Oggi vogliamo parlarvi di un altro grande autore del fumetto americano: Alan Moore. Di origine britannica, nacque a Northampton il 18 novembre del 1953, scoprì il fumetto americano nel 1961 quando iniziò a leggere le storie della cosiddetta “Silver Age”. “Superman” e i Fantastici Quattro vengono annoverati come i suoi primi approcci a questo mondo. Il suo successo, però, lo si deve ad altri titoli. Del resto, è considerato uno di quegli artisti che riuscì a rivoluzionare l’evoluzione del fumetto.
Durante un saltuario periodo di frequentazione di una scuola di fumetto, nel 1969, iniziò le sue prime illustrazioni di carattere per lo più pubblicitario. È necessario, quindi, ricostruire un po’ il suo percorso di vita per poter comprendere le difficoltà che l’artista ha affrontato e il modo con cui si è guadagnato la sua fama. Anche perché a diciassette anni venne espulso da scuola per aver spacciato LSD e si ritrovò costretto a svolgere le più disparate attività. Tra una tosatura di pecore e una pulizia in qualche magazzino, Moore iniziò a collaborare con il Northampton Arts Lab contribuendo alla pubblicazione delle riviste “Embryo”e “Rovel”.