trasmessa per la prima volta su Nippon Television dal 1983 al 1985. Sempre in Giappone vi sono stati adattamenti per la radio (1982), la televisione (1988) e il cinema (1997).
In Italia il manga viene pubblicato dalla Star Comics nella primavera del 1999, mentre l’anime viene trasmesso per la prima volta su Italia 1 nell’autunno del 1985.
Il manga, più che l’anime, ha un successo immediato in tutto il mondo che, con oltre diciotto milioni di copie vendute, figura come uno dei più famosi di tutti i tempi.
Avviso ai naviganti: per quanto possiate essere fan della serie, utilizzeremo i nomi italianizzati solo ed esclusivamente per questione di facilità nel recuperare i ricordi. Nulla di grave, io stessa preferisco sempre le opere originali, ma ahimé, ho visto “Occhi di gatto” come tutti i bambini Millennials: su Italia 1 tra una reclame e l’altra di Bim Bum Bam.
Quindi questo articolo è un mix tra i miei ricordi d’infanzia e quanto trovato sul web.